Anna Maria Maiolino e T. J. Wilcox: due mostre personali

Galleria Raffaella Cortese Cerca sulla mappa
DA Giovedì25Maggio2023
A Sabato02Settembre2023

Dal 25 maggio al 2 settembre 2023 la Galleria Raffaella Cortese di Milano ospita due mostre personali di Anna Maria Maiolino (Scalea, 1942; vive e lavora in Brasile) e T. J. Wilcox (Seattle, 1965; vive e lavora a New York e Milano).

Ações Matéricas, allestita presso gli spazi espositivi di via Stradella 1, è la quarta personale di Anna Maria Maiolino in galleria. Nelle tre mostre precedenti - realizzate nel 2010, 2015 e 2019 - si è voluto dare spazio alla sua pratica legata al video, alla fotografia e alla scultura, media con cui Maiolino ha dato luce ad un discorso intenso e significativo intorno a temi fondamentali della storia brasiliana e intesi come stendardi di una ricerca intorno alla libertà politica, civile, personale e di espressione, che dagli anni Sessanta e Settanta diventa centrale non solo in Brasile, ma in gran parte del mondo. Ações Matéricas presenta invece le pitture inedite di Anna Maria Maiolino, capaci di testimoniare con grande intensità il lavoro decennale dell’artista, estremamente ancorato alla dimensione performativa del corpo e dunque al movimento e all’azione.

Questi dipinti, realizzati con tempera acrilica su carta o tela, attestano la centralità nel lavoro dell’artista di quattro aspetti essenziali, spazio, tempo, movimento, corpo. Il processo realizzativo che porta al risultato finale è, infatti, legato alla spazialità del supporto su cui viene fatto colare il colore, che tramite l’inclinazione scelta ne determina il movimento sulla superficie, guidato dalla forza di gravità. In egual misura lo scorrere del tempo ha un’influenza diretta su come la tempera scivola sull’area pittorica, influenzandone la densità e di conseguenza il suo modo di scorrere e adagiarsi. Il risultato finale è dunque deciso dall’incontro tra l’imprevedibilità –- che guida incontrollata l’inchiostro attratto dalla forza di gravità - e l’artista, che agendo sulla superficie della tela o della carta pilota il colore. È così che il meccanico spostamento della materia all’interno di un campo di forze si mescola al calore del corpo e della volontà dell’artista. Nascono così quattro serie aperte e in crescita di lavori pittorici: Ações Matéricas e Propícios su tela, Codificações Matéricas e Novas Codificações su carta. Alla base c’è il corpo dell’artista come guida del processo di creazione dell’opera, proprio nella sua capacità di guidare la scia che il colore lascia scivolando verso direzioni impreviste, mescolando così la direzione voluta dall’artista al trasporto fiducioso nei confronti della materia stessa. 

La mostra di T. J. Wilcox, quarto capitolo della collaborazione dell'artista con la galleria, si sviluppa attraverso i due spazi di via Stradella 4 e via Stradella 7 e presenta una serie di disegni recenti dell’artista multidisciplinare incentrati sul suo ultimo lavoro video: si tratta della prima esposizione di questo corpus di lavori al di fuori degli Stati Uniti. In via Stradella 4, il video Trace of Life (2022) si presenta con il tipico assemblaggio da parte dell’artista di diverse tecniche cinematografiche: l’accelerazione di riprese con il time-lapse, il film in Super 8, riprese dal vivo, immagini d’archivio e fotografie, così come il suo caratteristico metodo narrativo di sovrapporre testo alle immagini. L’opera, che evoca diverse percezioni del tempo e della creazione di segni, è divisa in tre atti che approfondiscono le vestigia di eventi avvenuti milioni di anni fa fino al passato recente. Il primo atto del film, che Wilcox ha realizzato durante e dopo l’esperienza della pandemia a New York, è dedicato agli erratici glaciali, grandi massi che si trovano lungo la costa di Long Island. Queste rocce dalle loro dimensioni imponenti appaiono intuitivamente come simboli di stabilità tra le onde e gli elementi naturali che influenzano la costa, ma si rivelano invece essere viaggiatori erranti, spostati dall’Artico dal movimento dei ghiacciai durante l’ultima era glaciale. Il secondo atto di Trace of Life è un’esplorazione della vita e del lascito di una figura storica, Edie Sedgwick (1943-1971). L’attrice e modella americana, divenuta famosa come superstar di Warhol, è stata una presenza indelebile e ha avuto un profondo impatto sulla scena di downtown New York, emettendo fascino e desiderio fino alla sua tragica morte. Wilcox ha scoperto che un suo amico ora risiede nello stesso appartamento dove ha vissuto Sedgwick. Questa rivelazione ha avviato l’indagine dell’artista su una traccia nascosta dell’esistenza di Sedgwick: un’iconica immagine di lei tratta dalla rivista Vogue dell’agosto 1965, dove posa su un pouf di fronte a un grande disegno di un cavallo che aveva realizzato direttamente sulla parete.

Questa stessa fotografia è il punto di partenza per l’installazione di disegni nello spazio di via Stradella 7, dal titolo Edie (2023). In queste opere, Wilcox ritaglia e rimuove parti dell’immagine, lasciando solo le pareti monocromatiche dell’appartamento e lo stallone a simboleggiare la presenza di Edie dopo la sua tragica morte. Coprendo la sua figura con foglia d’argento, Sedgwick si trasforma in un vestigio dalla leggiadra leggerezza, accentuando la natura effimera della scena e allo stesso tempo imprimendole la fugacità della memoria. Nell’ultimo capitolo di Trace of Life, Wilcox si addentra nella creazione di segni attraverso un’effimera esplorazione dei pontili e dei sentieri che si snodano attraverso Fire Island. Una volta santuario della comunità queer di New York e simbolo di spensierata indulgenza prima della devastante epidemia di Aids, Fire Island conserva ancora i suoi pontili in legno a doghe, che fungono da principale mezzo di trasporto. La cinepresa di Wilcox si focalizza su queste assi consumate dal tempo, trasmettendo loro una vitalità artistica attraverso l’accumulazione delle impronte che le hanno solcate. Attraverso queste tracce intangibili, Wilcox infonde alla vita un palpabile senso del passato, dove gli echi di coloro che sono venuti prima indugiano nel ricordo dei loro passi.

L'inaugurazione di entrambe le mostre è fissata per giovedì 25 maggio 2023; le mostre sono poi aperte al pubblico fino a sabato 2 settembre 2023 nei seguenti orari di apertura: 10.00-13.00 e 14.30-19.00 dal martedì al sabato, oppure su appuntamento; la prenotazione è sempre consigliata (per info 02 2043555).

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