Filarmonica della Scala in concerto con Maria João Pires, dirige Gianandrea Noseda

Filarmonica della Scala | Giovanni Hänninen
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Lunedì27Marzo2023

Attenzione: a causa di una indisposizione Maria João Pires non può esibirsi nel concerto in programma lunedì 27 marzo 2023 al Teatro alla Scala: il maestro Gianandrea Noseda ha accettato di dirigere nella prima parte la Sinfonia n. 40 in sol minore K 550 di Wolfgang Amadeus Mozart in sostituzione del Concerto n. 9 in mi bemolle maggiore Jeunehomme K 271 per pianoforte e orchestra. Invariata la seconda parte del concerto.

Lunedì 27 marzo 2023 alle ore 20.00 al Teatro alla Scala di Milano la stagione della Filarmonica prosegue con il concerto diretto da Gianandrea Noseda.

La pianista portoghese Maria João Pires, la cui ultima apparizione con la Filarmonica risale al 2015, è interprete del Concerto n. 9 in mi bemolle maggiore Jeunehomme di Wolfgang Amadeus Mozart. Nella seconda parte del concerto Noseda dirige la fantasia per orchestra di Sergej Rachmaninov La Roccia (Utyos) op. 7 e la Terza Suite da L’oiseau de feu di Igor Stravinskij.

Sabato 25 marzo è inoltre in programma la Prova Aperta a favore della Fondazione Sicomoro per l’Istruzione Onlus, impegnata nella ri-scolarizzazione di studenti delle scuole medie non frequentanti o a elevato rischio di abbandono.

Maria João Pires è tra le icone del pianismo internazionale e, nel corso della sua lunga carriera, è diventata una specialista della musica di Mozart, della quale ha regalato interpretazioni che hanno fatto la storia del repertorio. Con la raffinatezza del suo pianismo padroneggia quel versatile dialogo tra solista e orchestra che tanto caratterizza i concerti mozartiani; di volta in volta è canto principale, voce fuori campo o pronta interlocutrice, come accade all’inizio del Concerto n. 9 Jeunehomme

La roccia di Rachmaninov e L’oiseau de feu di Stravinskij appartengono allo stesso mondo poetico fatto di viaggi notturni, sogni a occhi aperti e paesaggi rivelatori. Entrambi sono dedicati a un Rimskij-Korsakov - la prima al padre Nikolai, il secondo al figlio Andrej - ed entrambi seguono le tracce di un racconto russo. Rachmaninov trascrive sull’autografo della partitura i primi versi di una poesia di Michail Lermontov e si lascia ispirare dal racconto notturno di Anton Čechov Sosta durante un viaggio. Stravinskij mette in musica la magica favola russa dell’Uccello di fuoco

Biglietti da 10 a 110 euro, per info 02 72023671.

 

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