Costruire il futuro: infrastrutture e benefici per persone e territori, mostra

Moreno Maggi
Triennale di Milano Cerca sulla mappa
DA Giovedì02Marzo2023
A Domenica26Marzo2023

Dal 3 marzo al 26 marzo 2023 la Triennale di Milano ospita la mostra Costruire il futuro: infrastrutture e benefici per persone e territori, promossa in collaborazione con Webuild Group: un viaggio nel futuro delle infrastrutture per riflettere sul valore delle grandi opere e sulla necessità di definire un programma a lungo termine di sviluppo nel settore, che sia in grado di migliorare la vita delle attuali e future generazioni.

Ad accogliere i visitatori, all’ingresso della mostra, è la testa della Tbm Stefania, una delle sei talpe meccaniche impiegate da Webuild per scavare le gallerie della nuova Linea M4 di Milano. La testa di Stefania ha un diametro di 6,7 metri e un peso di 58 tonnellate. Stefania è avanzata nel suolo del capoluogo lombardo a una velocità media di 18,5 metri al giorno, scavando più di 3 chilometri della linea che attraverserà la città da est a ovest: un asse fondamentale che, grazie all’inaugurazione nei prossimi mesi della stazione San Babila, collegherà in soli 12 minuti l’aeroporto di Linate al cuore del capoluogo lombardo.

La mostra si sviluppa in otto aree tematiche lungo la Curva del piano terra del Palazzo dell’Arte con un racconto immersivo delle opere che Webuild ha realizzato o sta realizzando in tutto il mondo, intervallato da una serie di installazioni site-specific di approfondimento create da architetti, paesaggisti, artisti e pensatori internazionali, che portano a riflettere sul ruolo delle infrastrutture per le persone e i territori. Le prime sei aree raccontano, attraverso grandi installazioni immersive e racconti video, alcuni dei principali progetti portati avanti da Webuild, gruppo leader nella progettazione e costruzione di grandi infrastrutture su scala globale.

Ogni sezione della mostra dialoga con una installazione site-specific, affidata alla Triennale di Milano: questi approfondimenti critici - curati da Nina Bassoli e progettati per l’occasione da Fosbury Architecture, Michel Desvigne Paysagiste, Bureau Bas Smets, Studio Ossidiana con Giovanni Hänninen, Superflux, Catherine Mosbach con Shandor Chury (Ovvo Studio) - aprono la riflessione a nuovi interrogativi, allargando lo sguardo agli ecosistemi dei quali le infrastrutture fanno parte, e all’incessante movimento di trasformazione che paesaggio e infrastrutture attuano continuamente e mutualmente.

L'inaugurazione è fissata per le ore 18.00 di giovedì 2 marzo con il talk aperto al pubblico Landscape as Infrastructure, Infrastructures as Landscape sul rapporto tra infrastrutture e paesaggio: introdotto e moderato da Nina Bassoli, curatrice per Architettura, rigenerazione urbana, città della Triennale di Milano, l'incontro prevede gli interventi di alcuni degli architetti e paesaggisti coinvolti nella mostra, tra i quali Michel DesvigneCatherine MosbachFosbury Architecture. A raccontare il concept e l’idea da cui ha avuto origine la mostra sono invece Emanuela Angori (Webuild) e Bruno Genovese (Leftloft).

L'evento inaugurale è a ingresso gratuito previa iscrizione on line. La mostra è poi visitabile fino a domenica 26 marzo a ingresso gratuito negli orari di apertura della Triennale, ovvero dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 20.00 (ultimo ingresso ore 19.00); ulteriori informazioni via email

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