Making Spaces, mostra di Paolo Scheggi

Collezione Franca e Cosima Scheggi, Milano
Cardi Gallery Cerca sulla mappa
DA Giovedì26Gennaio2023
A Sabato15Aprile2023

A distanza di 60 anni dall’ingresso in collezione di due Intersuperfici di Paolo Scheggi nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, allora diretta da Palma Bucarelli, e dalla partecipazione dell’artista alla collettiva Monocroma a Bologna e Firenze, dal 26 gennaio al 15 aprile 2023 la Cardi Gallery di Milano (corso di Porta Nuova 38) ospita, in collaborazione con l’Associazione Paolo Scheggi, la mostra Making Spaces che intende analizzare la ricerca artistica di Paolo Scheggi dai primi anni Sessanta agli inizi degli anni Settanta, celebrando il 1963 quale data fondamentale per l’affermazione e la contestualizzazione dell'artista a livello internazionale.

L’esposizione presenta al pubblico una selezione di oltre 25 opere di Paolo Scheggi. Il percorso espositivo, curato da Ilaria Bignotti, si snoda secondo due direttive che intendono, da un lato, indagare la progettazione integrata all’architettura che l’artista conduce elaborando i moduli spaziali alla base delle sue opere più note, dall’altro, offrire ai visitatori una panoramica ampia sull’approccio di Scheggi ai concetti di interazione, interspazio e di multimedialità anche attraverso inedita documentazione d’archivio.

La mostra è pensata come un dialogo tra IntersuperficiInter-ena-cubi (opere realizzate con moduli di cartone colorato fustellato e plexiglas, oppure con moduli di metallo smaltato monocromo), ambienti e progetti di integrazione plastica all’architettura (che rappresentano un ciclo affascinante di produzione tra il 1962 e il 1971, elaborato da Scheggi grazie al dialogo con Bruno Munari, Nizzoli Associati, Mario Brunati, nel contesto di collaborazioni con riviste quali CasabellaDomus e In), lettere e schizzi progettuali, disegni e maquette di ambienti che costituiscono il corollario teorico e programmatico dei suoi lavori.

Per l’occasione, viene anche ricostruito il grande ambiente immersivo Interfiore (1968), realizzato con 85 anelli fluorescenti in legno e luce di Wood sospesi nel buio, per una decisa invasione dello spazio architettonico tanto cara all’artista.

L’esposizione racconta anche il ruolo che ebbero celebri critici, progettisti e produttori con i quali Scheggi strinse collaborazioni, come Germano Celant, Angelo Fronzoni, Alessandro Mendini, Gian Mario Oliveri, Giancarlo Sangregorio, e con i quali nel 1965 l’artista firmò il volume dattiloscritto Ipotesi di lavoro per la progettazione totale presentato al Collegio Regionale Lombardo degli Architetti a Milano, fino alla collaborazione con la Fabbrica Poggi che vide la produzione di oggetti plastico-visuali anche legati all’arredo, e al suo ruolo di consulente visuale per i grandi concorsi di progettazione urbanistica tra il 1966 e il 1969.

La mostra è aperta al pubblico a ingresso gratuito in orario 10.00-18.00 da lunedì a sabato; per info 02 45478189.

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