Naufraghi in un mare di neve: artisti e scrittori italiani nella campagna di Russia (1942-1943), mostra

Fototeca Gilardi
Palazzo Sormani Cerca sulla mappa
DA Mercoledì12Ottobre2022
A Sabato04Febbraio2023

In occasione dell’ottantesimo anniversario della spedizione italiana in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale, la Biblioteca Comunale Centrale di Milano presenta la mostra Naufraghi in un mare di neve: artisti e scrittori italiani nella campagna di Russia (1942-1943).

Il progetto espositivo, allestito dal 12 ottobre 2022 al 4 febbraio 2023 presso lo Scalone Monumentale di Palazzo Sormani, esplora dal punto di vista documentario le vicende dell’Armata Italiana in Russia (Armir), il corpo di spedizione che operò dal luglio del 1942 nella zona del Don, attraverso le testimonianze e le opere di artisti e scrittori che vissero in prima persona il dramma della ritirata, con il suo terribile bilancio di morti e dispersi. 

Nell’ambito di una rigorosa ricostruzione storica dell’evento, vengono esposte opere pittoriche e disegni originali di Cesare Andreoni (1903-1961) e Francesco Fedeli (1911-1997), corrispondenti pittori di guerra, nonché scritti, lettere e documenti che testimoniano l’esperienza vissuta sul fronte russo da Nuto Revelli (1919-2004) e da Mario Rigoni Stern (1921-2008), che consegnarono alle loro opere i resoconti più lucidi e terribili su una autentica tragedia nazionale; infine sono esposti alcuni documenti relativi alla breve esperienza condotta da Filippo Tommaso Marinetti sul medesimo fronte. Completano l’esposizione libri, periodici, documenti archivistici, documenti video e oggettistica. 

La mostra è visitabile a ingresso gratuito nei seguenti orari di apertura: 15.00-19.00 dal lunedì al venerdì; 14.00-18.00 sabato; domenica e festivi chiuso.

Il percorso di visita è suddiviso in quattro sezioni. La prima presenta il tema della mostra dal punto di vista della storia e inquadra con rigore scientifico il ruolo dell’Ottava Armata nella Seconda Guerra Mondiale, dalla sua fondazione nell’estate del 1942 alla sua dissoluzione nella primavera del 1943, affrontando gli eventi militari (dal Fronte lungo sul Don all’operazione Piccolo Saturno, dalla disfatta al dramma della ritirata) e descrivendo le condizioni delle truppe e dei prigionieri, il rapporto fra occupanti e popolazione locale. I testi di questa sezione sono curati dalla storica Maria Teresa Giusti (professoressa di Storia contemporanea all'Università Gabriele D'Annunzio di Chieti-Pescara e autrice di diversi saggi sull’argomento) e sono accompagnati dalle illustrazioni tratte dai periodici usciti in quegli anni e posseduti dalla Biblioteca di Palazzo Sormani, a evidenziare i titoli propagandistici e retorici con i quali gli eventi drammatici della Campagna di Russia venivano rievocati e riportati ai lettori in patria. Nello spazio, un video riproduce spezzoni di cinegiornali dell’epoca, concessi dall’Archivio Storico Istituto Luce - Cinecittà. 

La seconda sezione presenta il tema della mostra dal punto di vista dei corrispondenti pittori di guerra e include opere degli artisti milanesi Cesare Andreoni e Francesco Fedeli. Cesare Andreoni (1903-1961) aderì al Movimento Futurista e si legò a Filippo Marinetti che lo descrisse come grande aeropittore futurista. Nel 1941 partì per il fronte come corrispondente di guerra e ’esperienza della campagna di Russia, dalla quale rientrò prostrato anche fisicamente, gli impose rimeditazioni e riflessioni sulla sua espressività. In mostra una selezione di dipinti tra quelli pubblicati nel volume Disegni di Russia. Francesco Fedeli (1911-1998) fu aggregato col rango d’ufficiale-artista alla divisione Fanteria Ravenna dell’Armir: n elle opere in mostra Fedeli immortala i soldati al fronte, mortai, carri e automezzi, ma soprattutto le figure colte ai margini della battaglia, nelle retrovie, nella realtà quotidiana dell’occupazione della terra russa. In questa sezione sono inoltre esposte pubblicazioni e materiali che raccontano le vicende dell’Armir con gli strumenti espressivi dell’illustrazione e del fumetto, oltre ad alcuni disegni originali, taluni di stampo satirico, realizzati da Bruno Riosa, che prese parte alla Campagna di Russia con il grado di tenente nel gruppo Bergamo del II Artiglieria da montagna. I testi e gli allestimenti di questa sezione della mostra sono curati dalla Biblioteca Comunale Centrale e da Luigi Bona dello Spazio Wow Museo del Fumetto; i documenti e i materiali esposti sono stati concessi dall’Archivio Cesare Andreoni, dal Centro Studi Ana (Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Milano), dallo Spazio Wow Museo del Fumetto, per le opere di Fedeli dagli eredi e dalla Galleria dell’Incisione di Brescia. 

Nella terza sezione si passa al punto di vista degli scrittori: in esposizione opere (prevalentemente prime edizioni), scritti originali (lettere e manoscritti) anche inediti, materiali fotografici e cartografici, nonché oggetti appartenuti a due testimoni della tragica epopea dell’Armir, divenuti poi scrittori e memorialisti tra i più noti e apprezzati della letteratura italiana. Nuto Revelli (1919-2004), ufficiale effettivo degli Alpini nel battaglione Tirano, divisione Tridentina, fu sul fronte del Don dall’estate del 1942 al marzo 1943, partecipando alla Ritirata del gennaio 1943; narrò la sua esperienza sul fronte russo nei volumi Mai tardi: diario di un alpino in Russia (1946) e La guerra dei poveri (1962); nella Strada del davai (1966) raccolse testimonianze dalla voce dei reduci sulla ritirata e sulla prigionia in Russia; ha anche curato L'ultimo fronte: lettere di soldati caduti o dispersi nella Seconda Guerra Mondiale (1971), una raccolta di duecento epistolari di soldati che avevano combattuto in Russia. Mario Rigoni Stern (1921-2008) combatté in Russia come alpino, prima nel battaglione Cervino e poi nel battaglione Vestone, nella divisione Tridentina, dal gennaio all’aprile del 1942 e dall’agosto dello stesso anno al marzo 1943; ha raccontato la tragedia della Ritirata nell Sergente nella neve, iniziato già durante la prigionia nei Lager tedeschi, che divenne il suo primo libro (1953) e in numerosi altri racconti e testimonianze, raccolti poi in fortunati volumi, fino all’ultimo, Stagioni (2006). Accanto ad essi viene ricordata la breve esperienza effettuata sul fronte russo da uno dei più noti ed influenti intellettuali italiani dell’epoca, Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944), con documenti gentilmente messi a disposizione dagli eredi: il poeta e scrittore, fondatore del Futurismo, a 66 anni partecipò come volontario alla spedizione dell'Armir. Le esperienze su questo fronte vennero raccontate nel romanzo postumo Originalità russa di masse distanze radiocuori e nel discorso tenuto l’11 gennaio 1943 alla Reale Accademia d’Italia Camicie nere e poeti futuristi combattenti a Sviniuca sul Don. Sono inoltre esposte significative edizioni dei più importanti romanzi e memoir dedicati all’evento: opere di Giulio Bedeschi, Eugenio Corti, Giancarlo Fusco, Carlo Gnocchi, Elia Marcelli, Cristoforo Moscioni Negri, Giuseppe Novello, Cesco Tomaselli e molti altri ancora. I testi e gli allestimenti di questa sezione sono curati da Mauro Novelli (docente di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano), in collaborazione con Sergio Di Benedetto e Luca Gallarini. I materiali e i documenti esposti sono concessi in prestito dal Centro Manoscritti Pavia, dal Comune di Asiago (Ufficio Cultura), dal Comune di Vestone (Servizio Istruzione e Cultura - Biblioteca Comunale), dal Fondo Mario Rigoni Stern di Giuseppe Mendicino, dalla Fondazione Nuto Revelli e da collezioni private.

La quarta e ultima sezione, curata dalla Biblioteca Centrale Sormani, è infine dedicata a cinema e documentari e presenta - disponibili alla consultazione individuale - documenti video che testimoniano la storia e la memoria della partecipazione italiana alla Campagna di Russia, vista attraverso il cinema, i documentari, i reportage di divulgazione scientifica di tipo storico.

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