Metamorfosi, con Kolja Blacher alla guida dell’Orchestra da Camera - Concerti Ristretti

Angelica Concari
Auditorium di Milano Cerca sulla mappa
Domenica23Ottobre2022

Domenica 23 ottobre 2022 alle ore 16.00 all'Auditorium di Milano in largo Mahler prende il via una delle novità più interessanti della nuova stagione dell’Orchestra Sinfonica di Milano: i Concerti Ristretti. Un’ora di musica per avvicinarsi al meraviglioso mondo del repertorio sinfonico, insieme a Kolja Blacher e l’Orchestra da Camera, nucleo dell’Orchestra Sinfonica di Milano.

Come si intuisce dal nome, programmi più brevi, per consentire a coloro che si avvicinano alla musica sinfonica di imparare a interfacciarsi ad essa poco alla volta, mai rinunciando alla qualità. Ma non solo. Ristretti anche perché aventi come protagonista non l’Orchestra Sinfonica ma l’Orchestra da Camera.

Il primo dei tre Concerti Ristretti della stagione 2022/2023 vede il debutto di Kolja Blacher nel ruolo di direttore dell’Orchestra da Camera, un sigillo di qualità che garantisce la presenza vivida della grande tradizione mitteleuropea all’Auditorium di Milano. Il concerto di sabato 23 ottobre si intitola Metamorfosi in onore di Metamorphosen di Richard Strauss, affiancato alla Sinfonia n. 25 in Sol minore K 183 di Wolfgang Amadeus Mozart, composta nel 1773 da un compositore poco più che diciassettenne, di rientro a Salisburgo dopo un soggiorno di quattro mesi a Milano.

Si prende le mosse da una delle vette assolute della produzione per orchestra da camera, un lavoro che Strauss terminò nel febbraio del 1945 e che rappresenta la più compiuta rappresentazione sonora del dolore lacerante di un uomo che guarda intorno a sé una civiltà distrutta, sotto le bombe di un conflitto mondiale da cui la Germania era uscita pesantemente sconfitta gettando la cultura tedesca d’improvviso sul baratro. Abisso reso in musica dalla vorticosa elaborazione (metamorfosi, appunto) del tema iniziale della Marcia Funebre della Sinfonia Eroica di Beethoven, fino alla sua improvvisa comparsa nel Finale, affidata ai contrabbassi. Un’epifania improvvisa, un colpo di scena ma anche una disperata chiusura di sipario.

Metamorphosen è scritta per un organico che ha tutto il sapore di un complesso barocco, composto da 10 violini, 5 viole, 5 violoncelli e 3 contrabbassi, e può essere letta come l’espansione di un quartetto d'archi, laddove ogni strumentista (o sezione) ricopre a suo modo il ruolo di solista.

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