Musica e Parole: Orchestra Sinfonica di Milano in concerto, con Ian Bostridge

Kalpesh Lathigra
Auditorium di Milano Cerca sulla mappa
DA Venerdì14Ottobre2022
A Domenica16Ottobre2022

Quando la musica incontra le parole, le parole vengono esaltate dalla musica. Questo il senso dell’appuntamento di venerdì 14 e domenica 16 ottobre 2022 (alle ore 20 e alle ore 16) all’Auditorium di Milano di largo Mahler, intitolato emblematicamente Musica e parole.

Protagonista è l'Orchestra Sinfonica di Milano, che esegue il Quartetto in re minore D. 810 di Franz Schubert, nella trascrizione per orchestra d’archi di Gustav Mahler, seguito da Des Knaben Wunderhorn di Mahler, basato sulle poesie di von Arnim e di Brentano, nell’interpretazione di Ian Bostridge e diretti da Michele Mariotti.

Di questa raccolta di Lieder, composti fra il 1892 e il 1896 quando Mahler era direttore del Teatro di Amburgo, Bostridge offre l’interpretazione un punto di riferimento imprescindibile per questo tipo di vocalità, capace di avvolgere ogni singola nota con la magia ammaliante del suo timbro di tenore, immedesimandosi sempre con la profondità del testo cantato, reso dalle figurazioni melodiche orchestrate da Mahler.

Il tenore inglese, un felice connubio tra effervescenza intellettuale e talento vocale, è garanzia di una spiccata variabilità del canto sempre indirizzata a ricercare la sonorità della parola (ora distesa ora confidenziale) alla ricerca continua dei colori delle emozioni altalenanti che animano i versi di Brentano e di Arnim, e la sua gestualità teatrale, che spesso pare cercare di sollecitare un dialogo diretto col pubblico, ben si sposa con questo ciclo liederistico, di cui Bostridge, nel felice connubio con Michele Mariotti, propone una selezione di cinque numeri: Rheinlegendchen, la Leggenda del Reno, un’affascinante storia circolare in cui il protagonista getta nel Reno un anello che viene divorato da un pesce che, mangiato da un re, restituisce l'anello al suo proprietario; Des Antonius von Padua Fischpredigt, ovvero La predica di Sant'Antonio da Padova ai pesci, un’ironica miniatura in cui il santo, non trovando nessuno in chiesa, va al fiume a predicare ai pesci che, una volta tornati in acqua, dimenticano le sue parole, e una sorta di trittico militare dalla raccolta: Revelge (Sveglia), il cui testo racconta di un soldato che marcia verso la morte suonando il tamburo, accompagnato da un passo di marcia che sembra descrivere l’ultima sfilata di un reggimento distrutto; Der Tamboursg'sell (Il tamburino), tamburino che, sulle movenze di una mesta marcia funebre, canta il suo tormento per la prossima esecuzione della sua condanna a morte; e Wo die schönen Trompeten blasen (Là dove squillano le belle trombe), in cui un soldato fa visita per l'ultima volta alla sua amata prima di partire per la guerra.

Michele Mariotti è bacchetta sapiente, e in questo tipo di repertorio è autorità assoluta, sia per la sua natura di accompagnatore, per la sua grande capacità di trattare con la vocalità. Fresco della nomina di direttore musicale del Teatro dell’Opera di Roma, ha diretto nei principali teatri d’opera e festival italiani ed internazionali, e considera essenziale diffondere a più persone possibili la bellezza della musica classica, poiché componente essenziale della nostra identità. Nella prima parte del programma, Mariotti misura con La morte e la fanciulla che nell’arrangiamento di Mahler, datato 1894, si ammanta di un vigore sinfonico inaudito, lavoro in cui emerge l’anima di Schubert col suo candore e i suoi tormenti, i suoi empiti e le sue angosce.

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