Private Scenes, mostra di Masahisa Fukase - Milano

Private Scenes, mostra di Masahisa Fukase - Fondazione Sozzani - Milano

14/01/2019

Fino a domenica 31 marzo 2019

Milano - Da domenica 20 gennaio a domenica 31 marzo 2019 la Fondazione Sozzani presenta Masahisa Fukase: Private Scenes, la prima mostra retrospettiva italiana dedicata al grande fotografo giapponese, a cura di Foam Fotografiemuseum di Amsterdam in collaborazione con Tomio Kosuga, direttore di Masahisa Fukase Archives.

Milano - L’opera del fotografo giapponese Masahisa Fukase (Hokkaido, 1934-2012) è rimasta in gran parte inaccessibile per oltre vent’anni, in seguito a una tragica caduta che lo aveva lasciato con gravi danni cerebrali permanenti. Dopo la sua morte, gli archivi furono gradualmente aperti, rivelando un ampio materiale che non era mai stato mostrato prima. In questa ampia retrospettiva presentata in autunno al Foam di Amsterdam sono esposte stampe originali dagli archivi di Masahisa Fukase a Tokyo, oltre al suo corpus di lavori Ravens (corvi), importanti serie fotografiche, pubblicazioni e documenti che risalgono dagli anni '60 al 1992.

Milano - Fukase ha incorporato la sua lotta personale contro il senso della perdita e la depressione nel suo lavoro in modo sorprendentemente giocoso. I suoi soggetti sono personali e molto intimi: nel corso degli anni, la moglie Yoko, il padre morente e l’amato gatto Sasuke comparivano regolarmente in narrazioni visive talvolta comiche, talvolta sinistre. Verso la fine della sua vita, rivolgeva la macchina fotografica sempre più verso di sé. L'enorme numero di autoritratti - quasi dei protoselfie - testimonia il modo singolare, quasi ossessivo in cui l'artista si metteva in relazione con ciò che lo circondava e con sé stesso.

Fukase ha lavorato quasi esclusivamente con delle serie fotografiche, alcune nate nel corso di diversi decenni. Divenne celebre per i suoi Ravens (1975-1985), un racconto visivo atmosferico e associativo concepito durante un viaggio nella sua nativa Hokkaido. Il libro Ravens è stato pubblicato nel 1986 e considerato come il miglior libro fotografico degli ultimi 25 anni dal British Journal of Photography nel 2010. Gli stormi dei corvi, quasi un presagio del destino, erano una sorta di metafora del suo stato d'animo di Fukase per il suo matrimonio con Yoko che stava finendo. Meno noto è il fatto che Fukase ha fotografato i corvi anche a colori. Le rare Polaroid della serie Raven Scenes (1985) sono esposte in Italia per la prima volta.

La sopravvivenza e il dolore personale sono diventati temi ricorrenti in Fukase per lunghi anni. Nella mostra Kill the Pig (1961), Fukase aveva presentato studi sperimentali sulla moglie incinta e sul bambino nato insieme a fotografie scattate in un macello: una riflessione insieme giocosa e macabra sull'amore, la vita e la morte. In Memories of Father (1971-1987) Fukase mostrava la vita, la decadenza e infine la morte di suo padre in un tenero omaggio e un commovente memento mori. I ritratti di famiglia (1971-1989), a volte divertenti e talvolta seri, per i quali l'artista ha ritratto la sua famiglia nello studio fotografico dei suoi genitori, anno dopo anno, formano un'eccezionale cronaca familiare. L’ esasperata idiosincrasia, la sua non accettazione verso sé stesso, e la continua sperimentazione, culminano negli autoritratti e nelle scene di Private Scenes (1990-1991), Hibi (1990-1992) e Berobero (1991) che documentano il vagabondaggio di Fukase per le strade e la vita notturna di Tokyo.

Tre mesi prima della sua fatale caduta, le opere vennero esposte nella mostra Private Scenes (1992), insieme a Bukubuku (1991): una serie di autoritratti dell'artista nella vasca da bagno. Le stampe sono datate con il timbro digitale che Fukase aveva iniziato ad utilizzare negli ultimi anni della sua attività. Insieme queste opere costituiscono un diario che scandisce i giorni, i mesi e gli anni in cui Fukase ha vissuto, lavorato e giocato in totale isolamento.

La mostra Masahisa Fukase: Private Scenes presso la Galleria Carla Sozzani di Milano inaugura sabato 19 gennaio 2019, dalle ore 18.00 alle ore 21.00. È poi visitabile fino a domenica 31 marzo 2019 tutti i giorni in orario 10.30-19.30 (mercoledì e giovedì orario esteso fino alle ore 21.00). Biglietti: ingresso libero da lunedì a venerdì; sabato, domenica e festivi 5 euro (ridotto ridotto 3 euro per bambini e ragazzi dai 6 ai 26 anni).

Questo evento è stato aggiornato con nuove informazioni il 23/03/2023 alle ore 05:10.

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