Trekking, è nato il Sentiero dei Celti e dei Liguri: percorso e lunghezza dell'itinerario da Milano al mare, tra storia e natura

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Milano, 29/05/2023.

Partire da Milano e arrivare a Sestri Levante... a piedi? Si può fare! Domenica 21 maggio 2023 è stato ufficialmente inaugurato il Sentiero dei Celti e dei Liguri, il primo cammino che collega Milano al mare passando attraverso tre regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Liguria. Un sentiero tutto nuovo, perfetto per l'estate e dedicato a tutti i milanesi appassionati di trekking e outdoor.

Dopo i primi test del percorso svolti tra maggio e giugno del 2021 e le prime segnature avvenute a gennaio 2023, ora il cammino è affrontabile da tutti in autonomia, alla scoperta di un paesaggio emozionante, vario, ricco di cultura e di fascino. Un motivo in più per allontanarsi almeno per un po' dal traffico della città.

L'itinerario, lungo 220 chilometri, tocca inizialmente il Naviglio Pavese, costeggia il Ticino e il Po e si addentra nell'Oltrepo' Pavese tra borghi e vigneti per poi attraversare Val Tidone e Val Trebbia e arrivare Bobbio. Il percorso giunge quindi al Monte Penna - vero cuore dell'itinerario - e alla Val Graveglia, per poi arrivare finalmente al mare di Sestri Levante. Ma andiamo con ordine, perché c'è tanto da dire su questo nuovo cammino: per scoprire il Sentiero dei Centi e dei Liguri abbiamo parlato direttamente con Federica Lazzarini, coordinatrice della comunicazione digitale e press del Sentiero dei Celti e dei Liguri.

Federica, ci siamo! Finalmente il Sentiero dei Celti e dei Liguri è realtà. Ma come è nato il progetto?

«Il cammino è nato grazie a Emanuele Mazzadi, architetto e guida escursionistica. È stata sua l'idea di tracciare un nuovo itinerario il cui punto di partenza potesse essere facilmente raggiungibile, essendo il via ubicato a Milano. Secondo l’ultimo rapporto di Terre di Mezzo, il 34% dei camminatori italiani viene dalla Lombardia; se a questi aggiungiamo Emilia-Romagna, Liguria, Emilia e Toscana, regioni che gravitano attorno a questo itinerario, la percentuale sale a ben il 64% e Milano è un punto di inizio facilmente raggiungibile con mezzi in modo sostenibile. Il solo fatto di partire da una metropoli così grande poi fa sì che le persone possano riscoprire la bellezza di partire da una città (idealmente, da casa propria) per arrivare nella natura e infine incontrare il mare».

Immagino che il progetto abbia richiesto diverso tempo per essere sviluppato e portato a compimento...

«Proprio così. L'idea del Sentiero dei Celti e dei Liguri è nata ancor prima dei Covid. Poi lo scoppio della pandemia ha necessariamente imposto uno stop al progetto, che allora era alle fasi iniziali. Dal 2021 abbiamo ripreso in mano il progetto con il collaudo iniziale del sentiero. Per farlo siamo partiti con un gruppo di fondatori e di sentinelle del sentiero. Proprio le sentinelle sono le guide ambientali escursionistiche che si occuperanno di proteggere il sentiero nel tempo. Insieme ad altre guide di varie province siamo partiti per percorrere interamente il sentiero prima di tutti gli altri e renderci conto di quali potessero essere le difficoltà e i punti di interesse. Successivamente abbiamo portato avanti il progetto con grande sostegno della popolazione sui social media. Ci siamo attivati segnalando il percorso sul territorio ottenendo anche un bando della Fondazione Cariparma: questo ci ha consentito di creare eventi di segnatura partecipativa e collaborata nel territorio parmense».

Il nome Sentiero dei Celti e dei Liguri è estremamente evocativo, con un richiamo alla storia e alle tradizioni. Ce le racconti?

«Non è noto a tutti, ma la città di Milano ha un'origine celtica. La sua fondazione si fa risalire ai Celti Insubri, che avrebbero disegnato un cerchio magico a nord della zona del Duomo di Milano. Poco lontano dal Duomo è presente infatti un bassorilievo che rafigura la scrofa semilanuta. Questa è una creatura leggendaria, simbolo della città di Milano prima dell'età comunale, che si riallaccia alla fondazione del capoluogo lombardo, avvenuta proprio a opera dei Celti. Il logo del Sentiero dei Celti e dei Liguri è un elmo che si ispira all'elmo dei guerrieri Celti Liguri. Un esemplare di questo elmo, appartenuto a un antico ligure, è stato ritrovato a Pùlica ed è ora conservato a Pontremoli. Un altro elmo simile, ma appartenuto a un guerriero celtico, è stato ritrovato a Casaselvatica di Berceto ed è ora conservato a Parma. Il nostro cammino si muove proprio sulle tracce di queste tribù pre-romane. C'è poi un'altra curiosità: il Monte Penna, cuore del nostro sentiero, era un monte che le tribù liguri avevano consacrato alla divinità del dio Pen, il dio delle alture. Infine non è un caso se il sentiero termina a Sestri Levante: qui infatti era presente la tribù dei Liguri Tigulli. Non per niente oggi si chiama Golfo del Tigullio».

220 chilometri per 10 tappe, un cammino senza dubbio imponente. Diamo un po' di informazioni utili a chi volesse intraprendere il Sentiero dei Celti e dei Liguri: da dove si parte precisamente? Quali le tappe? Qual è il segnavia da seguire? Esiste una credenziale per il cammino?

«Il punto di partenza ufficiale del sentiero è piazza Duomo a Milano. Il cammino nella sua interezza dura dieci giorni, ma lo si può tranquillamente percorrere anche solo per alcune tappe. Esiste una credenziale del cammino (non obbigatoria), si tratta di un documento di viaggio sul quale il pellegrino esploratore colleziona i timbri delle diverse località attraversate: la credenziale del Sentiero dei Celti e dei Liguri è acquistabile al costo di 5 euro (più costi di spedizione) e si può richiedere via email o acquistarla direttamente a Milano presso il gruppo Caminantes. C'è poi la possibilità di fare il percorso anche con l'accompagnamento delle Sentinelle del Sentiero. Il sentiero è segnato lungo le tappe in modo uniforme ed inserito all'interno della rete preesistente dei cammini. Il segnavia è caratterizzato da una freccia bianca su sfondo blu abbinato al simbolo dell'elmo. Questo segnavia si combina con il normale segnavia del Cai, bianco e rosso. Sul nostro sito web si trova una scheda di dettaglio per ogni tappa del cammino con relativo livello di difficoltà, oltre alla mappa Gpx del sentiero: si parte da tappe di difficoltà bassa, si passa attraverso tappe di difficoltà media fino ad arrivare a tappe di difficoltà alta per lunghezza e dislivello, in particolare quelle appenniniche nei pressi del Monte Penna (ma ci sono delle varianti per evitare le tratte più complesse). Se ve lo steste chiedendo: sì, è possibile percorrere il sentiero anche a ritroso. I cani possono percorrere il sentiero perché i parchi che si attraversano non hanno divieti in merito: ovviamente vanno tenuti al guinzaglio ed è necessario seguire alcune raccomandazioni sempre valide quando si viaggia con un amico a quattro zampe».

Ora il sentiero è inaugurato e collaudato. Ma questo può essere solo un punto di partenza: cosa c'è ancora da fare per il Sentiero dei Celti e dei Liguri?

«C'è tantissimo da fare. Al momento abbiamo segnato la traccia a piedi, ma ci piacerebbe molto tracciare il percorso anche per le biciclette. Vorremmo poi produrre una guida cartacea a disposizione di tutti gli appassionati di trekking. Inoltre vorremmo anche creare un roadbook per dare più visibilità al percorso e continuare a fornire più informazioni alle persone che vorranno percorrere il sentiero». 

Il progetto ha attraversato il complesso periodo del lockdown, in cui molte persone hanno scoperto o riscoperto il trekking e l'escursionismo. Secondo te questa riscoperta ha portato le persone a cambiare le loro abitudini?

«Io credo di sì. Abbiamo notato come a seguito del periodo del lockdown ci sia stata una volontà di tornare maggiormente in contatto con la natura. Oggi si fa sentire di più questo desiderio di benessere, non solo fisico. È un desiderio di riscoperta di qualcosa dal quale siamo rimasti lontani per troppo tempo. Non a caso in questi ultimi due anni la comunità dei cammini è andata crescendo ed espandendosi».

Di Fabio Liguori

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