Festival del Romance Italiano a Milano: «per far conoscere un genere molto apprezzato, ma spesso sottovalutato»

Mediolanum Forum, Assago Cerca sulla mappa

Milano, 20/03/2023.

Dopo il successo delle prime due edizioni, sabato 18 e domenica 19 marzo 2023 si è svolto al Mediolanum Forum di Assago (Milano) il Festival del Romance Italiano. Ideato dal blog letterario Il Rumore dei Libri di Lidia Ottelli, questo festival made in Italy si pone un obiettivo: far riscoprire il fascino del romance italiano e i suoi protagonisti mettendo in connessione autori e lettori all’interno di un unico grande evento.

«L’idea del festival è partita circa quattro anni fa perché in Italia un festival del romance non è mai esistito. Come autrice e lettrice ho deciso di organizzare questo festival dedicato al romance sia per self-publishing sia per case editrici. Ho delle persone che mi danno una mano come Kinetic Vibe e Serena Famà e ne sono tremendamente grata. È nato tutto dalla mia passione per la lettura e la scrittura. Abbiamo pensato ad avere due madrine internazionali: Olivia Wildenstein ed L.A. Cotton. Il successo è stato tale e tanto che per il prossimo anno potremmo anche pensare di trovare una location più grande» sono state le parole dell’organizzatrice e blogger Lidia Ottelli.

Quest’anno sono stati presenti oltre 200 autrici che hanno preso parte all’evento, tra scrittrici edite da importanti case editrici e nomi noti del self-publishing. Un’unica signing session collettiva, alla presenza di case editrici di medio/alto livello, un libraio, esperti del settore editoriale, giornalisti, blogger, youtuber, grafici, agenti letterari e tantissimi ospiti. Una terza edizione, insomma, all’insegna dell’amore per i libri e la lettura.

Il festival è un evento che non permette solo di conoscere nuovi autori o libri, ma dove si possono incontrare persone con la passione della lettura. Nonostante sia un genere molto venduto, il romance è troppo spesso snobbato e sminuito, perché considerato con superficialità e faciloneria. Con questo festival si punta a far conoscere questo genere letterario a volte sottovalutato.

Molte autrici ospiti sono talenti capaci di costruire mondi complessi, originali, divertenti o incredibilmente drammatici. Mondi che permettono di viaggiare senza mai dover lasciare casa, che fanno riflettere, commuovere e ridere. E questo senza mai tradire il genere a cui appartengono.

Ma come si diventa una scrittrice di successo? L’autrice Rokia Nacer, presente al festival, risponde a questa domanda con un consiglio: «non permettere mai che siano gli altri a dire che i tuoi sogni non possono realizzarsi e rimani sempre fedele a te stesso». Diventata scrittrice di successo all’età di 23 anni, Rokia è autrice di The Truth Untold, un fantasy romance edito da Salani. Le bastano un paio di cuffie per scrivere, isolandosi dal mondo esterno per entrare nell’estro creativo. D'altronde scrivere libri e raccontare storie era sempre stato il suo sogno, fin dalle elementari.

«Due fattori hanno contribuito alla mia ricerca di una carriera di scrittrice: la crisi del 2008 e i libri di Twilight», rivela Olivia Wildenstein, autrice bestseller di Usa Today: «per cinque anni dopo la laurea alla Brown, ho lavorato nella moda e poi è arrivato il 2008. All'epoca ero incinta del mio primo figlio e non volevo più un lavoro ad alto stress condizionato dall'economia mondiale. Questo mi ha spinto a trovare una nuova vocazione. Sono sempre stata una grande lettrice, ma non avevo mai divorato una serie così velocemente come Twilight. E ho pensato: Voglio fare quello che fa Stephenie. Mi sono tuffata a capofitto nel mondo della scrittura e me ne sono innamorata». 

«Sono sempre stata una lettrice. In un periodo particolarmente difficile, leggevo più che mai (1-2 libri al giorno) e ho capito che dovevo trovare un modo diverso per incanalare la mia energia», racconta infine L.A. Cotton, autrice inglese di successo internazionale. «Avevo appena finito di leggere un libro di Kelly Elliot e nella nota dell’autrice ha parlato del suo viaggio verso l'autopubblicazione. Mi ha fatto pensare che avrei potuto scrivere un libro anche io e il resto, come si suol dire, è storia. Mi piace quando i personaggi prendono il sopravvento e le parole escono fuori. Non c'è niente di meglio che alzare lo sguardo e rendersi conto di aver scritto 2000 parole senza nemmeno pensarci».

Di Selene Amelio

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