Caffé Panzera, dal 1931 il salotto di turisti e milanesi

Matteo Corner

Milano, 06/07/2022.

La ventesima tappa del tour di mentelocale.it per le botteghe storiche di Milano è il Caffè Panzera situato in piazza Duca D’Aosta, a due passi dalla Stazione Centrale. Meta di turisti e milanesi, il bar rappresenta ancora oggi è la casa per chi vuole regalarsi, tra un appuntamento di lavoro e l’altro, una piccola autentica sosta.

«Il locale fu aperto da mio nonno e dai suoi fratelli. In seguito iniziò a gestirlo da solo e nel 1956 subentrarono mia mamma e mio zio. Inizialmente era solamente una caffetteria-confetteria, mentre da qualche anno io e mia madre abbiamo deciso di offrire anche il servizio ristorante», racconta Alberto Kammer.

Il locale è ampio e spazioso e ha mantenuto nel corso degli anni un arredo antico ed elegante. Ad essere cambiato però sembrerebbe essere il modo di vivere delle persone, sempre più abituate a bere veloci caffè al banco o, come spiega il titolare, «a chiedere pasti frugali come panini e toast. Sono in pochi ormai ad ordinare un classico risotto alla milanese o una cotoletta con patate. Un tempo le persone amavano stare sedute per delle ore a chiacchierare, leggere il giornale. Talvolta volevano solamente godersi un momento di riposo, senza nessuna fretta. Io di questo mestiere ho sempre amato il contatto con le persone, le relazioni umane e oggi nessuno sembra aver voglia di restare a sorseggiare un cappuccino con calma in compagnia di qualcuno. Sembra non esserci più tempo per le parole. Negli anni ’50 mettemmo all’interno del locale anche la televisione per poter permettere ai clienti di guardare programmi molto in voga a quei tempi come il mitico Lascia e Raddoppia. Era proprio un altro modo di concepire il bar, era un vero e proprio salotto sullo stile dei caffè triestini. Devo ammettere che mi rattrista questo cambiamento».

Ogni giorno il bar Panzera serve piatti caldi e bevande a numerosi passanti e tra questi ci sono tanti affezionati del locale che a distanza di molti anni non rinunciano al caffè e alla gentilezza di Alberto Kammer. «Mi rende felice constatare che molti clienti che non vivono o non lavorano più a Milano si ricordino di venire a trovarmi. Mi riempie di gioia sapere di aver lasciato un bel ricordo a tante persone e finché potrò, sarò sempre qui a fare il mio lavoro».

Di Giorgia Petani

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