Fortunato Arcuri, barbiere cult di Milano: da mezzo secolo l'arte della forbice

Giorgia Petani / mentelocale.it

Milano, 16/03/2022.

Continua il tour di mentelocale.it per le botteghe storiche di Milano. La tappa di questa settimana è la barbieria di Fortunato Arcuri. A due passi dal Tribunale e dal Cinema Colosseo, il negozio rappresenta da ben 48 anni un porto sicuro per tutti i suoi clienti.

Fondata nel 1975. la bottega è situata nella centralissima piazza Cinque Giornate e da allora all’interno del negozio nulla dell’arredamento è stato cambiato. La graziosa vetrina di Fortunato colpisce subito l’attenzione dei passanti grazie alla cura minuziosa dell’allestimento. Gli interni in legno chiaro e i quadri appesi lo rendono un luogo raffinato, accogliente e familiare.

Fortunato Arcuri da quasi mezzo secolo accoglie ogni giorno i suoi clienti con gioia ed entusiasmo in quella che per lui rappresenta ormai una vera e propria casa in cui poter scambiare quattro chiacchiere. Come lui stesso racconta, tra i frequentatori della sua barbieria ce ne sono di molto fedeli che «per non rinunciare al proprio appuntamento continuano a venire anche da fuori città. Tra questi ne ho cinquanta che provengono da Peschiera Borromeo, mentre altri addirittura da paesi come Lodi e Sant’Angelo. Con ognuno di loro si è istaurato un rapporto fantastico, fatto di stima e rispetto. Per me ogni cliente ha una storia e un pezzetto di mondo da raccontare».

La bottega ha mantenuto intatti negli anni lo stile e la tradizione del mestiere. Fortunato Arcuri è infatti uno dei pochi barbieri rimasti in città ad effettuare il taglio di capelli con forbice. Egli è anche il solo a possedere un’autentica autoclave dell’epoca per sterilizzare gli strumenti da lavoro. Il suo negozio è sempre stato sì attento alla tradizione, ma ha anche sempre dimostrato di essere un moderno imprenditore attento alle esigenze del momento. In un periodo storico in cui i centri estetici non esistevano, lui come altri barbieri offriva alla propria clientela servizi quali lampade, pedicure e manicure.

Nella bottega di Arcuri a prendersi cura dell’estetica degli uomini di un tempo erano le donne. Lo staff tutto al femminile era stato istruito da Fortunato stesso, che aveva insegnato alle professioniste l’uso della lama a mano libera per fare la barba. Quella di Fortunato fu una scelta all’epoca davvero innovativa e all’avanguardia. Fortunato racconta che ben «il 70% degli uomini che venivano qui, oltre a farsi barba e capelli, si sottoponeva a diversi trattamenti estetici. Inoltre, noi barbieri fummo i primi ad utilizzare i phon poiché i parrucchieri per signora impiegavano solamente bigodini e caschi. Noi, invece, avevamo già destrezza e manualità con asciugacapelli, ferri e arricciacapelli di vario genere. Io, essendo anche specializzato in servizi da donna e di estetica, ho sempre ritenuto importante anche questi aspetti del mio impiego».

Lo staff della barbieria all’epoca era composto da cinque persone e spesso si ricreavano situazioni di convivialità e allegria, come ricorda Fortunato: «qui talvolta c’erano venti persone in attesa, ora che sono solo lavoro solamente su appuntamento. In questo modo mi posso permettere di non far attendere i clienti. Nonostante la comodità di un servizio efficiente e rapido, devo ammettere che quel vociferare di sottofondo mi manca parecchio».

Il negozio attualmente è frequentato da molti magistrati, avvocati e commercianti, nonché personaggi noti tra cui l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Ma c’è stato un tempo in cui Fortunato, come tutti i professionisti che si rispettino, ha dovuto fare molta gavetta. Spinto dall’amore e dalla profonda passione per il suo mestiere, per raggiungere tanti traguardi s’impegnò in maniera notevole: la sera, dopo la scuola, con in mano la sua valigetta, Fortunato si offriva di tagliare gratuitamente i capelli ai passanti. Lo faceva perché, come racconta lui stesso, «avevo fame d’imparare e volevo fare molta pratica. Offrire alle persone un taglio gratis mi sembrava un ottimo modo per fare esperienza e per farmi conoscere».

Fortunato, grazie alla sua competenza, nel corso degli anni ha anche insegnato gratuitamente a molti studenti: «ho voluto aiutare i giovani a crescere professionalmente perché anche io nel passato ho avuto molti mentori, e questo credo sia l’unico modo per resistere nel corso tempo».

Di Giorgia Petani

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