Milano, 24/11/2020.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999, mercoledì 25 novembre la bandiera civica a Palazzo Marino verrà esposta a mezz’asta.
«Un segno di lutto per le vittime di femminicidio, per
esprimere solidarietà alle loro famiglie – dice Daria Colombo,
delegata del sindaco per le Pari opportunità di genere –
ma anche un simbolo dell’impegno della nostra città per la
sicurezza e per il diritto al rispetto di tutte le donne. Milano ha
fatto da capofila in questa scelta e l’esempio è già stato seguito
negli anni da molti importanti comuni italiani riuniti nel ‘Patto
dei Comuni per la parità e contro la violenza di genere’, lanciato
nella nostra città l’8 marzo 2018».
Mercoledì 25 novembre, alle ore 17, sulla pagina webtvradio
‘InComune’ del sito istituzionale del Comune di
Milano, Daria Colombo condurrà un colloquio con Fabio Roia,
magistrato da sempre al fianco delle donne contro la violenza, e
con Miriam Pasqui, responsabile della Rete Antiviolenza
del Comune. L’intervista, nell’ambito della rubrica
settimanale Milano. L’altro sguardo,
dedicata ad affrontare temi sociali dal punto di vista
femminile.
Sono 1.076 le donne che, nel primo semestre del 2020, si
sono rivolte alla rete antiviolenza del Comune di Milano e sono
state supportate nel percorso di fuoriuscita dalla
violenza. Di queste, 760 sono entrate in contatto per la
prima volta con uno dei nove Centri antiviolenza presenti in città,
con una riduzione del 24% (rispetto all’anno precedente) delle
richieste di aiuto nei mesi di marzo e aprile: dato che è dovuto
alla maggiore difficoltà per le donne che subiscono violenza,
spesso costrette in casa con i loro maltrattanti, di chiedere aiuto
durante il lockdown. In quello stesso periodo si è invece
intensificato (+36%) il lavoro delle operatrici dei centri che
hanno affiancato e sostenuto le donne già in carico.
La maggior parte delle donne intercettate (oltre 670) ha
un’età compresa tra i 20 e i 49 anni, ma il numero è
significativamente alto anche nella fascia tra i 50 e i 69 anni
(circa 220). Le donne che hanno subìto maltrattamenti e
violenza domestica sono, nel 62% dei casi, italiane e quasi sempre
la violenza subita è di tipo psicologico (circa 800) o
fisico (oltre 600), anche se non mancano i casi di violenza di tipo
economico (oltre 200), sessuale (oltre 150) e stalking (oltre 100).
Molto spesso si sovrappongono e coesistono diversi tipi di soprusi.
Nel 75% dei casi i maltrattanti sono mariti, ex mariti, conviventi
o ex conviventi, partner o ex partner.
A queste ragazze e a queste donne le strutture convenzionate con
il Comune hanno offerto accoglienza, ascolto attraverso
colloqui telefonici o in sede, assistenza sanitaria,
legale, consulenza psicologica o psichiatrica, facilitando in molti
casi la loro presa in carico da parte dei Servizi sociali. Inoltre,
57 donne seguite dai centri antiviolenza sono state ospitate delle
nove case rifugio convenzionate con il Comune di Milano.
«Il Comune di Milano - commenta l’assessore alle Politiche sociali
e abitative Gabriele Rabaiotti - è in prima fila nella lotta alla
violenza di genere. Le attività che da anni mettiamo in campo,
investendo risorse per oltre un milione di euro, puntano da un lato
a promuovere la sensibilizzazione e l’informazione delle cittadine
e dei cittadini su questi temi e, dall’altro, al supporto di
progetti concreti e della rete cittadina delle Case rifugio e dei
centri antiviolenza. Uno sforzo che l’Amministrazione e la rete
hanno intensificato durante il lockdown quando le case rifugio
della rete si sono impegnate a continuare ad accogliere le donne in
difficoltà assicurando spazi adeguati per le quarantene. Ci
impegneremo ancora di più per far emergere le richieste di aiuto e
abbattere il muro della diffidenza e della paura che spesso ci
troviamo davanti in questi casi;.
Proprio allo scopo di fornire alle donne le informazioni necessarie
per chiedere aiuto, è nato il sito della Rete Antiviolenza
del Comune di Milano, operativo da mercoledì 25
novembre. Collegandosi all’indirizzo sarà possibile conoscere le
iniziative della rete, le realtà che ne fanno parte e individuare i
centri e i recapiti sulla mappa della città.
La Rete antiviolenza realizzerà un intervento specifico a
supporto delle donne straniere, per le quali le difficoltà
sono spesso accentuate dalla mancata conoscenza della lingua, dei
servizi e dei propri diritti, oltre che dall’isolamento nel quale
spesso vivono. La Rete propone dunque un incontro di
approfondimento e di formazione rivolto alle mediatrici culturali
sensibili al tema. L’incontro, gratuito, si svolgerà venerdì 27
novembre, dalle 9 alle 11 sulla piattaforma Zoom. Le iscrizioni al
corso verranno accolte entro domani, compilando il modulo di
partecipazione al link.
Il Comune di Milano propone anche numerose iniziative culturali, ecco di seguito il programma:
ARTE | TEATRO
Grazie all'alleanza promossa dalla Commissione Pari Opportunità
e Diritti Civili tra il Comune di Milano e Pacta dei Teatri,
durante tutta la giornata del 25 novembre potrà essere seguito
gratuitamente in streaming
Adesso Libere, spettacolo realizzato da PACTA
dei Teatri e Soccorso Rosa Onlus, tratto dallo spettacolo ‘Adesso
basta! Istruzioni contro l’abuso’.
Lo streaming sarà disponibile sul canale YouTube del
Teatro.
ARTE | PERFORMANCE
A partire dalle ore 9 e per tutto l’arco della giornata, sul sito
del PAC Padiglione d’Arte Contemporanea sarà trasmessa il video
della performance dell’artista curda
Zehra Doğan In memoria di Hevrin Khalaf, realizzata il
23 novembre 2019 in occasione della sua prima mostra personale al
Museo di Santa Giulia di Brescia. Durante l’azione, Zehra Doğan
dipinge di fronte a oltre 200 persone il ritratto di Hevrin Khalaf,
segretaria generale del Partito del Futuro siriano, attivista per i
diritti delle donne e in prima linea per il riconoscimento
dell’identità del popolo curdo, uccisa il 12 ottobre 2019 dalle
milizie mercenarie arabe che appoggiano l’offensiva turca. Le
pagine del giornale utilizzate come supporto dell’opera sono quelle
dei giorni in cui la notizia dell’uccisione è stata diffusa dai
media.
ARTE | MOSTRA
Il Museo del Novecento propone alla riflessione pubblica
l’opera della giovane artista Silvia Giambrone dal titolo
Nobody’s room. Anzi, parla, che riflette
sulle dinamiche di potere fondate sul genere che innervano la
nostra società. L’esposizione virtuale è ospitata sulla piattaforma
Google Arts & Culture ed è pensata come un work-in-progress
interattivo che potrà essere arricchito durante la durata del
progetto (fino al 6 dicembre) con i commenti, le impressioni e i
contenuti vocali e scritti dei visitatori, divenendo una sorta di
“archivio comunitario collettivo”.
La pagina web, simile a un
libro digitale da sfogliare e scoprire e può
essere raggiunta anche direttamente dal sito del Museo.
ARTE | MOSTRA, INCONTRO
Per tutto il mese di novembre alcune strutture del quartiere
Selinunte - S. Siro ospitano la mostra diffusa Le Donne
Parlanti: cinque gigantografie per sensibilizzare
sulla tematica della violenza sulle donne anziane, fenomeno in
aumento che spesso si consuma nel silenzio e nell'indifferenza.
Le immagini dialogano con i visitatori attraverso un QR CODE e sono
disponibili anche on line sulla pagina FB del Teatro.
Inoltre il 25 novembre, alle ore 15.30, si svolgerà il talk
Le donne di Selinunte, durante il quale
l’attrice Vincenza Pastore leggerà alcuni testi tratti da storie
vere. Saranno ospiti Ardemia Oriani, vice presidente ANPI
provinciale, e Diana De Marchi, presidente della commissione Pari
Opportunità del Comune di Milano. Anche da casa il pubblico potrà
intervenire per condividere pensieri, esperienze e possibili
soluzioni.
Il talk potrà essere seguito in streaming sul canale
Youtube.
ARTE | MOSTRA ON LINE
Community di donne nata per sostenere e aiutare le donne,
IHAVEAVOICE, inaugura il 25 novembre una mostra online,
visitabile sul sito dell’associazione, che propone opere
di artiste donne e indagano, con tecniche e linguaggi differenti,
gli stereotipi di genere, l’oggettificazione del corpo femminile,
la violenza fisica, l’isolamento delle vittime e l’incomunicabilità
del dolore. Dipinti, sculture, video, installazioni e stampe che
intendono coinvolgere visitatrici e visitatori, offrendo con
sguardi differenti un messaggio condiviso contro la violenza di
genere.
ARTE | INSTALLAZIONE
Una grande esposizione di un centinaio di piatti da cucina di uso
quotidiano in ceramica, decorati con frasi estrapolate dai media
per minimizzare episodi di cronaca legati alla violenza o usate dal
violento per motivare il suo gesto, che testimoniano la guerra
troppo spesso consumata all'interno delle mura domestiche.
Il luogo più pericoloso. L’arte ai tempi del
Covid è il titolo dell’installazione ‘vivente’
che avrebbe dovuto essere ospitata nel cortile di Palazzo Reale e
si è trasformata in un’azione tra Palazzo Reale e piazza Duomo. Ne
è nata una sequenza di fotografie che ritraggono le artiste Silvia
Levenson e Natalia Saurin, madre e figlia, con altre donne e con i
loro piatti.
INCONTRO
Mercoledì 25 novembre alle ore 15 verrà presentato il libro
Il Web che odia le donne di Rossella
Dolce e Fiorenzo Pilla. Lontano dal fulgore degli strumenti
innovativi che la Rete ci offre, vive e prolifera una galassia di
gruppi, di chat, di forum che crescono e si autoalimentano di
sentimenti d’odio e disprezzo, con unico e specifico bersaglio: le
donne. Gli autori ne parlano in un incontro trasmesso in
diretta streaming.
INCONTRO
Sul canale youtube dell'Associazione Pollicino
Onlus sarà trasmesso oggi alle ore 21 l’incontro online
Connettere le solitudini. Il coraggio delle
donne tenuto dalla dott.ssa Pace.