Da Ciacco arriva il Gelato Barricato con granita al Rum

Ciacco. Gelato senz'altro Cerca sulla mappa

Milano, 29/07/2020.

Stefano Guizzetti, il gelatiere-scienziato di Ciacco, la gelateria di Parma e di Milano in via Spadari, ha portato a Senigallia a Identità Gelato, la kermesse dedicata al dolce freddo italiano per eccellenza, quattro nuove proposte tra gusti iconici e inediti. 

Secondo Guizzetti, infatti, la sfera del gusto nell'assaggiare il gelato porta anche al ricordo olfattivo e alla memoria, attraverso aromi e profumi, che richiamino paesaggi e vissuti: «Questa idea è nata da uno dei miei primi gelati, quello all’uva fragola che all’assaggio mi rimandava a casa, ai nonni. Da li abbiamo iniziato a giocare con questo binomio tra gusto e ricordo» dice Stefano.

Il primo ad essere degustato è il gelato al Fieno: un’infusione di erba medica essicata che ricorda le campagne in una passeggiata d’estate. Racconta un territorio, quello delle colline parmigiane e dei suoi produttori. Poi c’è il gelato alle foglie di fico, la percezione è lontana dal gusto del frutto e ricorda il profumo e la texture delle foglie dell’arbusto insieme ai profumi della macchia mediterranea.Il terzo gusto è una base al latte con infusione di corteccia, gemme e resina di abete. Un gelato che non può che ricordare il bosco e il sottobosco dopo una pioggia estiva.

L’ultima proposta che si potrà assaggiare nelle gelaterie di Parma e Milano dal 3 agosto -si distacca dalle prime tre con un gusto del tutto inedito: il primissimo gelato barricato dato da rovere infuso per 10 giorni a 65 gradi. La sensazione è quella di un vino o super alcolico invecchiato, con note di liquirizia, caffè, vaniglia e affumicatura. Viene servito insieme a una granita al rum invecchiato 17 anni in barrique di rovere e una neve di finto rum, perché fatta solo con l’acqua tenuta in barrique 10 giorni e dolcificata con la panela. Un gelato rivoluzionario: «Voglio introdurre la dimensione temporale nel gelato, non si è mai visto un gelato in cui la preparazione è stata fatta invecchiare e in questo caso ho pensato che il rovere fosse il modo migliore per recuperare la percezione che abbiamo nella nostra memoria di processo di invecchiamento» spiega Stefano Guizzetti.

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Milano e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter