Forestami, il piano per pulire l'aria di Milano con 3 milioni di alberi entro il 2030

Milano, 15/07/2020.

«La forestazione del nostro paese è un passo fondamentale per stabilire quella nuova normalità verde che il post-Covid richiede», afferma Sergio Costa, ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: «non dobbiamo dimenticare, infatti, che la grande battaglia contro i cambiamenti climatici e per la qualità dell’aria richiede coraggio, idee innovative e progetti ambiziosi come quello di Forestami, che parte da Milano ma che auspico possa essere replicato nel resto d’Italia. Per la forestazione urbana e periurbana, infatti, il Governo si è già impegnato sia con l’approvazione della Legge Clima che con la revisione dei criteri ambientali minimi per gli acquisti verdi della Pubblica amministrazione, che da quest’anno finalmente stabiliscono regole chiare per un verde urbano di qualità e sostenibile. E su tutto questo saranno fondamentali le misure previste nel Green Deal e potenziate con il Recovery Plan».

Continua a crescere e svilupparsi Forestami, il progetto di forestazione urbana nato su iniziativa di Comune e Città Metropolitana di Milano, sulla base di una ricerca del Politecnico di Milano grazie al sostegno di Fondazione Falck e Fs Sistemi Urbani, promosso da Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano, Ersaf e Fondazione di Comunità Milano, che intende portare 3 milioni di nuovi alberi e arbusti nell’area metropolitana entro il 2030. Una collaborazione importante, quella in essere tra tutti i soggetti promotori, che ha permesso di costruire una visione strategica sul ruolo del verde nell’area metropolitana di Milano e sta dando vita a un processo di censimento, valorizzazione e implementazione di tutti i sistemi verdi, per favorire politiche e progetti di promozione di attività di forestazione urbana. 

«Forestami è un progetto in cui Milano crede molto», spiegato il sindaco di Milano Giuseppe Sala: «piantare decine di migliaia di alberi ogni anno per dieci anni, fino a raggiungere (e magari superare) la quota di 3 milioni nel 2030 in tutta l'area metropolitana, è tutt'altro che un esercizio di stile. Semmai è espressione della volontà concreta di affrontare la questione ambientale, per il benessere di tutti i cittadini e del territorio. Milano non ignora il problema ma cerca soluzioni. Non c'è alcuna rivoluzione verde se non si dà avvio e se non si continua a sostenere fattivamente, anche con donazioni, iniziative come Forestami, in cui il settore pubblico e i privati lavorano insieme per rendere più vivibili, eque e sostenibili le nostre città. Puntando su piste ciclabili e servizi raggiungibili a 15 minuti a piedi nel progettare la ripartenza dopo il lockdown dovuto all'emergenza sanitaria in corso, Milano ha dimostrato di poter proporre un nuovo modello di sviluppo urbano contemporaneo e sostenibile, di cui la forestazione urbana non può che essere elemento di snodo fondamentale».

Il progetto, lanciato il 21 novembre 2019 in Triennale in occasione del World Forum on Urban Forests Milano Calling, si sta preparando alle prossime stagioni di piantagione attraverso un costante lavoro di ricerca, a cura del Politecnico di Milano e del Comitato Tecnico, finalizzato all’individuazione di nuove aree della Città Metropolitana da destinare ai prossimi interventi di forestazione urbana. «La fragilità che ereditiamo da questa pandemia, insieme alla consapevolezza che essa derivi da una gestione violenta dei paesaggi  naturali come la deforestazione, ci spingono oggi a trovare, soprattutto nelle nostre città, un nuovo equilibrio tra la sfera vegetale e la vita quotidiana», spiega Stefano Boeri, presidente del Comitato Scientifico di Forestami. «Abbiamo bisogno più che mai della biodiversità che gli alberi e le piante introducono per ristabilire un rapporto di rispetto con le altre specie animali. Ma abbiamo anche urgente bisogno della loro capacità di assorbire le polveri sottili che avvelenando l’aria di Milano indeboliscono le difese polmonari e moltiplicano i rischi di contagi da virus trasmessi per le vie respiratorie. Con Forestami, Milano anticipa un progetto nazionale di forestazione urbana, perché i boschi attorno alle città e sistemi continui di alberature importanti al loro interno tutelano e favoriscono la biodiversità, ombreggiano le zone pubbliche evitando riscaldamenti eccessivi, puliscono l’aria assorbendo le polveri sottili, riducono la Co2. Ma non solo: gli alberi migliorano la qualità della vita e della salute pubblica».

In questi mesi, il lavoro di Forestami con i comuni e gli enti territoriali della Città Metropolitana di Milanoha portato all’individuazione di 253 nuove aree disponibili per ulteriori progetti di forestazione urbana (pari una superficie complessiva di 713 ettari) di cui 167 aree (pari a 344 ettari) già disponibili per progetti di forestazione urbana a partire dalla prossima stagione agronomica (novembre 2020). Delle 253 aree individuate: 

  • 110 saranno destinate alla realizzazione e implementazione di aree verdi e parchi urbani
  • 82 alla realizzazione nuovi boschi e fasce boscate; 
  • 20 a interventi di forestazione in ambiti residenziali e a servizi (9 scuole, 1 centro sportivo, 2 parrocchie, 1 area feste);
  • 14 a interventi di riqualificazioni boschive
  • 4 a interventi in aree di particolare rilevanza da un punto di vista naturale
  • 2 interventi in orti urbani

A queste aree si aggiungono oltre 137 km di percorsi esistenti da implementare con filari e siepi, 12 km di percorsi da realizzare ex novo e oltre 1 km di filari da ripristinare dopo una tromba d’aria avvenuta nel 2019.

Le aree destinate ai prossimi progetti di forestazione sono state messe a disposizione da:

  • 24 comuni della Città Metropolitana: Abbiategrasso, Cesano Boscone, Carpiano, Colturano, Cornaredo, Gaggiano, Locate di Triulzi, Melegnano, Melzo, Paullo, San Zenone al Lambro, Segrate, Trezzano sul Naviglio, Vimodrone, Vizzolo Predabissi, Basiano, Cambiago, Carugate, Corsico, Gudo Visconti, Masate, Pioltello, Rho e Settimo Milanese;
  • 3 parchi regionali: Parco Agricolo Sud Milano, Parco Nord Milano e Parco Lombardo della Valle Ticino; 
  • 2 plis (parchi locali di interesse sovracomunale): Parco Agricolo Nord Est e Parco Est delle Cave.

«Da quando il Politecnico di Milano ha iniziato la ricerca Forestami, abbiamo immediatamente colto la grande disponibilità e il desiderio del territorio metropolitano e delle sue istituzioni a lavorare insieme per costruire una nuova alleanza tra le aree urbanizzate e il capitale naturale da incrementare», commenta Maria Chiara Pastore, direttrice scientifica di Forestami: «abbiamo lavorato, tutti insieme, per capire dove siano gli alberi all’interno della Grande Milano, attraverso la mappatura della tree canopy cover, dove siano le aree più vulnerabili dal punto di vista delle isole di calore, del dissesto idrogeologico, e dove avremo la possibilità e la necessità di lavorare, grazie al confronto con i comuni e gli enti territoriali metropolitani. Nel prossimo triennio, lavoreremo ai progetti pilota, allo studio del loro impatto sull'ambiente e sulla salute dei cittadini. Forestami diventerà ancor più un caso studio rilevante, pioniero nella nuova relazione tra l’ambiente costruito e l’ambiente naturale». 

Nella stagione agronomica 2019-2020 (da novembre 2019 a marzo 2020) nella Città Metropolitana sono stati messi a dimora 76.577 tra alberi, piante forestali e arbusti. Un obiettivo che, nonostante lo stop imposto dalla pandemia, non è molto distante dalle 101.446 piantumazioni che 104 comuni su 133 della Città Metropolitana e enti territoriali si erano dati come obiettivo. Delle 24.825 piantumazioni sospese a causa della pandemia, 19.778 saranno recuperate a partire da novembre 2020 con l’avvio della nuova stagione agronomica. 

Nel solo comune di Milano, nell’ultima stagione agronomica il numero delle piantumazioni diffuse che ha coinvolto anche cittadini, studenti, associazioni e aziende private è stato di 23.704 esemplari di cui 19.054 alberi e 4.650 arbusti. «In tre anni abbiamo più che raddoppiato il numero di alberi piantati a Milano, tutti mappati in un portale consultabile dai cittadini», spiega l'assessore all'Urbanistica, Verde e Agricoltura del comune di Milano Pierfrancesco Maran: «un risultato non così scontato, considerando la densità della città, ma che ci sprona a fare sempre meglio e di più, incrementando gli interventi nei parchi, rendendo più belle e sostenibili le strade e le piazze di tutti i quartieri, riducendo le isole di calore. La forza del progetto Forestami sta nel riuscire a fare sistema tra i territori della Città Metropolitana, moltiplicando i benefici ambientali e creando una continuità verde, a partire dalla nascita del Grande Parco Metropolitano con la connessione tra il Parco Nord e il Parco Sud, tassello della Milano 2030 che vedrà la nascita di almeno 20 nuovi parchi in città».

Al fine di garantire lo sviluppo del progetto Forestami il Comitato Scientifico, organo che ne sovraintende tutte le decisioni strategiche, presieduto da Stefano Boeri, ha assegnato a Fabio Terragni il ruolo di project manager. «Per garantire il loro sviluppo futuro, le città hanno assoluto bisogno di infrastrutture verdi come Forestami, e ogni opera di queste dimensioni richiede il coinvolgimento di istituzioni, centri di ricerca, imprese, associazioni e singoli cittadini», dichiara Terragni. «Un universo complesso che va coordinato in modo efficace ed efficiente. Lo scopo della nuova governance di Forestami è proprio questo: amplificare la partecipazione, massimizzare la raccolta di fondi e attuare rapidamente gli obiettivi del progetto». 

«Il progetto Forestami ha un forte valore simbolico e di largo impatto, ma è altresì un progetto molto concreto che richiede competenze specifica di alto livello», aggiunge Riccardo Gini, direttore tecnico di Forestami: «le organizzazioni e le persone che abbiamo chiamato a far parte del comitato tecnico assicurano questa competenza e sono garanzia che il capitale naturale che verrà incrementato attraverso il progetto Forestami diventerà patrimonio permanente della Città Metropolitana di Milano». Forestami si pone l’obiettivo, fin da ora, di coinvolgere nel progetto tutti i cittadini dell’area metropolitana poiché solo grazie al contributo e alla passione di tutti può essere possibile centrare l’obiettivo di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030. Parte, dunque, da oggi una campagna di crowdfunding finalizzata a supportare le prossime piantumazioni. 

I cittadini verranno, inoltre, coinvolti attraverso la campagna social #storiedialberi, per dar voce ai propri alberi del cuore e condividere le storie che si raccontano attorno al verde del proprio territorio. Le foto e le storie saranno raccolte in vista della Giornata Nazionale degli Alberi (21 novembre 2020), in occasione della quale Forestami mobiliterà tutte le community che, a livello metropolitano e nazionale, si occupano di forestazione urbana per lanciare un appello affinché l’implementazione e la manutenzione del verde pubblico possano diventare una delle priorità nelle agende di tutti gli amministratori locali e nazionali. Sempre in vista della Giornata Nazionale degli Alberi, a settembre si terrà il primo Forum Forestami una giornata per raccogliere le idee le proposte di tutti: soggetti, reti, associazioni no profit e aziende che hanno a cuore i temi dell’ambiente e della  sostenibilità.

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