Itinerari in Lombardia? Riaprono i beni Fai: l'elenco e le regole per visitarli in sicurezza

Giorgio Majno (Fai - Fondo Ambiente Italiano)

Milano, 21/05/2020.

Dopo due mesi di isolamento il Fai - Fondo Ambiente Italiano riapre i suoi beni su tutto il territorio nazionale e inaugura una nuova fase, per esaudire la voglia di Italia degli italiani, ansiosi di ritrovare e riscoprire il proprio patrimonio di arte, natura e bellezza. Da venerdì 22 maggio 2020 la maggior parte dei beni storici, artistici e paesaggistici della Fondazione sono nuovamente aperti al pubblico.

In Lombardia sono molti i beni che tornano ad aprire le porte al pubblico (di seguito l'elenco dei beni Fai aperti in Lombardia con tutte le info). Per consentire al pubblico di visitare i beni nella massima sicurezza, il Fai si è preoccupato di garantire il pieno rispetto dei principi definiti dal Governo a partire dal mantenimento della distanza sociale. Innanzitutto le visite avvengono solo su prenotazione, in autonomia o guidate. In tutti i beni le visite sono contingentate per numero di visitatori e, dove possibile, organizzate a senso unico per evitare eventuali incroci. Le stanze più piccole e quelle che non permettono un percorso circolare solo visibili solo affacciandosi; le porte sono tenute aperte onde ridurre le superfici di contatto. Per tutti è d’obbligo indossare la mascherina per tutta la durata della visita. Sono inoltre a disposizione dispenser con gel igienizzante sia in biglietteria che nei punti critici lungo il percorso.

Il giorno precedente la visita, i partecipanti ricevono una mail con le indicazioni sulle modalità di accesso e un link da cui scaricare i materiali di supporto, che non vengono più distribuiti in formato cartaceo. In alternativa, i materiali sono accessibili su supporti digitali grazie a un Qr Code scaricabile direttamente in biglietteria. L’accesso alla biglietteria, al bookshop e ai locali di servizio è permesso a un visitatore o a un nucleo famigliare alla volta; nei negozi Fai i clienti devono obbligatoriamente indossare - oltre alla mascherina - anche i guanti e sono invitati ad effettuare gli acquisti con carte di credito e bancomat, per ridurre lo scambio di carta tra personale e visitatori. La distanza di sicurezza da rispettare è di 1,5 metri.

Di seguito l'elenco dei beni della Lombardia che riaprono al pubblico venerdì 22 maggio con, per ognuno, tutte le informazioni; per informazioni, prenotazioni, orari, prezzi ed eventuali modifiche sui percorsi di visita, visitare il sito dei beni del Fai.

Villa del Balbianello a Tremezzina

Sul lago di Como si torna a visitare Villa del Balbianello a Tremezzina, elegante dimora del XVIII secolo, meta di letterati e viaggiatori fino al suo ultimo proprietario Guido Monzino. Il suo stupefacente giardino, realizzato con maniacale perfezione, spazia tra ardite potature e scorci, viali fiancheggiati da statue, terrazze panoramiche e copiose fioriture, fino a culminare nella Loggia settecentesca che corona l’intero complesso.

La villa si può raggiungere da Lenno a piedi con una passeggiata di mezz’ora attraverso un bosco oppure con servizio taxi-boat. Tutti i giorni (ad eccezione di lunedì e mercoledì non festivi) si possono effettuare visite libere al bosco, al giardino e ad alcune sale della villa in questi orari: martedì, giovedì e venerdì dalle ore 10.30 alle 18.30 mentre sabato, domenica e festivi dalle ore 10.30 alle 19.30.

Villa Fogazzaro Roi a Oria Valsolda

A Oria Valsolda, sempre in provincia di Como, apre nuovamente alle visite anche Villa Fogazzaro Roi, piccolo gioiello affacciato sulla sponda italiana del Lago di Lugano, intima e appartata dimora ottocentesca di Antonio Fogazzaro, autore di Piccolo mondo antico. Tutto qui sembra sospeso nel tempo; arredi, quadri e oggetti rievocano l’atmosfera del romanzo, giunta inalterata fino a noi grazie al marchese Giuseppe Roi, pronipote dello scrittore, che a metà Novecento riallestì con gusto squisito ogni ambiente prima di donare la casa al Fai nel 2009.

A Villa Fogazzaro Roi si possono effettuare visite esclusivamente guidate, della durata di 45 minuti da giovedì a domenica dalle ore 10.30 alle 18.30. È importante rispettare rigorosamente l’orario prescelto per la visita in fase di prenotazione.

Villa Panza a Varese

Anche i beni di Varese e provincia riaprono venerdì 22 maggio, a partire da Villa e Collezione Panza, una delle più importanti collezioni di arte contemporanea americana racchiusa in una splendida villa settecentesca con giardino all’italiana a solo un’ora da Milano. Le sue 200 opere ispirate alla relazione tra architettura e natura, e ai temi della luce e del colore - tra cui spiccano svariati capolavori di Dan Flavin, James Turrell e Robert Irwin - convivono in armonia con gli ambienti storici, gli arredi rinascimentali e le preziose raccolte di arte africana e precolombiana. I suoi 33.000 metri quadri di parco arricchito da opere di Land Art si possono tornare a visitare da mercoledì a domenica dalle ore 10.30 alle 19; giovedì l’apertura è prolungata fino alle 21.00.

Si può inoltre ammirare il riallestimento integrale della collezione permanente Villa Panza, un’idea assoluta. Giuseppe Panza di Biumo, la ricerca, la collezione, realizzato per celebrare il ventennale della donazione al Fai. Il percorso di visita è presidiato da personale addetto alla custodia e all’accompagnamento del pubblico grazie alla donazione di Giovanni Panza, figlio di Giuseppe Panza. Grazie a questo ennesimo gesto di sostegno e di fiducia da parte della famiglia Panza, il Fai continuerà a dare lavoro, anche in tempi di crisi, agli operatori dei beni culturali che prestano da anni la loro opera a Villa Panza.

Monastero di Torba a Gornate Olona

A Gornate Olona, sempre in provincia di Varese, apre i battenti il Monastero di Torba, antico complesso monacale del V secolo tra i luoghi patrimonio Unesco della Lombardia, nonché primo bene Fai donato da Giulia Maria Crespi nel 1977. Prima della riconversione in centro religioso, fu un avamposto militare romano, il cui torrione di guardia resta a testimonianza dell’antica funzione di castrum. Le monache benedettine che vi si insediarono nell’VIII secolo fecero costruire il monastero e la piccola chiesa; gli affreschi nella torre ne ricordano in modo durevole il passaggio.

Oggi questo sito millenario rivive anche alla luce dei continui ritrovamenti di età longobarda, che costituiscono solo una delle sorprese che il Monastero e il suo territorio offrono a chi va alla ricerca di luoghi al di fuori dei circuiti più noti e frequentati. Le visite, libere, avvengono da mercoledì a domenica dalle ore 10.30 alle 18.00.

Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno

A due passi dal Lago Maggiore, a Casalzuigno, riapre al pubblico anche Villa Della Porta Bozzolo, fastosa residenza di origine cinquecentesca poi villa di delizie nel Settecento, con i suoi ricchi decori interni, gli affreschi floreali nonché il meraviglioso giardino con più di 500 varietà di rose. Da giovedì a domenica, dalle ore 10.00 alle 18.00, si possono tornare a visitare saloni e salottini, gallerie e camere da letto dai vivaci affreschi con illusionistiche architetture dipinte, miti e allegorie, trionfi di fiori colorati in stile rococò.

La visita libera alla villa è della durata di un’ora, mentre per tutto il giorno è possibile rilassarsi nel monumentale giardino all’italiana, un’originale scenografia di terrazze scolpite in pietra che risalgono la collina fino al grande prato verde del teatro, con la peschiera e un ripido sentiero verso il panoramico belvedere.

Villa Necchi Campiglio a Milano

Nel cuore di Milano, da venerdì 22 maggio si torna a visitare anche Villa Necchi Campiglio, iconica dimora anni Trenta a pochi passi da piazza San Babila firmata dal genio di Piero Portaluppi. Corredata da un incantevole giardino con piscina e campo da tennis, la residenza custodisce importanti collezioni d’arte che impreziosiscono lo splendore degli arredi decò, con pezzi d’arte che spaziano da Tiepolo a Canaletto fino a Sironi, De Chirico, Martini e Wildt.

Gli ambienti, concepiti per padroni di casa operosi ma capaci di godersi il tempo libero in compagnia di amici e ospiti prestigiosi, coniugano lusso e modernità, quest’ultima tradotta nel comfort e nell’efficienza di ascensori, montavivande, citofoni interni, porte blindate scorrevoli e caveau murati. Le visite a Villa Necchi Campiglio - accompagnate dallo staff - si svolgono da mercoledì a domenica dalle ore 10.00 alle 18.00.

Palazzina Appiani a Milano

Sempre a Milano, non lontano da Villa Necchi Campiglio, riapre le porte anche la Palazzina Appiani di Parco Sempione, la tribuna d’onore progettata da Luigi Canonica per ospitare la famiglia di Napoleone Bonaparte nelle occasioni pubbliche, un piccolo gioiello neoclassico ancora da scoprire. Oggi è una delle poche architetture rimaste a testimonianza degli ambiziosi progetti napoleonici di riordino urbanistico della città atti a celebrarne la magnificenza.

L’Arena Civica, disegnata nel 1805 da Canonica su modello degli antichi circhi romani, dovette fungere anche da tribuna d’onore per le apparizioni pubbliche di Bonaparte. Sorse così una loggia dalle monumentali forme classiche aperta sull’anfiteatro e inserita in un edificio dalle linee semplici e compatte che rivolge il fronte esterno sul parco, con una facciata porticata di sapore già neoclassico: Palazzina Appiani. Le visite sono in programma da venerdì a domenica alle ore 11.00, 15.30 e 16.30.

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