Pinacoteca di Brera, Franceschini: «James Bradburne confermato direttore per altri 4 anni»

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Milano, 30/09/2019.

l ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini ha firmato il decreto che rinnova per altri 4 anni James Bradburne direttore della Pinacoteca di Brera.

«L’autonomia gestionale dei musei è stata un successo: ha garantito dinamismo, velocità di decisione e d’intervento, maggiore apertura al territorio, alle amministrazioni locali e alla società civile, rafforzando la tutela e la produzione scientifica», ha commentato il ministro Franceschini augurando «buon lavoro a Bradburne per le importanti sfide dei prossimi anni».

Bradburne (qui la nostra intervista) è direttore della Pinacoteca di Brera dal 5 ottobre 2015. L’incarico, che sarebbe scaduto il 30 settembre, gli è stato conferito a seguito della partecipazione alla selezione pubblica indetta con bando internazionale nel gennaio 2015 dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Nel corso della sua gestione il museo è stato profondamente rinnovato con un riallestimento che ha coinvolto tutte le 38 sale; i visitatori sono cresciuti del 40% e per la prima volta nel 2019 il museo supererà le 400 mila presenze.

«I prossimi quattro anni saranno l’occasione per riaffermare la missione sociale del museo, in accordo con la visione dei grandi direttori di Brera del passato, Ettore Modigliani, Fernanda Wittgens e Franco Russoli», dichiara James Bradburne: «per loro lo scopo principale del museo non dovrebbe essere quello di aumentare il numero di visitatori, né di essere uno strumento per incrementare il turismo o creare indotto sul territorio, ma di essere un crogiuolo dell’identità cittadina, un’espressione dei valori di tolleranza, apertura e civiltà: un sostegno e risorsa per la sua comunità dalla nascita alla morte».

Dopo aver riportato Brera nel cuore della sua città, con un rilancio della Pinacoteca a livello internazionale, la missione per i prossimi anni sarà quindi quella di ampliare ancora di più la funzione pubblica di un’istituzione attraverso cui ogni cittadino e visitatore si senta rappresentato e affiancato nel corso di tutta la sua esistenza. Una visione che sosterrà le iniziative già avviate del museo e quelle ancora da realizzare di cui sono state gettate le basi nel discorso dei 100 giorni pronunciato dal direttore Bradburne il 21 gennaio 2016. Riqualificazioni, riallestimenti e realizzazione di grandi progetti che coinvolgeranno il Palazzo di Brera, la Pinacoteca, la Biblioteca Braidense, la Mediateca e Palazzo Citterio.

Per il Palazzo di Brera, veicolo da sempre dell’identità cittadina milanese, lavorando in armonia con le altre realtà che fanno parte del sistema braidense, sarà realizzato il progetto di riqualificazione dello strettone di via Fiori Oscuri 4, creando una nuova entrata all’Orto Botanico e all’Osservatorio, insieme con un ascensore che porterà i visitatori al 5º piano. La segnaletica per tutto il Palazzo sarà aumentata, e Bottega Brera si rafforzerà sempre di più, con il suo spazio nel cortile d’onore che diventerà la vetrina per tutti gli istituti braidensi, un punto focale e di riferimento per tutto il quartiere di Brera.

La Pinacoteca di Brera, completamente trasformata grazie al primo riallestimento completo degli ultimi 40 anni, continuerà un percorso di approfondimento della sua missione di sostegno alla comunità con il progetto Occorre tutta una città: verranno quindi incrementate le iniziative per radicare sempre più il museo nella città, con accessibilità aumentata, un approccio educativo mirato alle famiglie, ai bambini e ai giovani. Dopo il successo dei primi otto dialoghi, saranno create possibilità di sperimentare la collezione permanente con nuovi dialoghi, nuovi percorsi di didascalie, conservazione, ricerca e pubblicazioni. Una progettazione dove troveranno spazio le iniziative di Brera/Musica per aprire sempre di più il museo alla città, con il fine di rimettere Brera nel cuore di Milano.

Per la Biblioteca Braidense, si punterà sull’arricchimento dell’offerta con l’acquisto di nuovi archivi, lo sviluppo di mostre di alta qualità, rafforzando i legami con l’Archivio Ricordi, i Cento Amici del Libro, Bookcity e altre associazioni milanesi. Lo scopo sarà quello di promuovere l’importanza basilare del libro, la lettura, e le biblioteche. La Mediateca sarà chiusa e rinnovata, prima di riaprire come centro per la cultura contemporanea.

Importantissimo per lo sviluppo di tutto il sistema Brera, il progetto che finalmente porterà dopo decenni di attesa, all’apertura nel 2021 di Palazzo Citterio come Brera Modern. Il museo, dove confluiranno le collezioni del '900, vedrà la luce secondo le norme internazionali di climatizzazione, fruibilità e mediazione museale. Brera Modern - con il suo focus sul collezionismo milanese - alla fine diventerà un centro per il collezionismo e i collezionisti dell’arte contemporanea

Museologo e manager culturale. Nato in Canada, ma di cittadinanza britannica, Bradburne ha studiato architettura a Londra e si è poi formato in museologia ad Amsterdam e Los Angeles. Dal 2006 al 2015 è stato il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze. Dal 2003 al 2006 ha diretto la Next Generation Foundation nel Regno Unito. Dal 1999 al 2002 ha diretto il Museum für Angewandte Kunstdi Francoforte. Dal 1994 al 1998 è stato responsabile per il design, la formazione e la programmazione al new Metropolis Science and Technology Centre di Amsterdam.

Dal 2015 Bradburne è alla guida della Pinacoteca di Brera di Milano. Autore di numerose pubblicazioni, è docente di museologia in diverse istituzioni italiane e straniere.

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