Viva, il nuovo ristorante dentro Eataly Smeraldo è un arcobaleno gourmet

Sonia Marin
Viva - Viviana Varese Ristorante Cerca sulla mappa

Milano, 06/09/2019.

Per gli amanti della cucina gourmet si tratta di uno dei momenti più attesi della stagione, nonché del prossimo ristorante di Milano da provare per una ricorrenza speciale o per puro piacere della tavola. La chef Viviana Varese ha detto addio ad Alice, il nome che ha accompagnato il suo ristorante una stella Michelin per ben dodici anni, e ha dato il benvenuto a Viva.

La location è la stessa, all’ultimo piano di Eataly Smeraldo, con un’ampia vetrata che guarda su piazza XXV Aprile. A cambiare è invece tutto il resto: non solo il nome (che, oltre ad essere composto dalle iniziali della chef, è anche un esplicito inno alla vita, alla gioia), ma anche la sala, che diventa un arcobaleno di colori e omaggia il design d’autore, e il menu. A spiccare, tra gli eleganti tavoli apparecchiati un’imponente opera realizzata dall’artista Marco Nereo Rotelli ad hoc per l’amica Varese.

Un grande cambiamento per la chef stellata, avvenuto a una manciata di mesi di distanza dall’annuncio dell’ingresso nella società del ristorante di Ritu Dalmia, chef indiana titolare a Milano del ristorante Cittamani e del nuovo Spica, a cui collabora proprio Viviana Varese.

Ma com’è l’esperienza del cliente al ristorante Viva? Intima, accogliente e chic. Sedersi qui significa cenare con posate Giò Ponti, tra luci Artemide e arredi Knoll. Il nuovo menu esplicita ancora di più i punti saldi della cucina firmata Viviana Varese: il ritorno ad un sano rapporto con il territorio, che passa per il sapore più autentico e naturale delle materie prime e la riscoperta dei sapori antichi. La cucina come una missione culturale dunque, in cui, non a caso, non mancano anche degli omaggi al mondo dell’arte.

Il menu degustazione della sera (da 125 a 150 euro) è composto da sei portate tra cui Nero e Bianco, una panna cotta al cavolfiore con caviale e yuzu; Profondità, granchio reale con zuppa concentrata e plancton; Superspaghettino, con brodo affumicato, vongole, calamari, tarallo e limone; Omaggio a Kasuma, zucca al barbecue con olio di semi di zucca e gelato all’alloro.

La formula del business lunch prevede invece due opzioni: il piatto signature 7 variazioni sull’orto, che cambia regolarmente seguendo la stagionalità dei prodotti della terra, seguito da un piatto principale (45 euro) o due piatti principali (58 euro), più dolce.

Come sempre, accanto a Viviana Varese la sous chef e capo pasticceria Ida Brenna con il sous chef Matteo Carnaghi. Due volti nuovi invece per la sala: il direttore Luis Diaz, direttamente dal Mandarin Oriental di Milano, eletto miglior Maître d’Italia nel 2017, affiancato dal secondo Gianluca De Marco. Ad occuparsi dei vini la sommelier Federica Radice, mentre dietro al cocktail bar nuovo di zecca di Viva troviamo la bartender Jessica Rocchi pronta a preparare i suoi drink.

Di Simone Zeni

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