Atm Milano, biglietti a 2 euro (e non solo) per metro e bus. Cosa cambia e da quando? Tutte le nuove tariffe

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Milano, 03/06/2019.

Da tempo si parla dell'aumento a 2 euro dei biglietti di Atm a Milano, e ora pare che il dado sia definitivamente tratto. Venerdì 31 maggio 2019 l’Amministrazione ha varato la proposta sulle nuove tariffe di trasporto pubblico in città; la proposta deve ancora essere illustrata in Commissione Mobilità nei prossimi giorni e poi passare al vaglio del Consiglio Comunale di Milano per essere approvata ed entrare in vigore a metà luglio 2019 (lo scorso 18 ottobre il Consiglio aveva già approvato un ordine del giorno con  gli indirizzi del nuovo sistema tariffario alla base della proposta della Giunta).

Tra le misure che stanno facendo più discutere, l'aumento del prezzo dei titoli di viaggio occasionali. Ma la proposta tariffaria non si limita a questo. Andiamo con ordine. Il biglietto singolo per i mezzi pubblici di Milano passerebbe da 1,50 a 2 euro (ma con modalità di utilizzo più estese, ovvero con validità non solo a Milano ma anche nei comuni di prima fascia come Rho Fiera, Sesto San Giovanni, Rozzano, San Donato, Bresso, Bollate); altri prezzi ritoccati sarebbero poi quello del carnet da 10 corse, da 13,80 a 18 euro; del biglietto giornaliero, da 4,50 a 7 euro; e dell'abbonamento settimanale, da 11,30 a 17 euro.

Quello dell'aumento del prezzo dei biglietti per metropolitana, bus e tram di Milano è solo un aspetto del nuovo sistema tariffario, che porterebbe - tra le altre cose - miglioramenti per giovani (con gratuità fino a 14 anni) e anziani, introducendo inoltre la timbratura multipla in metropolitana.

Il nuovo sistema tariffario supererebbe i numerosi sistemi attualmente in vigore consentendo la piena integrazione dei titoli di viaggio e l’accesso all’intera offerta di trasporto pubblico compresa nel bacino di Milano, Monza e Brianza. Se da una parte aumenta il prezzo del biglietto dei mezzi pubblici di Milano, dall'altra si semplifica la struttura delle tariffe e si riducono il numero e la tipologia dei titoli necessari a spostarsi. La semplificazione in molti territori extraurbani si tradurrebbe per i pendolari in riduzione delle tariffe con lo scopo di rendere sempre più competitivo l’uso dei mezzi pubblici con la riduzione dell’uso dei veicoli privati a favore di una maggiore fluidità degli spostamenti e della qualità dell’ambiente.

Fra gli elementi principali contenuti nella proposta di venerdì 31 maggio, che riguarda solo il bacino di Milano, il mantenimento del costo dell’abbonamento agli attuali 330 euro con l'ulteriore possibilità della rateizzazione mensile del pagamento. Inoltre, si propone di introdurre la timbratura multipla nella rete metropolitana (sempre nell’ambito della validità del titolo).

Fra le novità più importanti la gratuità dell’intero servizio trasporti per i giovani fino a 14 anni per dare un aiuto concreto alle famiglie. Sempre per i giovani, il piano prevede che il prezzo dell’abbonamento resti invariato e ridotto fino a 27 anni anziché 26; inoltre verrebbero estese le agevolazioni fino ai 30 anni con Isee sotto i 28 mila euro (mensile o annuale ridotto rispettivamente a 22 e 200 euro) a prezzo invariato rispetto a oggi.

Dedicata ai giovani anche una un’altra novità: scenderebbe da 29 a 12 euro fino ai 27 anni l’abbonamento al servizio di bike sharing BikeMi per chi è abbonato anche al trasporto pubblico; a partire dai 28 anni il costo per il doppio abbonamento passerebbe da 29 a 24 euro. Ttutti, a partire dall’introduzione del nuovo sistema tariffario, avrebbero la possibilità di caricare l’abbonamento del BikeMi sulla tessera Atm integrando completamente i due servizi.

Per quanto riguarda gli anziani, le nuove normative prevedono la gratuità dell’abbonamento per gli over 65 con Isee inferiore a 16 mila euro; per gli over 65 con reddito Isee tra 16 e 28 mila euro l’abbonamento annuale Atm costerebbe 200 euro; il nuovo Senior Off Peak, a parità di costo, sarebbe valido in superficie da inizio servizio (e non solo dalle 9.30), disponibile per tutti dai 65 anni di età e per i pensionati dai 60 anni. Infine, ci sarebbe l'introduzione di un abbonamento annuale a 50 euro per persone con Isee inferiore ai 6 mila euro, per persone disoccupate con Isee inferiore ai 16 mila euro e per persone detenute in permesso lavorativo esterno al luogo di detenzione.

«Vogliamo un servizio di trasporto pubblico sempre migliore, e su questo stiamo investendo, anche a fronte di minori risorse da Governo e Regione», dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune di Milano. «Per questo abbiamo scelto di tutelare lavoratori e cittadini e non turisti e utenti occasionali. Muoversi su una rete di trasporto collettivo efficiente, veloce, capillare con tariffe eque su un territorio sempre più ampio è l’unica risposta possibile al bisogno di spostarsi delle persone e a garanzia di una migliore qualità dell’aria che respiriamo».

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