Guida completa alla normativa sulle pulizie condominiali

Milano, 11/04/2019.

Se vivete in condominio già da diversi anni, con ogni probabilità, vi sarete resi conto che le sorprese si nascondono sempre dietro l’angolo. E purtroppo, non si rivelano sempre positive. La condivisione dello spazio con gli inquilini, infatti, il più delle volte presenta tutta una serie di insidie e di recriminazioni. I diritti e i doveri dei condomini devono essere sempre chiari, tenendo conto di ciò che è scritto all’interno delle norme del Codice Civile. Le pulizie condominiali, ed in particolar modo quelle delle scale, rientrano tra queste.

Pulizie condominiali: le scale e non solo

I quesiti su questa tematica non mancano di certo. Ce ne sono diversi, vista la complessità della questione. Il focus? Naturalmente, la ripartizione delle spese di pulizia delle scale. Chi è che deve pagare in quanto a pulizie delle parti comuni in un condominio? Segue poi l’equiparazione degli ascensori alle scale. In riferimento alla pulizia delle scale del condominio, va detto che occorre considerare anche gli elementi connessi, come ad esempio gli scalini, i corrimani, le rampe, gli intonaci posti al di sotto di queste ultime, i pianerottoli e la ringhiera. Onde evitare lunghe e stressanti controversie tra gli inquilini, il Codice Civili ha previsto svariate normative che regolamentano la materia. Partiamo dalle spese inerenti alle operazioni di pulizia delle scale del condominio. Nella circostanza in cui l’assemblea condominiale abbia deciso di affidare il servizio ad un’impresa esterna (come Impresa di Pulizie a Milano), tutti i condomini sono tenuti obbligatoriamente a partecipare alle spese. Questo ovviamente solo in riferimento alla pulizia delle parti comuni. La questione va letta in un’altra ottica nel momento in cui l’assemblea condominiale ha deliberato a favore di un regime di completa autonomia per ciascun condomino. Nella suddetta casistica, tutti i condomini rigorosamente a turno devono occuparsi della questione.

Cosa dice la normativa in rapporto alle pulizie condominiali?

Considerato quanto riporta il Codice Civile sulla questione delle pulizie condominiali, vi segnaliamo alcuni articoli, a nostro giudizio, meritevoli di attenzione:

  • Articolo 1117: le scale sono di proprietà dei condomini, incluse quelle che hanno accesso alla strada, locali al piano terra. Solo gli atti di acquisto possono dimostrare l’opposto. Idem il regolamento condominiale. Detto ciò, tutti i condomini sono obbligati alla pulizia, alla manutenzione e, nell’eventualità, alla ricostruzione delle scale. Chiaramente, le spese vanno ripartite in parti uguali.
  • Articolo 1123: le spese vanno ripartite in base al piano dove il condomino risiede. Ciò vuol dire che il condomino al primo piano andrà a pagare nettamente di meno rispetto al condomino che risiede al sesto piano.
  • Articolo 1130: nell’evenienza in cui uno o più condomini non adempissero alle pulizie della scala, la tematica va discussa in occasione dell’assemblea condominiale. Toccherà all’amministratore del condominio avviare un dibattito sull’argomento e sulla questione incentrata sul decoro e sulla manutenzione delle parti comuni.
  • Articolo 1136: l’argomento imperniato sulla pulizia delle scale condominiali deve essere messo a votazione nel corso dell’assemblea. Nella prima convocazione si richiede la maggioranza dei voti a favore (50% + 1 di coloro che hanno preso parte all’assemblea). Nel corso di una seconda convocazione, invece, è sufficiente 1/3 dei voti dei partecipanti al condominio e come minimo 1/3 dei millesimi.
  • Articolo 1134: della manutenzione e della ricostruzione delle scale devono occuparsi i proprietari dei piani che ne hanno effettiva necessità; diverso è il caso della spesa relativa che per il 50% del valore dei piani va ripartita e per il restante 50% in maniera proporzionale in base all’altezza del piano.

Pulizie condominiali: una questione assai delicata

In molti tra i condomini, per contenere i costi, preferiscono operare in regime fai da te piuttosto che affidare la cosa ad una ditta esterna. Il problema è che i contenzioni non mancano di certo, perché l’assemblea condominiale non può né costringere gli stessi a portare a termine un incarico, quando questi ultimi non lo vogliono, né tanto meno costringerli a pagare per dividere le spese. Non tutti però sono di questo avviso: spesso si preferisce rivolgersi ad una ditta esterna specializzata in pulizie condominiali. È vero che probabilmente paghete un prezzo più alto, ma di certo non mancheranno i vantaggi. In primis, si ottimizzano i tempi. In secondo luogo, la pulizia risulta molto più accurata, perché i professionisti del settore, oltre ad avere esperienza vissuta sul campo, utilizzano strumentazione dedicata. Infine, non si perde tempo con i turni. Diciamolo in tutta franchezza: scegliere quale condomino settimanalmente debba occuparsi di pulire le scale condominiali e le parti in comune è davvero una seccatura. Rivolgendovi ad una ditta esterna, non dovrete porvi mai più il problema.

Conclusioni

Come potete intuire, i poteri dei singoli condomini risultano alquanto limitati in rapporto all’amministrazione anche per ciò che concerne la pulizia delle scale: sostanzialmente, la partecipazione e la votazione durante l’assemblea rappresenta il loro ruolo attivo. Tutt’al più, i condomini in disaccordo con le decisioni prese dall’assemblea hanno la facoltà di impugnare le delibere stabilite. Infine, ricordate una cosa molto importante: le aziende specializzate in pulizie condominiali, se offrono un servizio di alto livello qualitativo, verranno garantite dalle certificazioni ISO 14000 e ISO 9000. Trattasi appunto di un simboli di elevata qualità del servizio. Se amate la trasparenza e se avete a cuore i vostri spazi abitativi, rivolgersi ad una ditta esterna nel campo delle pulizie, è una saggia decisione.

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