Street art a Milano? Un fenomeno di puro design: il quartiere Ticinese e Navigli

Contenuto in collaborazione con Neiade

Milano, 02/04/2019.

Milano che corre, Milano che lavora e non si arresta mai. Ma si concede, per una sola settimana all’anno, un po’ di scatenata follia. In quell’effervescente settimana, quella del Salone del Mobile e del Fuorisalone, pare che tutto il mondo, poliglotta e multietnico, si dia appuntamento proprio qui, per riversarsi nelle strade, sui mezzi pubblici, nei parchi e nei locali più trendy. Idee innovative, progetti avveniristici, creatività senza limiti si palpano nell’aria un po’ ovunque e vi è spazio per tutti!

È l’occasione giusta per andare a scoprire un diverso tipo di arte, particolare, nuovo per Milano, o comunque oggi più noto al pubblico rispetto a ieri, una forma d’arte che, inconsapevolmente, pare quasi rispolverata, tirata fuori e posizionata lì di proposito, per essere guardata, goduta e fruita dalle migliaia di persone che si muovono nelle strade: è lei, la street art.

I suoi colori pennellano di luce e di vita sia il centro cittadino sia le aree periferiche, grigie, a volte persino malfamate della nostra Milano. Se avete voglia di averne un assaggio, qui vi raccontiamo un primo pezzettino di questa storia, legato alla zona dei Navigli, già di per sé vivace e alternativa. Tra i vicoli del quartiere Ticinese, sopra e sotto i ponti di ferro o di pietra che scavalcano i romantici Navigli, accanto a chiese secolari e dietro ai cortili, si celano vere e proprie opere d’arte. E loro, gli street artist, fino a poco tempo fa, venivano liquidati sbrigativamente come imbrattamuri, invadenti quanto irriverenti (e soprattutto illegali), artefici di una comunicazione proprio di quell’universo giovanile in manifesta contestazione con il sistema.

Messaggi incomprensibili ai più e per questo etichettati come forme di degrado sociale da condannare. Poi, quelle scritte, quei disegni, quegli stencil sono stati riabilitati anche grazie a una mostra che fece storia e che nel 2007, con l’illustre legittimazione di Vittorio Sgarbi, li fece guardare come nuova forma d’arte, espressione di sani fermenti giovanili avanguardistici. Da quel giorno sono passati poco più di dieci anni. E così si è giunti al 2019 … continua a leggere e scopri di più sulla street art a Milano.

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