Milano, 21/03/2019.
Sul fatto che la Sardegna sia una delle regioni più belle
d’Italia e che sia ogni anno presa d'assalto da tantissimi
turisti non c'è ormai più alcun dubbio. Alle volte, però, è
ancor più piacevole scovare quelle mete meno gettonate dal
turismo di massa e ricercare mete particolari al
di fuori delle comuni rotte turistiche, scovando così
bellezze segrete a molti.
Anche la terra sarda è in grado di stupirci e regalarci tesori
nascosti, ed è per questo che oggi andremo a vedere un itinerario
dei fari più belli disseminati sull’isola. Questi
fari, infatti, rappresentano una delle testimonianze storiche più
forti della Sardegna, e meritano un approfondimento.
Prima, però, ecco un consiglio: per trovare il campo base
perfetto per partire alla volta di escursioni verso i fari sardi,
potete scegliere tra uno dei migliori villaggi in Sardegna
cercandoli
direttamente su Portale Sardegna una
piattaforma che vi permette di selezionare le strutture più adatte
alle vostre esigenze e alle vostre destinazioni.
I fari più suggestivi della Sardegna
Adesso è arrivato il momento di concentrarsi sui fari ritenuti
da tutti i più affascinanti di quest’isola, e di scoprire quali
sono i punti di partenza migliori per ammirarli.
- Faro di Capo Spartivento (Teulada): questo
faro è uno dei più antichi della Sardegna, dato che è stato
costruito nel lontano 1866, ed è ancora oggi operativo. Si tratta
di una struttura imponente che è possibile raggiungere percorrendo
una piccola strada lunga 4 chilometri, partendo dalla Baia di Chia.
Il panorama vale sicuramente il viaggio, visto che quasi
sicuramente rimarrete senza fiato.
- Faro dei Cavoli (Villasimius): il secondo
faro del nostro elenco è quello dei Cavoli, eretto sull’omonima
isola e nelle vicinanze di una località magnifica come Villasimius.
Questo faro ha alcune caratteristiche che lo rendono unico al
mondo, come ad esempio i colori, particolarmente sfavillanti e pur
non essendo più attivo, ha segnato un punto importante nella storia
dell’isola, perché era indispensabile per le barche che doppiavano
Capo Carbonara, oggi Area Marina Protetta.
- Faro di Capo Bellavista (Arbatax): costruito
nel 1866, proprio come il faro di Capo Spartivento, anche questo
spicca per alcune particolarità architettoniche. Ha una forma
quadrata abbastanza inconsueta, ma viene anche considerato il più
incantevole dell’isola. Inoltre si trova a pochissimi chilometri da
Arbatax, quindi è facilmente accessibile per chiunque.
- Faro di Capo Caccia (Alghero): uno dei fari
situati in prossimità di alcune delle aree più belle della
Sardegna, specialmente perché si erge sopra le Grotte di Nettuno. È
uno dei più antichi (datato 1864), anche se la struttura attuale è
figlia di una ricostruzione avvenuta negli anni ’50. Il fascino di
questo faro sta tutto nei suoi scorci: da qui infatti lo sguardo si
perde nella vastità del Mediterraneo.
- Faro di Capo San Marco (Tharros): per chi ama
l’archeologia e i siti di questo tipo, il faro di Capo San Marco è
la meta perfetta. Questo faro, infatti, sorge a
Tharros, uno dei complessi archeologici più famosi e
importanti della Sardegna, ed è entrato nella storia anche per un
altro motivo: ai tempi è stato gestito dalla prima donna farista
della Penisola.
Ecco allora che allontanandosi dalle strade comuni del
turismo sardo si riescono a scovare alcuni luoghi
insoliti, la cui bellezza è rimasta intatta e
incontaminata nel tempo e oggi accoglie quei turisti più
avventurosi che scelgono di vivere la vera essenza della terra
sarda.
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