Navigli patrimonio Unesco? Il comune di Milano appoggia la candidatura

Flickr.com / Jeff Krause

Milano, 25/02/2019.

La giunta comunale di Milano ha approvato la delibera di adesione del Comune di Milano al progetto di candidatura a patrimonio universale dell’Unesco della Civiltà dell’Acqua in Lombardia, un insieme di grandi opere per la difesa idraulica del territorio, l’irrigazione, la salvaguardia dell’ambiente che comprende la Darsena di Milano e i Navigli milanesi. 

Il progetto, promosso da Regione Lombardia e Anbi (l’associazione che raggruppa i consorzi di bonifica regionali) individua 19 grandi impianti di bonifica e irrigazione, appartenenti al demanio pubblico, 10 fontanili, il Sistema dei Navigli milanesi - ovvero Naviglio GrandeNaviglio di BereguardoCanale VilloresiNaviglio di PadernoNaviglio della Martesana e Naviglio Pavese -, la Muzza e il Naviglio della Città di Cremona, 3 marcite e 6 musei della bonifica.

Alcuni degli impianti di particolare importanza storica si trovano a Milano: la Conca di Viarenna (prima per innovazione tecnica e funzionalità), quella dell’Incoronata, la Darsena, formata dal Naviglio Grande, e la marcita benedettina di Chiaravalle (la prima in Italia e in Europa). Un immenso patrimonio di opere, scienza, arte e capitali costruito dall’uomo per rendere sicura, abitabile e fertile la pianura valorizzando un rapporto uomo-natura che rende omaggio alla nostra storia proiettandola nel futuro.

Il progetto si avvale anche di una campagna fotografica, che raccoglie la documentazione per la costituzione di un Archivio Storico dei Canali Lombardi e di una collana di volumi a tenore storico e scientifico sulle valenze tecniche, ingegneristiche, architettoniche, economiche, culturali e paesaggistiche di questo patrimonio ambientale che non ha riscontro altrove nel mondo.

«Aderiamo al progetto di Regione Lombardia e Anbi», dichiara l’assessore Lorenzo Lipparini (Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data), «perché condividiamo l’importanza di iscrivere l’intero Sistema dei Navigli lombardi e delle opere idrauliche del territorio tra i siti Patrimonio dell’Unesco. Le istituzioni devono collaborare per promuovere questo enorme patrimonio che ha portato prosperità e benessere al nostro territorio e che oggi rappresenta un elemento fondamentale per uno sviluppo ambientale e sostenibile. In questo contesto s’inserisce anche il progetto di riscoperta, valorizzazione e la riapertura integrale dei Navigli di Milano, che serve da ulteriore rafforzativo per l’identità del capoluogo lombardo come città d’acqua e baricentro della candidatura Unesco».

«Il Comune di Milano s’impegna da subito a condividere un percorso di valorizzazione e diffusione della cultura della Lombardia come civiltà dell’acqua», prosegue Lipparini, «e lo fa in un anno particolare: ricorrono infatti sia i 150 anni dalla morte di Carlo Cattaneo, che definì il Naviglio Grande il patriarca di tutti i canali sia il cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci, genio italiano che ha avuto un ruolo fondamentale per i Navigli milanesi. Personalità che hanno reso lustro alla nostra città e che saranno ricordate con un palinsesto di eventi durante tutto l’arco di quest’anno».

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