Natale 2018, a Palazzo Marino in mostra gratis L'adorazione dei Magi del Perugino: orari e foto

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Milano, 30/11/2018.

Torna a Milano il tradizionale appuntamento natalizio con l’arte di Palazzo Marino, giunto alla sua undicesima edizione. Dal primo dicembre 2018 al 13 gennaio 2019 la Sala Alessi ospita quest’anno un capolavoro realizzato da Pietro Cristoforo Vannucci meglio noto come il Perugino (Città della Pieve, circa 1450 - Fontignano, 1523): l’Adorazione dei Magi.

L’opera, concessa eccezionalmente in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria, è datata intorno al 1475. L’esposizione è curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, che grazie a questa iniziativa ha potuto procedere al restauro dell’opera prima del suo trasporto a Milano. La grande pala d’altare (olio su tavola, 242 x 180 cm) è attribuita al periodo giovanile del Vannucci e rappresenta il primo significativo impegno dell’artista a Perugia. Il dipinto fu realizzato per la chiesa perugina di Santa Maria dei Servi e costituisce una delle opere più emblematiche per comprendere gli sviluppi dell’arte italiana nell’ultimo quarto del XV secolo.

Ricordata per la prima volta nell’edizione giuntina delle Vite (1568) dal Vasari, la sua attribuzione è stata a lungo dibattuta tra la seconda metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, a causa della complessità dei riferimenti culturali presenti nella tavola. Cavalcaselle (1866) la ritenne infatti opera matura del perugino Fiorenzo di Lorenzo, proposta di grande fortuna accolta, fra le altre, dalle autorevoli voci di Giovanni Morelli (1886) e Bernard Berenson (1897). Fu Jean Carlyle Graham (1903), autrice di una monografia su Fiorenzo di Lorenzo, a riportare in campo il nome del Vannucci, interpretando l’Adorazione come un lavoro iniziato dal Perugino nei primi anni della sua carriera, lasciato incompiuto e completato solo diverso tempo dopo da Fiorenzo e dai suoi collaboratori.
 
La definitiva risoluzione della questione attributiva si deve solo ad Adolfo Venturi (1911), il quale - sposando l’opinione del Vasari - assegnò l’opera al Perugino giovane, riconoscendovi molti riferimenti eterogenei, tutti ugualmente importanti nella fase formativa del pittore: l’influsso di Verrocchio nei tipi fisionomici e nelle vesti quasi di lamina metallica, scandite in pieghe dai sottosquadri nettissimi; la conoscenza della pittura dei fratelli Pollaiolo nell’evidenza del rilievo e nella profusione di ornamenti rifulgenti; il ricordo di Piero della Francesca - suo probabile maestro - nell’albero collocato sullo sfondo in base ai canoni della sezione aurea, come nel Battesimo di Cristo già a Sansepolcro e ora alla National Gallery di Londra.

Il nome di Perugino, in seguito, non è stato messo in discussione e sono stati anzi individuati nessi sempre più stringenti con la produzione matura dell’artista: il paesaggio che si fa via via ceruleo verso l’orizzonte, secondo quanto teorizzato da Leonardo sulla prospettiva aerea; i volti giovanili e femminili cesellati, di diafana purezza; la capacità di dosare la luce e di scaldare con essa il colore. 
Questi ultimi effetti si devono certamente ad una fondamentale innovazione di carattere tecnico che interessa la tavola, interamente a dipinta a olio.
 
Il riconoscimento nell’Adorazione dei Magi di un cripto-ritratto del Perugino si deve invece al Von Ruhmor (1827), che confronta l’effige del giovane in berretta rossa all’estrema sinistra della composizione con quella - invecchiata e appesantita, ma certamente corrispondente nei lineamenti - del certo autoritratto affrescato dal maestro ormai cinquantenne nel 1500 circa sulle pareti del Collegio del Cambio a Perugia. Un Perugino giovane ma già perfettamente consapevole del suo talento, che guarda l’osservatore con aria risoluta, quasi sfrontata. Si tratta di un particolare importante, che ha agevolato sia l’attribuzione, che la datazione della tavola. L’età del pittore, stimata tra i 25 e i 30 anni, ha indotto infatti gli studiosi a collocare l’esecuzione dell’opera intorno al 1475.

Recentemente è stato proposto (Teza, 1997) di riconoscere nei Magi alcuni membri della famiglia Baglioni, sul modello di una consuetudine fiorentina di cui sono notissimi esempi gli affreschi eseguiti da Benozzo Gozzoli nella cappella di Palazzo Medici Riccardi, o la tavola di Sandro Botticelli per Gaspare del Lama oggi agli Uffizi, opere nelle quali i tre re giunti dall’Oriente assumono le fattezze di esponenti di casa Medici. Nella tavola perugina, in particolare, il Mago più anziano Gaspare corrisponderebbe al capostipite Malatesta Baglioni; Baldassarre raffigurerebbe Braccio, guida della casata all’epoca in cui il dipinto fu realizzato; il giovane Melchiorre avrebbe infine il volto del figlio di Braccio, Grifone, destinato a succedergli al potere. Del tutto probabile, in ogni modo, è il coinvolgimento dei cripto-signori di Perugia nella commissione del dipinto. La chiesa di Santa Maria dei Servi era infatti prossima alle residenze dei Baglioni sul Colle Landone, anch’esse abbattute per permettere l’erezione della Rocca Paolina, e ospitava nelle sue cappelle le sepolture di alcuni membri della famiglia. Nel 1471, tra l’altro, il citato Braccio aveva fatto erigere nell’edificio un sacello dedicato alla Vergine Maria, ultimato nel 1478.

L’Adorazione dei Magi è in conclusione un’opera complessa e affascinante, che riassume tutte le suggestioni di cui Pietro poté nutrirsi durante gli anni di formazione trascorsi a Firenze nella bottega del Verrocchio, fianco a fianco con quelli che sarebbero stati, insieme a lui, fra i più grandi protagonisti dell’arte del Rinascimento, da Domenico Ghirlandaio a Sandro Botticelli, da Lorenzo di Credi a Leonardo da Vinci.

L'Adorazione dei Magi del Perugino è visitabile a ingresso gratuito da sabato primo dicembre 2018 a domenica 13 gennaio 2019 nei seguenti orari di apertura: tutti i giorni dalle 9.30 alle 20.00; giovedì dalle ore 9.30 alle ore 22.30. Sono previste chiusure anticipate nei giorni soli di venerdì 7 dicembre (ore 12.00); lunedì 24 e 31 dicembre (ore 18.00), mentre in occasione dei giorni festivi di sabato 8, martedì 25, mercoledì 26 dicembre, martedì 1 e domenica 6 gennaio gli orari di apertura sono quelli ordinari, ovvero  dalle 9.30 alle 20.00 (l'ultimo ingresso è consentito sempre fino a 30 minuti prima della chiusura). Per informazioni telefonare al numero 800 167619; le prenotazioni sono possibili solo per le scuole via email.

Promossa da Comune di Milano e Intesa Sanpaolo con il sostegno di Rinascente e patrocinata dal Mibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), la mostra è coordinata da Palazzo Reale e realizzata insieme alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, con il supporto del Comune di Perugia e della Regione Umbria, in collaborazione con le Gallerie d’Italia di piazza Scala. L’organizzazione è affidata a Civita. Il catalogo della mostra, a cura di Marco Pierini, è pubblicato da Silvana Editoriale.

Nel quadro della collaborazione con la Regione Umbria, anche quest’anno il Comune di Milano ospita a Natale, come sempre nel cortile di Palazzo Marino, il presepe della tradizione umbra. Si uniscono alle iniziative anche i Municipi 7 e 8 con un altro dono alla collettività, un’ulteriore iniziativa per la più ampia conoscenza del patrimonio culturale cittadin: da lunedì 3 dicembre 2018 a domenica 6 gennaio 2019, prima presso Villa Scheibler e successivamente presso l’Emeroteca di via Cimarosa, è infatti possibile visitare, sempre con ingresso gratuito, l’esposizione della Madonna con Bambino di Carlo Francesco Nuvolone, di proprietà della Pinacoteca del Castello Sforzesco.

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