Giornate Fai d'Autunno 2018 a Milano: orari, luoghi aperti e prezzi

Roberto Ripoli / Fai - Fondo Ambiente Italiano

Milano, 11/10/2018.

Un weekend in cui soffermare lo sguardo sulle bellezze poco conosciute e inaccessibili del nostro paese, quello di sabato 13 e domenica 14 ottobre 2018: in tutta Italia tornano gli itinerari tematici e le aperture speciali proposti dal Fai - Fondo Ambiente Italiano in occasione delle Giornate Fai d'Autunno.

Le Giornate Fai d'Autunno sono realizzate dai gruppi Fai Giovani a sostegno della campagna di raccolta fondi Ricordati di salvare l’Italia, attiva fino al 31 ottobre. L’invito è quello di lasciarsi sorprendere dalla ricchezza del patrimonio diffuso italiano, scoprendo con occhi curiosi e da prospettive insolite centinaia di luoghi in tutte le regioni. In particolare a Milano e in Lombardia è possibile percorrere liberamente 19 itinerari a tema, che vedranno l’apertura di 94 luoghi solitamente non visitabili o poco valorizzati: palazzi, chiese, castelli, teatri, ville, studi privati, giardini, architetture industriali, botteghe artigiane, musei ma anche interi borghi e - in accordo con la campagna #salvalacqua - mulini, terme, dighe, cisterne, centrali dell’acqua, acquedotti e depuratori.

All’accesso di ogni bene è richiesto un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività del Fai. Per chi è già iscritto e per chi si iscrive per la prima volta durante l’evento (a questi ultimi è destinata eccezionalmente la quota agevolata di 29 euro anziché 39) sono dedicate visite esclusive, accessi prioritari ed eventi speciali.

Ma quali sono i luoghi aperti a Milano in occasione delle Giornate Fai d'Autunno 2018? Di seguito l'elenco completo, con orari e informazioni, dei luoghi aperti in provincia di Milano (per conoscere le aperture in tutta la Lombardia e nell'intero paese, consultare il sito del Fai, dove è vengono anche segnalate eventuali modifiche di orari e variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse e la possibile chiusura anticipata delle code in caso di grande affluenza di pubblico).

Milano, Palazzo Marino (orari: sabato e domenica 10.00-18.00, ultimo ingresso ore 17.30). Fondato nel 1558 su progetto dell’architetto Galeazzo Alessi per volontà di Tommaso Marino, ricco commerciante genovese che lo fece realizzare come propria abitazione, il palazzo rimase incompiuto e venne ultimato solo alla fine dell’Ottocento, con un intervento di restauro di Luca Beltrami che scatenò numerose polemiche. Dal 1861 Palazzo Marino è sede dell’amministrazione comunale di Milano. Le Giornate Fai d’Autunno 2018 sono occasione per ammirarne le sale riccamente adornate, tra cui la Sala Alessi, all’epoca destinata a grandi feste e ricevimenti e ancora oggi salone di rappresentanza, la Sala delle Tempere, la Sala Gialla, la Sala dell’Orologio e la Sala Marra, nota per aver visto nascere la Monaca di Monza, figlia di un nobile spagnolo e della figlia di Tommaso Marino. Durante la visita si possono scoprire anche la Sala del Consiglio Comunale e la Sala della Giunta.

Milano, Palazzo Edison (Foro Bonaparte 31; orari: sabato e domenica 10.00-18.00, ultimo ingresso ore 17.30). Costruito a partire dal 1891 su progetto dell’architetto Enrico Combi, il palazzo è un connubio tra estetica e funzionalità, un luogo di storia vissuta in cui ferve l’attività lavorativa. Nel 1923 Edison acquistò l’edificio e vi trasferì la sua sede. All’interno si possono ammirare splendidi pavimenti di marmo e decorazioni sui soffitti, statue e balaustre in ferro battuto, ma i veri gioielli del palazzo sono le straordinarie vetrate a forma di cupola della Sala degli Azionisti e della Sala degli Analisti: due cupole quasi gemelle tra le più grandi al mondo. La difficoltà maggiore nella loro creazione è consistita nella curvatura dei vetri, legati con profili di piombo e rinforzati con l’acciaio secondo una tecnica di lavorazione chiamata tubages, nata in Francia e sviluppatasi poi negli Stati Uniti. Altra curiosità, la Sala del Consiglio, decorata con una fontana in marmo che serviva - grazie all'acqua emessa dalle numerose bocchette - ad assorbire il fumo dei sigari e delle sigarette fumate nel corso delle riunioni.

Milano, cantiere del Teatro Lirico (orari: solo domenica 10.00-17.00, ultimo ingresso ore 16.30). Il Teatro Lirico, ex teatro della Cannobiana, edificato per volere dell’arciduca Ferdinando d’Austria su disegno del Piermarini nel 1779, è un’importante testimonianza di teatro all’italiana con una storia mitica: tra le tante, ha ospitato importanti prime di Leoncavallo, Berlioz, Cilea, Giordano, la tragedia pastorale La figlia di Jorio di Gabriele d’Annunzio e ancora esibizioni di Mina e Giorgio Gaber. Gravemente danneggiato da un incendio nel 1937 e dai bombardamenti del 1943, fu ricostruito in forme nuove e tornò a ricoprire un ruolo centrale per la cultura milanese fino al 1999, quando una crisi finanziaria ne provocò la chiusura. Il teatro, al momento interessato da un complesso restauro conservativo, grazie al programma Cantiere-evento è eccezionalmente visitabile durante le Giornate Fai d’Autunno 2018, alla presenza di un ingegnere che racconta lo stato dei lavori dopo 28 anni di chiusura.

Milano, Torre della Fondazione Prada (orari: solo domenica 10.00-17.30, ultimo ingresso ore 17.00; apertura dedicata agli iscritti Fai e a chi si iscrive in loco). La torre, inaugurata ad aprile, segna il completamento della sede di Milano di Fondazione Prada, progettata dallo studio di architettura Oma, guidato da Rem Koolhaas. L’edificio di 9 piani, alto 60 metri e realizzato in cemento bianco strutturale a vista, stupisce per le facciate esterne caratterizzate dall’alternanza di vetro e cemento e per gli interni che combinano tre parametri spaziali: pianta, altezza e orientazione. In particolare, metà dei livelli si sviluppa su base trapezoidale, gli altri su pianta rettangolare, mentre l’altezza dei soffitti varia dai 2,7 metri del primo piano agli 8 metri dell’ultimo livello. Al suo interno la torre ospita spazi espositivi e servizi per il pubblico e da una terrazza panoramica si gode una vista inedita della città. Per le Giornate Fai d'Autunno 2018 si possono effettuare in esclusiva visite guidate a tutti i piani della torre.

Milano, Studio legale e Collezione Negri-Clementi (orari: sabato e domenica domenica 10.00-18.00, ultimo ingresso ore 17.00; apertura dedicata agli iscritti Fai e a chi si iscrive in loco). Lo studio di consulenza legale Negri-Clementi, che ha sede in un palazzo settecentesco nel cuore del quadrilatero della moda, è nato nel 2011, dopo più di 50 anni di esperienza nel diritto d’impresa, per volontà dell’avvocato Gianfranco Negri-Clementi, il primo giurista ad aver unito la sua passione per l’arte al mondo della giurisprudenza nonché mecenate per numerosi artisti e gallerie. La sua collezione, esposta all’interno di sale riunioni, uffici, corridoi, negli spazi comuni ed esterni e visitabile eccezionalmente durante le Giornate Fai d’Autunno 2018, ospita opere che vanno da Bonalumi, Schifano, Dalì, Man Ray, Pomodoro fino alla modernissima Cracking Art, oltre a libri d’artista e a oggetti di design di Ponti, Sottsass, Mondino e altri. Un luogo unico, mai aperto al pubblico.

Milano, Centrale dell’Acqua (orari: sabato e domenica domenica 10.00-18.00, ultimo ingresso ore 17.00). In un edificio industriale degli inizi del Novecento, costruito dall’amministrazione pubblica come centrale di pompaggio dell’acqua di falda per l’alimentazione dell’acquedotto cittadino, dal luglio 2018 ha sede uno spazio didattico dedicato all’acqua pubblica e alla sua gestione. La visita permette di ripercorrere la storia dell’acquedotto milanese a partire dalla fine del XIX secolo, momento di ricerca e di scelta della fonte d’acqua e della nascita del servizio pubblico. Le centrali storiche dell’acquedotto civico sono monumenti che caratterizzano il paesaggio urbano e invitano a riflettere sulla preziosa risorsa che è stata alla base dello sviluppo agricolo e industriale della città e che oggi è al centro del dibattito cittadino oltreché internazionale.

Milano, Palazzina Appiani (Arena Civica, largo Byron 2; orari: solo sabato 10.00-18.00, ultimo ingresso 17.30). Rivolta verso l’Arena progettata da Luigi Canonica nel 1807 su modello degli antichi anfiteatri romani, Palazzina Appiani nasce come tribuna d’onore o palco per ospitare la famiglia di Napoleone. È oggi una delle poche testimonianze architettoniche degli ambiziosi piani urbanistici per Milano concepiti dall’imperatore francese nella sua breve stagione di governo, tra il 1796 e il 1814. Nel salone d’onore, cuore della struttura, spicca un fregio rievocante un lungo corteo trionfale, su modello dei bassorilievi di epoca romana.

Milano, Palazzo Landriani (via Borgonuovo 25; orari: sabato e domenica domenica 10.00-18.00, ultimo ingresso ore 17.00). Sede dal 1959 dell’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, fondato da Napoleone nel 1797, il quattrocentesco palazzo venne ricostruito dopo un incendio che lo distrusse quasi completamente dalla famiglia Landriani, che ne affidò il progetto all’architetto di scuola bramantesca Cesare Cesariano. Conserva molti tratti originali: il portico ad archi bramanteschi, il cortile, parte della facciata, le sale con soffitti a cassettoni, il portale su via Fiori Oscuri. La biblioteca, la cui volta presenta una ricca decorazione cinquecentesca, conserva 450.000 volumi e documenti dal ‘400 a oggi.

Milano, Palazzo Litta Modignani (corso Europa 16; orari: sabato e domenica domenica 10.00-18.00, ultimo ingresso ore 17.00). Edificio settecentesco sede di Ubi Banca, è caratterizzato da una sobria facciata tardo-barocca, dalle linee marcatamente orizzontali, al centro della quale si apre un portale ad arco ribassato. Al centro è ricavato il cortile porticato con colonne tuscaniche; dal cortile, attraverso un criptoportico, una via di passaggio coperta, si accede al grande scalone a doppia rampa decorato a stucchi da Giocondo Albertolli e con un affresco con L'Aurora di Andrea Appiani nella volta.

I luoghi dei Borromeo a Milano (piazza Borromeo 6; orari: sabato 10.00-17.00, domenica 12.00-17.00, ultimo ingresso ore 16.30; apertura dedicata agli iscritti Fai e a chi si iscrive in loco). Testimonianza della presenza dell’illustre famiglia a Milano, sulla piazza si affaccia da un lato il Palazzo, in stile gotico e dalla sobria facciata con mattoni a vista, voluto da Giovanni e ampliato da Vitaliano, e dall’altra la chiesa a tre navate di Santa Maria Podone, acquistata a metà del Quattrocento dai Borromeo, che fecero costruire la cappella gentilizia sulla navata di destra. Dal 2012 ospita la chiesa Ortodossa.

Milano, Villa Necchi Campiglio (orari: sabato e domenica 10.00-18.00, ultimo ingresso ore 17.00). Un gioiello architettonico nell'angolo più silenzioso di Milano. Una raffinata casa degli anni '30, un delizioso giardino dove sostare all'ombra delle grandi magnolie, un viaggio tra arredi preziosi che restituiscono fedelmente l'atmosfera di vivace mondanità dell'alta borghesia milanese.

Settala, Cascina Castello e Centro etnografico delle tradizioni contadine (strada vicinale viale delle Industrie, frazione Premenugo; orari: solo domenica 10.00-17.00, ultimo ingresso ore 16.30). Nata come complesso agricolo fortificato nel XIV-XV secolo, la cascina è organizzata attorno a una grande corte con aia. Il complesso è caratterizzato da un corpo più antico detto il Castello, con portico sorretto da colonne in granito bianco e capitelli stemmati, coronato da merli a coda di rondine (ghibellini), forse ottocenteschi. Accanto sorge la chiesa dell'Immacolata risalente al 1500, con una statua della Madonna vestita di un ricco abito in seta. I due edifici sono sede del Centro etnografico delle tradizioni contadine, aperto nel 2007 e in via di riallestimento.

Corbetta, Stamperia Incisione Arte (via Monte Bianco 2; orari: solo domenica 10.00-19.00, ultimo ingresso ore 18.30). L'attività della stamperia comincia nel 1974 quando Giuliano Grittini ed Enrico Cattaneo decidono, dopo studi ed esperienze presso atelier di noti pittori e prestigiose gallerie d'arte, di avviare una loro attività. Inizialmente si occupano di calcografia, litografia, acquaforte, serigrafia. In seguito la stamperia comincia a lavorare con artisti come Federica Galli, Aligi Sassu, Salvatore Fiume. Oggi svolge attività di stamperia d'arte per la produzione di opere d'arte contemporanea nonché di grafica per aziende, di laboratorio artistico a supporto di vari artisti italiani e internazionali, e di atelier che raccoglie opere dal 1974 a oggi.

Rho, Fontanile Buongiovanni (strada vicinale dei Tre Cassi; orari: solo domenica 10.00-17.30, ultimo ingresso ore 17.00). Simile alla risorgiva, il Fontanile Buongiovanni si differenzia per il fatto che questa è costituita da un affioramento naturale dell'acqua, mentre nel fontanile l'acqua scaturisce in seguito a un intervento umano. Per favorire la fuoriuscita dell'acqua venivano infissi tubi in ferro o tini in legno fino a una profondità massima di 12 metri. L'acqua sorgente ha una temperatura costante tra i 10° e i 12° che la rende utilizzabile tutto l'anno. La vegetazione che prolifera presso i fontanili ne fa una vera e propria oasi di biodiversità e comprende salici bianchi, ontani neri, farnie, carpini bianchi, frassini, tigli, ciliegi e aceri, fino a specie esotiche come robinia e pioppo ibrido. Sono presenti arbusti di evonimo, nocciolo, sanguinello, biancospino, ligustro, viburno, caprifoglio, edera e rovo, oltre a una ricca fauna formata da insetti, anfibi, rettili, uccelli e qualche mammifero.

Legnano, Castello Visconteo (via Castello 1; orari: solo domenica 10.00-17.30, ultimo ingresso ore 17.00). La presenza di un castello a Legnano è collegata alla funzione strategica che ebbe la città dal Medioevo al XVI secolo. Legnano si trovava infatti lungo un'importante via di comunicazione medievale che costeggiava l'Olona e che congiungeva Mediolanum con il Verbannus Lacus (il Lago Verbano), la via Severiana Augusta, esistente fin dall'epoca romana. La moderna strada del Sempione, realizzata durante l'epoca napoleonica, riprende nel suo tracciato l'antica strada in uso in epoca romana e medievale. La difesa di Legnano era importante perché una sua eventuale conquista poteva consentire ai nemici di Milano un facile accesso al contado milanese nord-occidentale per via del fatto che si trovasse allo sbocco della Valle Olona, che termina a Castellanza e di puntare, grazie a questa strada, al capoluogo meneghino. Nel Medioevo Legnano gravitava intorno Milano. Il legame tra le due città non fu solo militare ma anche economico, a seguito delle forniture di derrate alimentari ivi prodotte.

San Vittore Olona, Foppa di San Vittore (via Madre Teresa di Calcutta; orari: solo domenica 10.00-18.00, ultimo ingresso ore 17.30). La presenza vicino al fiume Olona di uno specchio d’acqua stagnante, denominato Foppa, risale a tempi antichissimi. Il suo fondo è costituito da residui (lanca) di un antico alveo del fiume e qui un tempo si accumulava l'acqua che irrigava le marcite. In alcuni documenti dell‘800 viene citato come la Lanca della Marchesa. In passato la sua superficie era molto più estesa e un rigoglioso canneto contornava il laghetto. Oggi la Foppa è alimentata con l'acqua dell’Olona tramite la roggia Bellona. Nel 2013 il Comune concesse all’Associazione Olona Viva l’autorizzazione per la riqualificazione e il recupero dell’area che, nel giro di pochi anni, è tornata ad ospitare alcune specie di volatili che da tempo avevano abbandonato questa zona; la Lipu ha avvistato ben 90 specie diverse di uccelli. Sull’area della Foppa è stato esteso il divieto di caccia a protezione delle specie di volatili che si sono ormai installati in forma stabile e per quelli che vi fanno sosta durante le loro migrazioni.

San Vittore Olona, Villa Adele (via fratelli Bandiera 12; orari: solo domenica 10.00-18.00, ultimo ingresso ore 17.30). Residenza borghese della seconda metà dell’Ottocento, Villa Adele fu costruita per volere di Faustino Dell’Acqua (imprenditore nel settore dei laterizi, che poi diventerà sindaco di San Vittore Olona) e abitata dalla sua famiglia soprattutto nella stagione estiva. Elementi architettonici di un certo rilievo sono la veranda che raccorda i balconi del piano rialzato e del primo, la scala d’ingresso e i soffitti voltati, a vela o a botte, del piano seminterrato. La villa è circondata da un ampio parco con piante di alto fusto. Nel 1974 l’Amministrazione comunale acquistò la villa dalla famiglia Dell’Acqua Bellavitis. In un primo tempo ospitò le prime tre classi della scuola media e soltanto nel 1980, dopo una ristrutturazione, divenne sede della nuova biblioteca comunale.

San Vittore Olona, Chiesetta di Santo Stefano (via Fornasone; orari: solo domenica 10.00-18.00, ultimo ingresso ore 17.30). La chiesetta dedicata a Santo Stefano è il più antico luogo di culto di San Vittore Olona: compare infatti nell'elenco delle chiese e degli altari della diocesi di Milano compilato dal monaco Goffredo da Bussero sul finire del XIII secolo. Conserva al suo interno tre cicli di affreschi. Il primo, datato al 1487, viene attribuito a Gian Giacomo Lampugnani e riguarda una Natività, una Deposizione e San Rocco; il secondo ciclo è stato eseguito nel 1577 da un artista lombardo probabilmente formatosi su modelli luineschi e raffigura il martirio di Santo Stefano; il terzo ciclo di affreschi, invece, è settecentesco e vede raffigurati San Barnaba, San Francesco d’Assisi e San Francesco Xavier (entrambi predicatori evangelici) e, al centro, Gesù Crocifisso che poggia su ossa umane: queste ultime fanno pensare che la chiesetta fosse anche un luogo di sepoltura. Due formelle in facciata recano la data 1564, presumibile anno di un restauro.

San Vittore Olona, Mulini Cozzi e Meraviglia (via Antonio Barlocco, località Mulino Melzi; orari: solo domenica 10.00-18.00, ultimo ingresso ore 17.30). La zona del legnanese era un luogo adatto per costruire mulini: qui le acque dell’Olona erano costanti e sufficientemente veloci per muovere le grandi pale. Molti mulini avevano più di una ruota e ognuna di esse poteva essere utilizzata per una funzione diversa. Il numero dei mulini andò diminuendo nel corso dei secoli e vi furono cambiamenti anche nelle proprietà: i mugnai non erano anche i proprietari dei mulini. Solo dal XVIII secolo essi iniziarono ad acquistare i mulini dove esercitavano la loro attività. Il Mulino Meraviglia, già censito nel 1606, risale al 1230 e fino al 1946 apparteneva ai nobili Melzi-Salazar. La struttura originaria è ancora riconoscibile. Alla fine degli anni Ottanta del XX secolo molti mulini cessarono l'attività per l'alto costo di utilizzo dell'acqua e per l'avanzare di nuove tecnologie di macinazione. Anche il mulino Meraviglia cessò la propria attività molitoria, trasformandosi in azienda agricola.

Pregnana Milanese, Mulino Sant'Elena (via Mulino Sant'Elena; orari: solo domenica 10.00-17.30, ultimo ingresso ore 17.00; apertura dedicata agli iscritti Fai e a chi si iscrive in loco). Uno dei pochi mulini rimasti efficienti e in attività sul fiume Olona, nel tratto da Varese a Milano, a testimonianza di un’attività plurisecolare. Il mestiere di mugnaio, rimasto immutato nel volgere delle generazioni, è da due secoli esercitato dai figli maschi della famiglia Rossi: a tal punto che il mulino è noto come morin di Rusi. Il mulino oltre che testimonianza di operosità, rappresenta anche luogo di devozione. Sotto il portico, sopra la porta di ingresso al mulino, è conservato un affresco datato 1857, raffigurante la Madonna Addolorata del Santuario di Rho. Questa immagine ha costituito per decenni una delle stazioni di sosta delle tradizionali processioni campestri che partivano dalla parrocchiale di Vanzago da cui dipende, dal tempo di San Carlo Borromeo, anche se in comune di Pregnana.

Rodano, Casa Gola e le Sorgenti della Muzzetta (frazione Lucino; orari solo domenica 10.00-17.00, ultimo ingresso ore 16.30). Casa Gola è un edificio di fine Quattrocento, tipico esempio di architettura rurale lombarda, restaurato nel 2000 e chiuso da anni. Permangono tracce delle originali decorazioni pittoriche di carattere geometrico e naturalistico. L'edificio custodisce l'Erbario della flora padana con campioni essiccati di specie vegetali locali. In esposizione, una copia della famosa Croce d'oro di Rodano, custodita nella sezione longobardi del Museo Archeologico di Milano, e una mostra di fotografie relative alla fauna ed alla flora della zona umida della Muzzetta. In prossimità si trovano le Sorgenti della Muzzetta, riserva naturale e sito di importanza comunitaria. Sono formate nel nucleo principale dai tre fontanili Molino (il più grande fontanile della provincia di Milano), Vallazze e Regelata.

Sedriano, Villa Pezzoli (via Edmondo De Amicis 19; orari: sabato e domenica 10.00-18.00, ultimo ingresso 17.30). All'epoca in cui venne compiuto il censimento dal Governo Austriaco, Agostino Pizzoli, sindaco generale del Ducato di Milano, era proprietario di quella che oggi conosciamo come Villa Pezzoli. La Villa settecentesca, rimasta chiusa per decenni, ha subito recentemente un completo restauro, che ha portato alla luce pregevoli affreschi, motivo di studio da parte delle Belle Arti. I proprietari, per la prima volta la riaprono al pubblico.

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