La Triennale di Boeri: dalla XXII Esposizione al Museo del Design, tutti i nuovi progetti

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Milano, 04/10/2018.

Sotto la guida del presidente Stefano Boeri, La Triennale di Milano ha avviato un nuovo progetto culturale, ampliando la propria missione e rinnovando la programmazione, nell’ottica di un rilancio a livello internazionale. La Triennale vuole essere prima di tutto uno spazio di confronto e di dibattito, un’istituzione che offre nuovi punti di vista sui temi centrali della nostra società: le iniziative e i progetti che verranno sviluppati nel corso dei prossimi anni vogliono dare conto della complessità del nostro presente attraverso una pluralità di linguaggi: design, moda, architettura, urbanistica, arti visive, new media, fotografia, performance, teatro, danza, musica.

«Ci troviamo in un momento in cui una comunicazione aperta e onesta non solo è necessaria, ma è rivoluzionaria», afferma Stefano Boeri. «Quando i governi e la politica sembrano non riuscire più a rispondere ad alcuni bisogni fondamentali della società, siamo spinti a guardare ad altri luoghi, come le istituzioni culturali e creative, per facilitare il confronto e il dialogo. La mia visione è quella di riportare la Triennale alle sue origini, a essere un luogo in cui vengono considerati punti di vista diversi e vengono discussi argomenti controversi».

La XXII Esposizione Internazionale (dal 1° marzo al 1° settembre 2019) rappresenta un elemento cardine di questo percorso, che mostra come l'istituzione voglia partire dal proprio passato per sviluppare un progetto capace di raccontare le sfide del futuro. Intitolata Broken Nature: Design Takes on Human Survival, riprende il formato delle edizioni storiche, con una mostra tematica (affidata alla curatela di Paola Antonelli e dedicata ad approcci creativi che mirano a correggere il corso autodistruttivo dell’umanità ma anche ripensare la nostra relazion e con l’ambiente e con gli altri esseri umani) e una serie di partecipazioni internazionali.

L’apertura del Museo Permanente del Design Italiano (prevista per l'inizio del 2019) al piano terreno del Palazzo dell’Arte costituisce un altro pilastro del nuovo corso. Curato da Joseph Grima, il nuovo allestimento della collezione permanente (che riunisce 1600 oggetti tra i pezzi più iconici e rappresentativi del design italiano) darà risalto a ogni singolo pezzo esposto per approfondirne la storia, la poetica e raccontare il contesto storico in cui è stato progettato. Attraverso una modalità espositiva dinamica, verranno proposte inedite forme di narrazione legate agli oggetti e una messa in scena che punti sulla dimensione scenografica.

La nuova programmazione, affidata al Comitato Scientifico dell’istituzione composto da Umberto Angelini, Lorenza Baroncelli, Myriam Ben Salah, Joseph Grima, presenterà nel prossimo triennio il lavoro e le ricerche dei principali esponenti della cultura del progetto e degli artisti più interessanti della scena contemporanea. Tra le mostre in programma, la retrospettiva su Enzo Mari a cura di Hans Ulrich Obrist (autunno 2019), le mostre sull’architetto romano Carlo Aymonino e sul celebre studio d’architettura Big - Bjarke Ingels Group (2020), oltre a un ciclo di esposizioni che indagano le trasformazioni urbane. Altro nome di punta a cui verrà dedicata una personale è l’architetto e artista messicano Pedro Reyes, le cui opere sono state presentate nei più importanti musei del mondo.

Il programma espositivo sarà accompagnato da eventi, conferenze e incontri e dialogherà con la proposta artistica del Triennale Teatro dell’Arte, che intende consolidare il proprio ruolo di centro internazionale per le performing art. Saranno avviate nuove collaborazioni con grandi musei e centri culturali cittadini, nazionali e internazionali: dal MoMA di New York alla Tate e le Serpentine Galleries di Londra, dal Mit - Massachusetts Institute of Technology di Boston alla Tonji University di Shanghai, fino al Politecnico di Milano. Inoltre, la Triennale accoglierà ogni anno una serie di festival che daranno vita a focus tematici legati a diversi ambiti della cultura e della società contemporanea: dai festival musicali JazzMi e Tri.P alla Milano Arch Week, da Milano Calcio City al Festival dei Diritti e al Festival dell’Amore. Confermato anche il festival Fog Milano Triennale Performing Arts (da marzo a giugno 2019), la cui seconda edizione includerà oltre 80 rappresentazioni, tra produzioni e ospitalità, proponendo alcuni spettacoli legati al tema della XXII Triennale. Inoltre, la Triennale partecipa attivamente alla Milano Design Week, di cui è diventata uno dei luoghi emblematici, a RadioCity, Miart, Photo Week, Piano City, Book City, Digital Week e ad altre iniziative.

Parallelamente al programma culturale, la Triennale intende avviare dei nuovi progetti per rafforzare il dialogo con i visitatori, con la città di Milano e con le più importanti istituzioni italiane e straniere. In questa direzione va la totale riorganizzazione degli spazi del Palazzo dell’Arte, con l'obiettivo di riportare l’impianto architettonico al disegno originario che Giovanni Muzio aveva realizzato nel 1933 e allo stesso tempo migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. All'ingresso del Palazzo dell'Arte verrà collocata la nuova sede dell’Urban Center (attualmente in galleria Vittorio Emanuele II), che sarà uno spazio inclusivo, di narrazione e progettazione urbana, capace di offrire momenti di dialogo e confronto per le comunità locali, i professionisti e le aziende.

Altra novità che vuole aprire ancora di più la Triennale di Milano verso l’esterno è la Triennale Off, progetto di rigenerazione urbana per creare uno spazio di incontro per la cittadinanza che sarà situato nell’area verde compresa tra la stazione Cadorna e il Palazzo dell’Arte, affidata in concessione temporanea alla Triennale di Milano in occasione della XXII Triennale: il progetto della Triennale Off prevede l’installazione di una serie di servizi, attrezzature e padiglioni temporanei, sul modello delle Serpentine Galleries di Londra. Il Parco Sempione, inoltre, straordinario spazio verde circondato da importanti eccellenze culturali, sarà il fulcro di una nuova programmazione condivisa da diverse istituzioni culturali milanesi, riunite nell’iniziativa Parco delle CultureSempre nella prospettiva di uscire dai propri spazi e di intercettare nuovi pubblici, verrà lanciata Radio Triennale, un’emittente che racconti non solo le attività culturali dell’istituzione, ma che trasmetta anche informazioni sulle arti a Milano e nel mondo.

La Triennale di Milano vuole infine sviluppare un confronto strutturato e continuo con il mondo dell’industria e della creatività italiana. Federlegno Arredo Eventi Spa ha manifestato l’interesse a divenire socio sostenitore della Fondazione La Triennale di Milano. Con la Camera Nazionale della Moda Italiana si pensa avviare una forte alleanza strategica, nella prospettiva di sviluppare progetti di moda di alto livello e di valorizzazione dei giovani talenti.

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