Milano, 01/06/2017.
A Milano i ristoranti fusion non passa mai di moda. E se i piatti tradizionali d'Oriente sono tendenzialmente associati ad un'idea di comfort food più invernale, le nuove aperture tra fine maggio e inizio luglio smentiscono quest'abitudine. Se uno storico ristorante asiatico come lo Shambala, tra i più apprezzati in città, apre in questi giorni per la prima volta anche a pranzo, chi parte dal terzo aeroporto milanese di Orio al Serio può provare (dal 25 maggio) all'interno dell'Oriocenter la cucina del primo corner italiano Wagamama, brand della ristorazione nato a Londra nel 1992 che propone ramen, noodle, gyoza.
Ma la principale novità dell'estate 2017 per gli amanti del cibo etnico è l'apertura (prevista per il 6 giugno) di Saigon, ristorante vietnamita di lusso. Si tratta dell'ultimo progetto di Luca Guelfi (già patron di Ricci, Petit e del messicano Canteen); un nuovo locale in via Archimede che propone piatti vietnamiti semplici e invitanti, affiancati dagli scenografici drink del bar.
Saigon si rivolge prettamente ad una clientela internazionale trendy: esternamente si tratta di un edificio completamente nero, con una piccola scritta al neon che riporta il nome del ristorante; poi all'interno si mostra in tutta la sua opulenza, tra quadri originali del Vietnam ed arredi preziosi.
Alcuni esempi di portate: Crab Cake with Spicy Mayo (polpette di granchio con maionese speziata), Chicken Satay (spiedini di pollo in salsa di arachidi piccante), Bouillabaisse Indochine Style (zuppa di calamari, gamberi, cozze, scampi e capesante in latte di cocco con lemongrass e basilico), Miso Marinated Black Cod (merluzzo nero marinato al miso su letto di bok choy). Riso e insalate da accompagnamento, come richiede la tradizione.
Quanto costa un pasto da Saigon? Si spendono circa 70 euro per la cena (per una media di tre portate e coperto a 5 euro), ma la gestione punta molto anche sull'aperitivo, sempre accompagnato da dj-set.
Di Simone Zeni