Milano e Lombardia da scoprire: 5 luoghi curiosi e misteriosi

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Milano, 16/02/2017.

Giornalista ed esperta di viaggi, Isa Grassano si è occupata nel tempo di destinazioni e tour al femminile, colazioni très chic, luoghi da visitare gratuitamente lungo lo Stivale. Esce ora nelle librerie il suo nuovo libro, Forse non tutti sanno che in Italia...Curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti del Belpaese (Newton Compton, 2016, 539 pagine, 12 euro), un'insolita guida per visitare e conoscere l'Italia attraverso un percorso inedito di luoghi spesso dimenticati o poco noti.

La Lombardia, con i suoi monumenti e i suoi musei, non poteva certamente mancare. Per un weekend alternativo o una gita lontana dalle solite mete, Isa ha scelto 5 proposte per mentelocale.it che toccano Milano, Brescia, Mantova, Bergamo e Cremona.

La vigna di Leonardo da Vinci a Milano

Tutti conosciamo i molteplici talenti e la genialità di Leonardo. Inventore, scrittore, artista, scienziato, era anche un appassionato di vini. Nel 1498, come segno di riconoscenza per la realizzazione del Ultima cena ed altri servigi, Ludovico il Moro gli donò una vigna di forma rettangolare di circa 15 pertiche, situata sul retro della sua abitazione. Dopo il passaggio di diverse proprietà nei secoli, nonché periodi di degrado ed abbandono, oggi la Vigna di Leonardo è tornata a vivere in occasione di Expo 2015: la Fondazione Portaluppi e gli attuali proprietari della Casa degli Atellani hanno finanziato una ricerca preliminare realizzata dall’enologo Luca Maroni e dal professor Attilio Scienza. Un team di enologi ha poi lavorato per riprodurre il vitigno che oggi si può visitare, in corso Magenta 65.

Sabbioneta, una piccola Atene accanto a Mantova

Tutto inizia da un ambizioso sogno: Vespasiano Gonzaga voleva trasformare un piccolo villaggio palustre in un modello di città ideale del Rinascimento, capace di rievocare gli splendori dell’antica Roma. E ci riuscì, visto che la bellezza di Sabbioneta, raggiunta tra il 1556 e il 1591, le ha procurato il soprannome di piccola Atene dei Gonzaga. Ancora oggi questa magnificenza è visibile nelle mura fortificate, alte circa 7 metri, nel Teatro all'Antica e nella piazza Ducale.

Al Vittoriale il lusso e le strane passioni di D'Annunzio

Il Vittoriale è uno dei complessi monumentali più importanti d'Italia. Costruito tra il 1921 e il 1938, per volere di Gabriele D'Annunzio, a Gardone Riviera (in provincia di Brescia), è composto da edifici, piazze, vie, giardini, corsi d'acqua ed un teatro all'aperto. Molti i visitatori che si recano qui ogni anno per visitarne stanze e sculture. Non tutti sanno però che, tra le altre stranezze e curiosità che hanno caratterizzato la sua vita, lo scrittore e politico aveva anche una grande passione per l'intimo femminile e le vesti da notte che regalava alle sue amanti, uno sterminato guardaroba di camicie, vestaglie in broccato, sottabiti d’organza e mutandine di pizzo. Amava poi scarpe, stivali, collari per cani, vasellame da tavola. Tutti aspetti privati dell'esteta per eccellenza che oggi si possono osservare in mostra al Museo D’Annunzio Segreto, nel grande spazio espositivo del sottoteatro, proprio all'interno del Vittoriale.

Geroglifici preistorici tra Brescia e Bergamo

In val Camonica sono presenti oltre 250.000 incisioni rupestri, grazie alle quali il territorio è diventato il primo dei siti italiani inseriti dall'Unesco nella World Heritage List. Qui, dal I millennio a.C. abitava la popolazione dei Camuni ma i geroglifici sono stati realizzati nel corso di ben 8000 anni, dal Mesolitico, passando per Neolitico, Età del Rame, Età del Bronzo ed Età del Ferro. Qui è comparso per la prima volta il simbolo della Rosa Camuna, oggi simbolo della Regione Lombardia. Questo inestimabile patrimonio è distribuito lungo l’intera valle, con oltre 180 località per 24 comuni.

Il fascino senza tempo dei violini di Stradivari a Cremona

Cremona è la città natale di Antonio Stradivari, storico liutaio celebre in tutto il mondo. I suoi violini sono di valore inestimabile e in questa città svelano tutti i loro segreti. Qui c'è infatti il Museo del Violino, dove si possono scoprire cinque secoli di liuteria cremonese attraverso un incontro diretto con i grandi maestri (di Stradivari qui si conserva il violino Il Cremonese datato 1715): Andrea Amati, il capostipite, i figli Antonio e Girolamo, il nipote Nicolò, Giuseppe Guarneri. Accanto ai nomi che hanno fatto la storia, anche i maestri contemporanei di questa nobile arte.

Di Simone Zeni

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