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Milano - Inaugurata all'inizio del 2014, in presenza di testimonial come Ottavia Piccolo, Lella Costa e Arianna Scommegna, la Casa delle Donne di Milano, in via Marsala 8, si è da subito saputa imporre come un'associazione tra le più attive in città. Apolitica e aperta a donne di ogni orientamento sessuale, religioso e culturale, l'associazione conta centinaia di iscritte.
Negli oltre 280 mq di una ex scuola, messi a disposizione dal Comune in uso gratuito per 3 anni (con la possibilità di rinnovare per altri 3), le associate si dividono in 17 gruppi di lavoro:
- Amministrazione e tesseramento, in cui si raccolgono le iscrizioni e ci si occupa degli adempimenti fiscali;
- Apriamo, il cui obbiettivo è quello di rendere accessibile a tutte e per il maggior tempo possibile la Casa;
- Autocoscienza, per affrontare i temi attuali assieme con spirito critico e attivo;
- Benessere e movimento, dove si praticano attività di gruppo al fine di migliorare la socializzazione e lo stato psico-fisico;
- Città Bene Comune, finalizzato all'arricchimento culturale, ambientale ed economico in relazione al territorio;
- Comunicazione, il gruppo incaricato di promuovere, attraverso nuove e vecchie metodologie, le attività dell'associazione;
- Eventi, di cui fanno parte le socie con mansioni organizzative, che vagliano la fattibilità e il coordinamento delle proposte;
- Il mio canto libero, in cui condividere l'esperienza del cantare insieme senza obbligo di prestazioni di livello professionale;
- Laboratorio Interculturale, per promuovere diverse culture e valorizzare le singole competenze;
- Librarsi, in cui si riflette e ci si confronta attorno alla scrittura e alla lettura;
- Networking Internazionale, il cui scopo è quello di studiare e analizzare questioni centrali a livelli globale;
- Opera! Fare arte condivisa, cui partecipa un gruppo di giovani di Brera per realizzare collane da vendere pro bono;
- Scuola d'italiano delle donne per le donne, per fornire alle migranti l'importante strumento della conoscenza linguistica;
- Sportello degli sportelli, per orientare alle opportunità che il territorio offre alle donne;
- Ufficio stampa, dove si curano i contatti con i giornalisti;
- Progettazione spazi, il cui obbiettivo è quello di organizzare in modo efficace il pianterreno dell'ex scuola di via Marsala;
- Ricerca fondi, dove si studia il modo di reperire finanziamenti attraverso donazioni e bandi.
Sono proprio questi due ultimi gruppi quelli principalmente coinvolti nel crowdfunding recentemente aperto dalla Casa delle Donne. L'associazione infatti ha già sistemato, con i finanziamenti da parte di alcune fondazioni e con tanta buona volontà, alcune stanze adibite agli incontri, alla rassegne, ai corsi culturali e alle attività fisiche, ma ora vuole inaugurare la grande stanza principale, quella che sarà adibita ad ospitare una ampia cucina per le cene e le feste, un'area bar con bancone, spettacoli teatrali e proiezioni.
Proprio da questa sala si accede ai 400 mq di giardino, anch'essi da sistemare.
È per quest'ultima parte del progetto che è partita la raccolta fondi con cui la Casa delle Donne si rivolge a chiunque voglia aiutarle a concludere i lavori, ma anche ad acquistare stoviglie, sedie, materiale tecnico. Mancano 40.000 euro e l'associazione rivolge il suo appello di partecipazione a tutte (anzi a tutti, donne e uomini), per diventare ancor di più un punto di riferimento della città.
Per iscriversi all'associazione o semplicemente chiedere ulteriori informazioni su crowdfunding e attività, basta rivolgersi alla Casa delle Donne, aperta dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.30, e il mercoledì anche dalle 11 alle 13. In fase sperimentale, il sabato si apre dalle 15.00 alle 18.00.
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