Orchestra Filarmonica della Scala in concerto per i 160 anni del Sole 24 Ore

Lorenzo Viotti © Brescia e Amisano Lorenzo Viotti © Brescia e Amisano
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Mercoledì19Novembre2025
Evento terminato

Mercoledì 19 novembre 2025 alle ore 21.00 il Duomo di Milano ospita il concerto che chiude il programma delle celebrazioni per i 160 anni del Sole 24 Ore, che ha visto un fitto palinsesto di iniziative durante il corso di tutto l’anno. Nella cornice unica della cattedrale, l'Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Lorenzo Viotti si esibisce nel concerto celebrativo dei 160 anni del quotidiano, offrendo al pubblico un'esperienza musicale di eccezionale valore artistico e dal forte significato simbolico.

L'appuntamento, organizzato grazie all’ospitalità della Veneranda Fabbrica del Duomo, rappresenta il culmine di un anno dedicato a celebrare l'evoluzione del giornale attraverso tre secoli e il suo ruolo nel sistema economico, culturale e informativo del paese. Milano - città che da sempre ospita la sede principale del quotidiano e ne ha accompagnato la crescita - diventa il palcoscenico naturale di un evento concepito come omaggio alla città e alla sua comunità di lettori.

A dare il benvenuto alla speciale serata sono monsignor Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo di Milano, la presidente del Gruppo 24 Ore Maria Carmela Colaiacovo, l’amministratore delegato del Gruppo 24 Ore Federico Silvestri e il direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini.

Il repertorio presentato per l'occasione è stato concepito come un percorso sul tema del destino, parola chiave sia nella storia del giornale sia nella lettura musicale proposta. 

Come apertura del concerto, in omaggio al carattere sacro del Duomo, è stata scelta la Ciaccona dalla Partita n. 2 in re minore Bwv 1004 di Johann Sebastian Bach, una delle opere più imponenti del repertorio violinistico e una delle pagine bachiane più trascritte nella storia. Nata come ultima danza della Partita n. 2 per violino solo (1720), è qui presentata nella versione orchestrale del musicista giapponese Hideo Saito, trascrizione che unisce rigore bachiano e sensibilità tardo-romantica. Una pagina di grande intensità architettonica e spirituale, oltre che di virtuosismo, che crea un ponte ideale tra introspezione, monumentalità e dimensione sacra del luogo che la accoglie.

Cuore del programma è poi la Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 di Pëtr Il'ič Čajkovskij, opera intrisa dal tema del fato, espresso da un'idea tematica ricorrente che percorre l'intera partitura. Čajkovskij compose la sinfonia nel 1888, in un momento di intensa attività creativa: un'opera che affronta musicalmente la tensione tra oscurità e redenzione, fino alla trasformazione finale del tema del destino in un inno luminoso. Una scelta dettata dalla grandezza, lirismo e monumentalità di questa sinfonia che ne fanno un potente simbolo di rigenerazione e visione, perfetto per celebrare un anniversario così significativo.

L'ingresso è gratuito fino a esaurimento posti, previa iscrizione on line obbligatoria.

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