Lunedì 6 ottobre 2025 alle 20.30 all'Auditorium San Fedele di Milano (via Hoepli 3b) torna Inner Spaces, la rassegna di musica elettronica e arti audiovisive dal 2012 punto di riferimento per la sperimentazione e la ricerca interdisciplinare: per l'occasione, dopo tre anni di silenzio, torna il Cinacusmonium, ovvero la proiezione di un film culto abbinato all’ascolto spazializzato del suono attraverso l’acusmonium Sator, che viene controllato in tempo reale da un interprete.
In particolare viene proposto in versione originale sottotitolata in italiano il film Touch of Evil (L’infernale Quinlan), una delle opere più audaci e visionarie di Orson Welles. Girato in gran parte di notte al confine tra Stati Uniti e Messico, è un viaggio più che mai attuale ai margini dell’ambiguità del mondo. Touch of Evil (1958) è molto più di un noir di fine stagione: è un film spartiacque, un’opera crepuscolare che annuncia la dissoluzione del genere e, al tempo stesso, il suo superamento. La vicenda ruota attorno a un'indagine di polizia in una cittadina di confine, ma sotto l'apparente meccanismo del thriller si cela un'analisi feroce del potere, della corruzione e della manipolazione della verità.
Al centro del film si erge la figura del capitano Hank Quinlan (interpretato dallo stesso Welles): un uomo torvo, obeso, consumato dal cinismo e dalla sua stessa idea di giustizia, capace di sacrificare l’etica sull’altare dell’efficienza. La sua opposizione al giovane ispettore messicano Vargas (Charlton Heston) mette in scena un dramma morale che non si risolve nella contrapposizione tra buoni e cattivi, ma si addentra in zone grigie di straordinaria complessità. Le innovazioni formali di Touch of Evil sono tuttora stupefacenti. Il piano sequenza iniziale, lungo oltre tre minuti, è diventato leggendario per la sua fluidità e per la capacità di creare tensione narrativa senza alcun dialogo. Ma, più in generale, il film si distingue per un uso audace del montaggio, della luce e del suono: le ombre taglienti, le inquadrature sghembe e le ambientazioni notturne creano un’atmosfera di inquietudine che anticipa molte delle ossessioni del cinema moderno. La colonna sonora di Henry Mancini, con il suo mix di jazz, rumori ambientali e suggestioni latine, contribuisce a rendere ancora più ambigua la dimensione percettiva del racconto.
Per Orson Welles, Touch of Evil rappresenta l’ultimo confronto con il sistema hollywoodiano, che già lo aveva emarginato dopo Citizen Kane e The Magnificent Ambersons. Il film fu infatti rimontato senza il suo consenso dallo studio, e solo molti anni dopo è stato possibile ricostruire - grazie a un celebre memo di 58 pagine - una versione più vicina alla sua visione originale. Oggi, questa edizione restaurata permette di apprezzare appieno la coerenza e la radicalità dell’idea di cinema di Welles: un’arte non del compromesso, ma della tensione e dell’invenzione.

In apertura di serata, alle ore 19.00, viene proposto per la prima volta nel foyer dell’Auditorium San Fedele un live musicale, selezionato dalla open call lanciata a luglio da Inner Spaces e Radio Raheem, che ha raccolto centinaia di proposte di artisti under 40. Sul palco Rosso Polare, la cui ricerca intreccia elettronica sperimentale, ambienti elettroacustici e sensibilità ibride.
Rosso Polare è un collettivo in continua evoluzione che attinge da esperienze e influenze provenienti da ambienti diversi, tra cui la campagna italiana e la vita urbana, nonché dalla ricca biofonia, antropofonia e simbolismo del nord Italia. Questo crea un linguaggio sonoro unico che fonde registrazioni sul campo, folklore e manipolazione audio. Con un approccio radicato sia in una solida preparazione teorica che in una spontanea intuizione creativa, il gruppo esplora contro-narrazioni sulla rappresentazione del mondo animale. La loro ricerca mira a colmare il divario tra la musica prodotta dall'uomo e la bioacustica naturale, sensibilizzando gli ascoltatori sul legame intrinseco tra l'uomo e la natura.
Biglietti 8 euro, per info 02 86352231.