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Milano, 13/06/2025.
Museo del Fumetto di Milano, fine del viaggio. La notizia era nell'aria da mesi, ma ora sembra davvero che si sia trasformata in realtà. Domenica 15 giugno 2025 il museo Wow Spazio Fumetto di viale Campania 12 chiude i battenti con una festa aperta a tutti, alla presenza di amici, visitatori, disegnatori e sceneggiatori.
«Il Comune di Milano, con il quale, grazie all’impegno dell’Avvocatura, abbiamo concordato l’estinzione del debito - che impediva di fatto alla Fondazione Franco Fossati di partecipare al nuovo bando di assegnazione dello spazio - ha comunicato che lo stabile va comunque lasciato completamente libero entro domenica 15 giugno, con conseguente cessazione di ogni attività»: con queste parole la Fondazione Fossati, che ha gestito con grande passione e successo per ben 14 anni il museo del fumetto, annuncia con grandissimo dispiacere il definitivo abbandono degli spazi di Wow Spazio Fumetto.
«È evidente a chiunque che per la Fondazione Fossati non è possibile affrontare la spesa onerosa di un trasloco per lasciare i locali vuoti per poi rientrare dopo pochi mesi, una volta (auspicabilmente) vinto il bando: si è quindi ritenuto che si stesse lavorando per consentirci di restare fino alla risoluzione del bando stesso ma non è così», prosegue la nota della Fondazione: «non si può chiedere di svuotare tutto lo stabile, mettere tutto il materiale in un magazzino per pochi mesi, salvo poi rientrare come se nulla fosse: le spese di un’operazione di questo genere sono insostenibili. Qualora per qualsiasi motivo la Fondazione non dovesse vincere il bando, allora l’abbandono dei locali sarebbe la richiesta più logica e comprensibile, ma ora risulta del tutto incomprensibile. A fronte del diniego da parte del Comune di Milano poter restare per pochi mesi, la Fondazione Franco Fossati non può quindi fare altro che prendere atto delle decisioni burocratiche e lasciare libero uno spazio nel quale molto probabilmente non potrà più rientrare per mancanza di fondi, consumati per il trasloco. Con la chiusura di domenica 15 giugno il museo perde molte occasioni che avrebbero contribuito anche economicamente al suo futuro e al pagamento di futuri affitti: due grandi mostre che erano in programma, tra cui una con un’importante realtà internazionale, i campus estivi che sono sempre stati apprezzati dalla cittadinanza e visti come un servizio indispensabile ai cittadini della zona, il presidio culturale del Giardino Oreste del Buono e i corsi di fumetto per ragazzi».
Luigi Bona, presidente della Fondazione Franco Fossati, dichiara: «siamo soddisfatti di aver portato a termine la pratica per l’estinzione del debito, in collaborazione con l’Avvocatura del Comune, che ringraziamo di cuore, così da non avere sulla coscienza un “enorme” (come è stato definito) danno erariale a scapito dei cittadini milanesi, ma siamo anche completamente scoraggiati da una burocrazia che chiede alla Fondazione di abbandonare uno spazio per poi rientrare dopo pochi mesi, sempre che si vinca un bando che si annuncia decisamente complicato, viste le condizioni dello stabile che si è anche recentemente allagato. Abbiamo lottato contro i mulini a vento, siamo stati definiti fumettari che vivono con la testa fra le nuvolette, ma così è troppo anche per dei supereroi. Ringraziamo tutti coloro che in questi mesi hanno avuto belle parole per noi, che ci hanno aiutato con donazioni e sottoscrivendo una petizione che conta 12.000 firme. La soluzione? Farci restare fino alla risoluzione del bando (nella speranza che non presenti condizioni impraticabili) e permetterci di partecipare senza dissanguarci per affrontare due inutili traslochi. Non è possibile, ci dicono. Allora altro non resta che salutarci con un Sob. Ci tengo a ringraziare di cuore tutti i membri del Consiglio della Fondazione, i nostri instancabili dipendenti che resteranno senza lavoro dopo anni di impegno, i collaboratori, i volontari e tutti i visitatori che ci sono stati vicini in questi anni. Resta aperto l’appello a qualsiasi comune e privato che voglia progettare seriamente con noi una possibile alternativa».
In realtà nelle ultime ore si è palesata un'ultima ancora di salvezza: il Comune di Milano avrebbe offerto al museo del fumetto il pagamento del canone di affitto per l'occupazione dei locali fino al prossimo bando (circa 10 mila euro), ultimo atto di un tira e molla che va avanti da mesi. Cosa succederà? La speranza è di un colpo di scena finale, ma intanto per domenica 15 giugno 2025 è confermato l'Ultimo ballo con Wow: un saluto festante da parte della comunità fumettistica milanese al museo del fumetto, una mobilitazione artistica organizzata con il sostegno di Afa (Autoproduzioni Fichissime Anderground) e Bricòla (Festival delle autoproduzioni a fumetti). Per quello che dovrebbe essere il suo ultimo giorno di apertura, il museo è aperto dalle 15.00 alle 20.00: il pubblico è invitato a ingresso gratuito, in particolare dalle 17.00, quando si intensificano chiacchiere, musica e jam session disegnate in attesa delle 20.00, quando le porte del museo si chiudono per l'ultima volta.