In occasione dell'ottantesimo anniversario della Liberazione, le Civiche Raccolte Storiche propongono una mostra documentaria per raccontare la storia e le motivazioni dell’attribuzione alla città di Milano della Medaglia d'Oro al Valor Militare nel 1948. Dall'8 maggio al 19 ottobre 2025 è aperta al pubblico a Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento di Milano (via Borgonuovo 23) la mostra Milano Medaglia d'Oro: dalle Cinque Giornate alla Liberazione, curata da Patrizia Foglia, Gregorio Taccola e Ilaria Torelli (in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca e con il Dipartimento di studi storici Federico Chabod dell'Università degli Studi di Milano) e inserita nel palinsesto di eventi del Comune di Milano Tempo di Pace e di Libertà: 80 anni di Liberazione.
Le motivazioni della medaglia sono collegate a tre momenti storici di Milano che hanno avuto un significato di portata nazionale: le Cinque Giornate del 1848, la rivolta del 6 febbraio 1853, il periodo che va dal 9 settembre 1943 al 25 aprile 1945. Ogni sezione della mostra è dedicata a un approfondimento su tali date con un percorso di ricostruzione storica a pannelli accompagnato da documenti originali; in conclusione del percorso di visita è previsto uno spazio laboratoriale per coinvolgere i visitatori.
Nel dettaglio, la mostra si articola in cinque sezioni: La Medaglia d’Oro; Le Cinque Giornate del 1848; La rivolta del 6 febbraio 1853; La Resistenza (9 settembre 1943-25 aprile 1945); e Laboratorio. Dopo una prima introduzione sulla medaglia d'oro, che presenta modalità e contesto del suo conferimento, la mostra approfondisce i tre momenti storici.
Le Cinque Giornate sono trattate in modo da completare quanto già esposto nel percorso museale permanente, integrandolo con il racconto dei fatti intercorsi giorno per giorno dal 18 al 22 marzo 1848 e chiarendo alcuni aspetti della rivoluzione sottolineati nelle motivazioni dell’attribuzione della medaglia, quali il tema dell’impeto e della partecipazione popolare. Alla rivolta del 1853 è dedicato uno spazio che, nel percorso permanente del museo, non viene attribuito poiché genericamente accostata ad altri episodi di fallite rivolte mazziniane repubblicane; qui invece ne viene chiarito il contesto e anche le ragioni dell’inserimento di questo episodio tra le motivazioni dell’attribuzione della medaglia d’oro. Entrambi i nuclei sono accompagnati da documenti originali, provenienti dai fondi di archivio e dai depositi delle Civiche Raccolte Storiche. La selezione di oggetti è inoltre arricchita dall’importante prestito, proveniente dall’Armeria del Castello Sforzesco, della sciabola di Radetzky che al termine dell’esposizione verrà depositata permanentemente presso il Museo del Risorgimento. La sezione dedicata alla Resistenza (9 settembre 1943-25 aprile 1945) offre l’occasione per ribadire l’importanza della documentazione relativa a questo periodo presente nell’archivio, nella biblioteca e nei depositi delle Civiche Raccolte Storiche e per riattivare in istituzioni e cittadinanza la consapevolezza della presenza di tale patrimonio.
La mostra è frutto delle attività di ricerca avviate negli ultimi anni dal Museo del Risorgimento, che raccoglie un inestimabile patrimonio archivistico e storico della città, non solo relativo alle vicende ottocentesche, in quanto anche sede delle Civiche Raccolte Storiche. In seguito alla chiusura del Museo di Storia Contemporanea di Milano (1995), le collezioni sulla storia del Novecento non sono più esposte in permanenza. Grazie a una ricognizione sui beni del museo, attivata in seno alle ricerche per il costituendo Museo Nazionale della Resistenza e al gruppo Icom dei Musei di Storia, del quale il Museo del Risorgimento fa parte, l’istituto è in grado di avere sempre maggiore consapevolezza sulla consistenza e il significato di questo patrimonio e può condividere i frutti iniziali di queste ricerche, ancora in divenire, con il pubblico.
In questa occasione sono esposti materiali in parte inediti o poco conosciuti. A conclusione di una recente campagna di restauro dei beni tessili sono tornati, ad esempio, all’attenzione cimeli da anni non più esposti: gli oggetti appartenuti al giovane Mario Greppi, partigiano ucciso dai fascisti e figlio del futuro sindaco di Milano, Antonio Greppi. Accanto a questi nuovi e inediti documenti sono esposti altri più conosciuti, di grande valore di testimonianza e memoriale, come il registro dei detenuti di San Vittore. Ogni sezione è accompagnata da un approfondimento legato ai luoghi deputati alla memoria cittadina degli eventi. La mostra si chiude con uno spazio di allestimento partecipativo, per fare di questa esposizione anche un laboratorio aperto alla cittadinanza, concepito come un luogo per la partecipazione di istituzioni, associazioni, gruppi di ricerca e singole persone nelle attività di studio e valorizzazione del patrimonio sulla Resistenza, promosse dalle Civiche Raccolte Storiche.
La mostra è visitabile a ingresso gratuito dal martedì alla domenica in orario 10.00-17.30 (lunedì chiuso) ed è arricchida a un programma di eventi collaterali e visite guidate in collaborazione con Aster; per maggiori info e aggiornamenti, consultare il sito del Museo del Risorgimento.