Martedì 26 novembre 2024 alle ore 20.30 la stagione concertistica dell’Orchestra UniMi prosegue nell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano (via Festa del Perdono 7) con un programma che spazia da Bach a Vivaldi, impreziosito dalla prima esecuzione assoluta della Folia di Arcangelo Corelli nella trascrizione dalla versione originale per archi di Sylvano Bussotti, resa possibile dallacollaborazione tra Orchestra UniMi e Associazione NoMus.
Protagonista del penultimo concerto della stagione UniMi 2024 è il giovane violinista Julian Kainrath, prodigio di tecnica e suono, classe 2005, insignito, tra gli altri premi, del Discovery Award 2022, importante riconoscimento che viene assegnato ogni anno dall’associazione dei critici musicali europei. Kainrath, che nonostante la giovane età ha già all’attivo concerti in tutto il mondo, da Vienna a Washington, da Marsiglia a Kiev, interpretail Concerto per violino e archi in la minore BWV 1041 di Johann Sebastian Bach (1685-1750). Altro protagonista, al clavicembalo, è Francesco Melani, vincitore nel 2023 del concorso internazionale di clavicembalo Wanda Landowska e oggi artista riconosciuto anche per le proprie composizione e per lo studio e l’esecuzione della musica antica. A lui è affidata l’esecuzione del Concerto per clavicembalo e archi n. 1 in re minore BWV 1052 di Bach.
La serata si apre con la Folia di Arcangelo Corelli nella trascrizione dalla versione originale per archi di Sylvano Bussotti, proposta dall’Orchestra d’archi UniMi, diretta da Sebastiano Rolli, in prima esecuzione assoluta, grazie alla collaborazione tra Orchestra UniMi e Associazione NoMus. La Follia (o Folía), in origine danza popolare di carattere allegro di stampo portoghese, è uno dei temi più diffusi della storia musicale europea, elaborata anche da compositori come Beethoven, Liszt, Händel, Frescobaldi, Bach e Rachmaninov. Arcangelo Corelli si inserisce in questa lunghissima tradizione con una delle versioni più celebri. Il compositore novecentesco Sylvano Bussotti (1931-2021) - artista poliedrico a tutto tondo, che si espresse, oltre che nella musica, nella drammaturgia, nella regia teatrale ecinematografica, nella scenografia, nei costumi di scena, nella pittura e nella poesia - scelse questo brano per realizzarne una trascrizione dalla versione originale per archi, di cui viene presentata la prima esecuzione assoluta.
Il concerto, che muove da un ideale percorso musicale basato su interconnessioni - dal Novecento di Bussotti che reinterpreta Corelli, a un Bach influenzato da Vivaldi e dalla scuola veneziana - si chiude tornando alle origini italiane, con il Concerto per archi in re minore Madrigalesco RV 129 di Antonio Vivaldi, probabilmente destinato, all’epoca, all’esecuzione presso l’Ospedale della Pietà di Venezia.
Alle ore 19.15, il concerto è preceduto dalla conversazione tra gli artisti e il critico musicale Stefano Jacini. Il concerto è a ingresso gratuito previa iscrizione on line, per info 338 2444952.