Dal 21 novembre all'8 dicembre 2024 (ore 20.30, tranne mercoledì ore 19.30 e domenica ore 16.00; lunedì riposo) va in scena al Teatro Filodrammatici di Milano (piazza Paolo Ferrari 6) lo spettacolo La caccia al tesoro di scritto e diretto da Bruno Fornasari e interpretato da Yudel Collazo, Michele Di Giacomo, Linda Gennari e Ksenija Martinovic.
Nuova produzione del Teatro Filodrammatici, La caccia al tesoro è una commedia satirica che esplora con umorismo crudo e ironia tagliente come il motore principale del giudizio verso l’altro e dell’ipocrisia che sta dietro i proclami di una società contemporanea, aperta ed inclusiva, sia, in realtà, la paura di non poter realizzare se stessi e le proprie aspirazioni.
Per un’anziana madre si avvicina il momento della fine e i suoi due figli, fratello e sorella, devono ritrovarsi per organizzare il possibile funerale e la divisione dei beni da ereditare. Al suo arrivo, la sorella viene accolta dalla badante straniera della madre e dal fratello. Nell’attesa dell’arrivo di una chiamata dall’ospedale, la giovane badante consegna loro un testamento olografo che inizia sibillinamente parlando di tutti i miei figli. La badante rivela d’essere stata adottata ufficialmente e quindi a tutti gli effetti risulta anch’essa titolare di una parte del patrimonio.
Fratello e sorella non fanno in tempo a riprendersi dallo stupore che suona il citofono. La persona che arriva è un ragazzo di colore che dichiara anch’egli di essere stato adottato dalla madre qualche anno prima. I quattro pretendenti all’eredità, distanti per storia personale, convinzioni e valori, si trovano quindi a dover negoziare il loro patrimonio futuro: è possibile stabilire una priorità tra chi in quella casa è nato e chi in quella casa ha trovato solo un’accoglienza recente?
Il conflitto tra i quattro diventa quindi metafora di una società che per essere davvero inclusiva deve fare i conti col passato e superare la naturale inclinazione ad escludere i membri più fragili. Ammesso che sia semplice individuare quali fragilità siano più importanti.