U. (un canto), concerto/performance di Alessandro Sciarroni

© Andrea Macchia
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DA Venerdì22Novembre2024
A Domenica24Novembre2024

Da venerdì 22 a domenica 24 novembre 2024 (venerdì e sabato alle 19.30, domenica alle 16.30) il cartellone di Legacy (50 anni di teatro) prosegue al Triennale Milano Teatro (viale Alemagna 16, Milano) ospitando l’artista e coreografo Alessandro Sciarroni (San Benedetto del Tronto, 1976) che porta in scena U. (un canto), il suo ultimo progetto realizzato nella forma di un concerto/performance con la direzione musicale di Aurora Bauzà e Pere Jou e l’assistenza drammaturgica di Elena Giannotti.

U. (un canto) vede protagonista il coro composto da Raissa Avilés, Alessandro Bandini, Margherita D’Adamo, Nicola Fadda, Diego Finazzi, Lucia Limonta e Annapaola Trevenzuoli, cantanti dalla formazione ed esperienze molto diverse, e nasce da una ricerca realizzata per la Fondazione Cartier che, a novembre 2022, invitò Sciarroni e il musicista francese Alexis Paul a co-curare una delle sue Soirées Nomades a Parigi. Rimasto particolarmente impressionato dai canti dei due gruppi italiani - il coro maschile Voci dalla Rocca e quello misto dei giovanissimi Piccoli Cantori della Brianza - Sciarroni scoprì grazie ai due ensemble il repertorio che compone l’ossatura drammaturgica e musicale di U. (un canto).

Quello che ha affascinato l’artista sono stati, in particolare, i testi delle composizioni musicali, dedicati alla relazione tra essere umano e natura, alle stagioni che scandiscono il tempo, al lavoro nei campi, alla relazione tra umano e divino: canti che hanno a che fare con valori come pietà, compassione, perdono, tolleranza, sopportazione racconta l'accettazione dei limiti rispetto al mistero dell’esistenza, della fragilità e transitorietà della vita e del privilegio di poterla vivere.

La drammaturgia musicale di U. (un canto) si articola intorno a canti composti tra il 1968 e il 2019 da Renzo Bertoldo, Piercarlo Gatti, Bepi de Marzi, Angelo Mazza e Giorgio Susana: un repertorio che affonda le radici nel secolo scorso diramandosi fino ai giorni nostri, tra musiche storiche e sperimentali. Gli interpreti eseguono i canti uno dopo l’altro, alternando scritture originali a profondi e lunghi silenzi, avanzando, nel corso della performance, dal fondo dello spazio scenico verso il pubblico.

La forza dei contenuti dei canti sottolinea quanto sia ancora straordinariamente viva questa tradizione, la cui memoria viene riconsegnata agli spettatori dall’avanzare progressivo dei cantanti, mentre i lunghi silenzi e il senso di vuoto tra un brano e l’altro, ricordano ciò che è andato perduto in tutti questi anni.

Venerdì 22 novembre dopo la prima milanese, lo spettacolo è seguito da un incontro con Alessandro Sciarroni, Aurora Bauzà e Pere Jou, dedicato ad approfondire il rapporto memoria-tradizione e uomo-natura.

Biglietti: intero 22 euro, ridotto 16 euro per under 30, over 65 e gruppi; ridotto 11 euro per studenti. Per info 02 72434239.

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