Farout Live Arts Festival 2024: teatro, musica, danza e arti visive

Mombao © Giulio Favotto
Base Milano Cerca sulla mappa
DA Giovedì03Ottobre2024
A Domenica13Ottobre2024

Dal 3 al 13 ottobre 2024 gli spazi di Base Milano (via Bergognone 34, Milano) ospitano la quarta edizione del Farout Live Arts Festival, il festival dedicato alle arti performative contemporanee, che trae simbolicamente il nome dall’oggetto spaziale conosciuto più lontano dal sole: Farout Vg18. Una distanza quasi necessaria a svincolarsi da traiettorie prestabilite e offrire un punto di osservazione inedito, in cui rileggere il rapporto tra centro e margine.

L'edizione 2024 del Farout Live Arts Festival è dedicata al tema del convivialismo e prevede anche una serie di eventi fuori Base: per la prima volta raggiunge infatti gli spazi dell'Armani/Silos (via Bergognone 40) e torna inoltre nei quartieri vicini di Barona e Giambellino.

A dare l’avvio alla dieci giorni, un Opening Act (venerdì 3 ottobre, dalle ore 18.30) con eventi in grado di generare nuovi magnetismi e mutare atmosfere. Ulla von Brandenburg veste la ground hall di Base Milano con l'installazione Terra solida, Vento liquido: l’artista tedesca considera il corpo come un materiale che modella e trasforma lo spazio, spesso utilizzandolo come un sipario per proiezioni cinematografiche legate a performance e messe in scena che dirige personalmente. La serata inaugurale prosegue con il movimento estatico e inarrestabile di Mette Ingvartsen e la performance live dei Canzonieri, il progetto musicale e artistico di Emiliano Maggi e Cosimo Damiano, a Base grazie alla collaborazione con Le Cannibale (che torna poi ad animare la notte di Farout con il party di sabato 5 ottobre, dalle ore 23.00, con Marie Davidson e Fatima Koanda). 

Con 20 presenze artistiche e 45 appuntamenti, quest'anno Farout invita il pubblico ad abitare nuove posture individuali e sociali, attive e scomode. L’idea: esplorare nuovi modi di stare nel presente attraverso performance che toccano il corpo, la città, il pianeta e la storia. Il titolo - The Convivial Laboratory: Abitare l’inabitabile - da un lato presenta questa edizione come secondo capitolo di una riflessione avviata in occasione della Design Week sul tema del diritto alla casa e dell’abitare; dall’altro, getta le basi per un’indagine sulla sfera della convivenza e su una sua possibile e sua radicale riorganizzazione.

Nel programma di Farout 2024 spiccano il vigore punk di Katerina Andreou che nella sua coreografia conduce una riflessione sulle molteplici dimensioni della vivibilità (sabato 5, ore 22.00); l'origine del gesto indagato dal corpo di Martina Gambardella (venerdì 11, ore 19.30); il vibrato di Nunzia Picciallo (giovedì 10, ore 19.30); l’equilibrio scultoreo di Claudia Catarzi (venerdì 4, ore 21.00).

Ad arricchire il palinsesto è l'approfondimento del programma Present! co-curato con Giulia Traversi, in cui cinque giovani artisti portano in scena la questione complessa dell’accessibilità, attraverso performance poetiche che mettono al centro la questione dell’abitare la non conformità: Diana Anselmo (sabato 5, ore 18.30), Kelly Ardens (sabato 5, ore 20.30); Marta Bellu (domenica 6, ore 18.00); Giuseppe Communiello e Camilla Guarino (domenica 6, ore 20.00).

Nelle performance di Eva Bubla (venerdì 11, ore 18.00; domenica 13, ore 12.00 e ore 15.00), degli Azkona Toloza (venerdì 11, ore 21.00), ma anche di Ruggero Franceschini e Zelda Soussan (domenica 13, ore 16.00), risuonano invece le strategie di sopravvivenza messe in atto dagli esseri umani, per un pianeta che diventa sempre più inabitabile. Diseguaglianze, scenari distopici ed esperienze diasporiche sono d’altra parte i cardini attraverso cui si costruiscono i momenti performativi di Alice Ripoll (domenica 6, ore 19.00 e ore 21.00), dei Muta Imago (mercoledì 9, ore 18.30 e ore 20.30) e di Basel Zaraa (venerdì 4, ore 18.00; sabato 5 e domenica 6, ore 21.00).

Anche gli artisti associati di Base Milano presentano le loro nuove produzioni a conclusione di un intenso triennio di lavoro congiunto: Mombao (venerdì 4, ore 17.00), Elisabetta Consonni (domenica 13, ore 11.30, ore 15.00 e ore 19.00) e Corps Citoyen (martedì 8, ore 21.00).

Tra i partner dell’edizione 2024 di Farout c'è l'Armani/Silos, scenario ideale per accogliere la performance Breathing Room di Salvo Lombardo che esplora il respiro come atto poetico e che vede la partecipazione di Silvia Calderoni (mercoledì 9, ore 21.00).

E ancora, il moto di rivoluzione di Farout raggiunge alcune piazze e luoghi simbolici dei quartieri di Barona e Giambellino. Piazza Enrico Berlinguer accoglie ad esempio le riscritture urbane degli spagnoli Electrico 28 (domenica 6, ore 12.00, ore 16.30 e ore 18.00), piazza Tirana le strategie di sopravvivenza di Luit & Ruggiero Franceschini (domenica 13, ore 16.00).

Accanto al palinsesto performativo del festival, per tradurre in pratica questa immagine di un futuro condiviso e convivialismo, è in programma un palinsesto di incontri, laboratori, conversazioni, pranzi e cene in compagnia di artisti, filosofi, ricercatori, designer, cuochi: per l’occasione, il duo di architetti Lemonot ha progettato Moéca, un tavolo multiforme e un luogo vivo in cui si riuniscono produzione e condivisione del sapere.

Per ulteriori dettagli e per conoscere il programma completo e aggiornato del Farout Live Arts Festival 2024 consultare il sito di Base Milano.

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