Giuni Russo, Milano le dedica un giardino nel ventennale della morte: ecco dove si trova

Milano, 18/09/2024.

Il giardino interno del Cam Garibaldi, in corso Garibaldi 27 a Milano, ora porta il nome della cantautrice e interprete Giuni Russo, celebre e indimenticata voce della musica italiana, prematuramente scomparsa a Milano il 14 settembre 2004.  L'intitolazione si è svolta il 17 settembre 2024 - in occasione del ventennale della morte di Giuni Russo - nel centro civico, vicino al quale la cantautrice abitava e sede di servizi alla persona, ma soprattutto luogo di iniziative artistiche, socio-ricreative e culturali.

Alla cerimonia sono intervenuti l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, il presidente del Municipio 1 Mattia Abdu, la cantautrice Alice e Maria Antonietta Sisini, presidente della associazione culturale GiuniRussoArte. «Giuni Russo non è stata solo cantautrice di talento ma anche un’artista capace di innovare e sperimentare, portando la sua musica a livelli di eccellenza e originalità», ha commentato l'assessore Sacchi: «la sua voce unica, capace di toccare le corde più profonde dell’anima, ha lasciato un segno incancellabile nel cuore di tutti. È stata un’artista che ha saputo incarnare la tensione tra ispirazione artistica e le rigide dinamiche del mercato discografico. Era originaria della Sicilia ma a Milano ha compiuto il suo percorso artistico permettendoci di dire alla fine che Giuni era anche un po' milanese. Per questo il giardino che abbiamo voluto dedicarle è un tributo non solo alla sua musica, ma anche al suo spirito indomito, che continua a ispirare artisti e appassionati».

Giuni Russo, pseudonimo di Giuseppa Romeo, nasce a Palermo il 10 settembre 1951. Dotata di un’estensione vocale straordinaria, che copre quasi cinque ottave, si distingue per la sua originalità e sensibilità interpretativa. Inizia a studiare canto giovanissima. Nel 1967 partecipa e vince il Festival di Castrocaro accedendo a Sanremo l’anno successivo. Dopo un primo successo negli anni ‘70, raggiunge la fama nel 1982 con il brano Un’estate al mare. Il grande successo non limita a sua carriera sperimentale che le permette negli anni successivi di esplorare nuovi orizzonti musicali, fondendo hit commerciali con sonorità più ricercate. Nel 1988, con l’album A casa di Ida Rubinstein, si avvicina alla musica classica, consolidando il suo stile innovativo. Negli anni ’90 e 2000, si dedica a un percorso più personale, collaborando con poeti e scrittori. La sua ultima partecipazione al Festival di Sanremo è nel 2003, con il brano Morirò d'amore.

Nel 2004, nella notte tra il 13 e il 14 settembre Giuni Russo si spegne nella sua casa milanese. È sepolta nel Carmelo milanese, il cimitero del Convento di Santa Teresa di Gesù Bambino a Milano. Il 25 maggio 2005 viene costituita dalla musicista Maria Antonietta Sisini l'associazione culturale GiuniRussoArte, associazione senza scopo di lucro e ufficiale, con il compito di promuovere e tutelare le sue opere e la sua immagine.

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