Epopea dell’irrealtà di Niguarda, di Minima Theatralia e Duperdu

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DA Sabato04Maggio2024
A Domenica05Maggio2024

Sabato 4 e domenica 5 maggio 2024 - rispettivamente alle 20.30 e alle 16.30 - la sala Shakespeare del Teatro Elfo Puccini di Milano (corso di Porta Romana 33) ospita il debutto del colossal teatral-musicale Epopea dell’irrealtà di Niguarda di Minima Theatralia e dei Duperdu. Biglietti da 15 a 16,50 euro, per info 02 00660606.

Nel centenario dell'annessione degli antichi borghi a Milano, 80 persone di diverse età, abilità, provenienza, genere e possibilità, insieme a professionistə dello spettacolo e dell’arte sono protagoniste di uno spettacolo che, sotto la guida di Marta M. Marangoni, inscena una irreale ma personalissima genealogia del quartiere Niguarda dal IV secolo ad oggi.

Ispirato al surrealismo del grande autore di teatro e cinema Alejandro Jodorowsky, lo spettacolo vanta la partecipazione di Cristina Crippa, Rajae Bezzaz e il cammeo video di Brontis Jodorowsky. Il testo di Francesca Sangalli, frutto della rielaborazione di scritti e improvvisazioni laboratoriali, rispecchia una narrazione ampia ed eroica di un popolo, nella quale il realismo sconfina immancabilmente con la fantasia, senza porre tanta importanza alla verosimiglianza dei fatti, quanto più all'epico tentativo dei cittadini di difendersi da una entità divina che rovescia loro il destino addosso.

Parte integrante della drammaturgia sono le musiche e le canzoni del maestro Fabio Wolf dei Duperdu, composte con ispirazioni molteplici: spunti di vita e periferia, letteratura, musica colta e popolare. Scene e costumi di Marangoni, realizzati con materiali riciclati, sono impreziositi dai bottoni raccolti nelle comunità del Nord Milano e rappresentano in scena gli abitanti che li hanno donati.

Un'esperienza collettiva che sfida i confini e celebra le diversità. Dopo la prima all’Elfo Puccini, da giugno a ottobre 2024 Minima Theatralia e il suo teatro sociale offriranno repliche gratuite dello spettacolo, questa volta nei luoghi dove le opere hanno avuto origine attraverso un intenso percorso di specifici laboratori artistici. I luoghi e le associazioni dei quartieri popolari al centro delle celebrazioni diverranno teatri, restituendo l’arte al territorio che l’ha generata con l'obiettivo di promuovere coesione e inclusione sociale. 

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