Mia Photo Fair 2024, fiera internazionale di arte fotografica

Kylie Minogue 1994 © Uli Weber /courtesy Fabbrica Eos
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DA Giovedì11Aprile2024
A Domenica14Aprile2024

Da giovedì 11 a domenica 14 aprile 2024 si svolge presso l'Allianz MiCo di Milano (via Gattamelata 13, Gate 16) la tredicesima edizione di Mia Photo Fair, l’appuntamento internazionale d'arte dedicato alla fotografia in Italia organizzata da Fiere di Parma che quest'anno annovera la presenza di 100 espositori.

Rispetto dell’ambiente, valorizzazione del femminile, centralità della persona, identità e forza della comunità sono solo alcune delle proposte che le 70 gallerie partecipanti presentano a Mia Photo Fair 2024. La main section, che declina il tema scelto per questa edizione, Changing, vede protagoniste gallerie italiane established e i grandi temi della contemporaneità sono anche protagonisti all’interno delle tre sezioni speciali della kermesse.

Novità di questa edizione è la scelta di dedicare una sezione all’area geografica del Mediterraneo: Oltre i confini del Mediterraneo, curata da Rischa Paterlini, presenta oltre 30 fotografi che raccontano la vita quotidiana e le esperienze di coloro che vivono in questa regione per evidenziare come il mare possa essere ponte di connessione e dialogo: tra i fotografi esposti Ramak Fazel con una serie di scatti realizzati in Iran (paese natale che però abbandonò presto), Gabriele Basilico con scatti vintage tratti dalla serie Iran realizzata nel 1970, Johanna-Maria Fritz con foto di performer circensi nei paesi a maggioranza musulmana, come Palestina e Afghanistan, la visual artist egiziana Najla Said che crea rappresentazioni alternative e decolonizzate dell’essere donna in una società patriarcale.

Beyond Photography - Dialogue è la sezione curata da Domenico De Chirico e riservata a gallerie nazionali e internazionali il cui progetto espositivo - pensato ad hoc per la fiera - vede la fotografia in dialogo con gli altri linguaggi dell'arte contemporanea: scultura, installazione, pittura, performance e video. Si spazia dalle fotografie di Julien Spiewak presentate dalla galleria monegasca Nm Contemporary alla pittura di Augusta Alexander in dialogo con le creazioni fotografiche di Eugene Shishkin della galleria Serene di Lugano, passando per la fotografia dell’artista di fama mondiale Shirin Neshat circondata dalle sculture di Nika Neelova presso lo stand della galleria Noire di Torino e così via. 

La sezione Reportage Beyond Reportage, a cura di Emanuela Mazzonis Di Pralafera, invita lo spettatore a compiere un viaggio visivo tra le immagini di fotografi di diverse generazioni e nazionalità, provenienti da differenti continenti e una parte di loro presentati a Milano per la prima volta. Quest’anno la sezione sviluppa un focus dedicato al cambiamento del paesaggio in relazione a diversi fattori che hanno contribuito a modificarne l’aspetto e la conformazione: tra i protagonisti la fotografa e attivista Anne De Carbuccia con un racconto sull’irreversibile scioglimento dei ghiacciai e sul tentativo dell’uomo di rallentarne il processo; J. Henry Fair con un focus sull’inquinamento ambientale a sfavore del paesaggio marino e terrestre; le immersive visioni aeree di Jeffrey Milstein una sequenza delle moderne metropoli come esempio del cambiamento del paesaggio urbano; e Francesco Zizola, il cui progetto è un’analisi del rapporto tra uomo e natura, attraverso il racconto visivo del lento e paziente lavoro dei tonnarotti nelle acque notturne del Mediterraneo.

I collezionisti italiani sono invece i protagonisti della mostra La forma delle relazioni, a cura di Rica Cerbarano: una selezione unica di oltre 50 opere provenienti dalle più importanti collezioni private italiane, con cui viene celebrato il potere relazionale della fotografia. In mostra si trovano progetti fotografici risultato di un legame profondo tra gli autori e i soggetti delle immagini: a emergere sono le relazioni intessute nell’ambiente familiare (come nei lavori di Ettore Sottsass ed Efrem Raimondi), nelle comunità fragili e sottorappresentate di cui spesso gli artisti fanno parte (come Zanele Muholi), e quelle che legano i fotografi a figure con cui hanno un rapporto di affetto (Bruna Esposito) o di ammirazione (tra gli altri, i ritratti di artisti realizzati da Robert Mapplethorpe e Man Ray, o quelli di Jacopo Benassi). Allo stesso tempo, viene dato spazio alla collaborazione tra autori che lavorano in duo o come collettivi, evidenziando l’importanza dello scambio interpersonale nel processo artistico (come con Bernd & Hilla Becher e The Cool Couple), così come la creazione di progetti collettivi, esito di una partecipazione attiva da parte dei soggetti fotografati (ad esempio attraverso le opere di Vanessa Beecroft e Maurizio Cattelan). 

Quest'anno Mia Photo Fair omaggia inoltre il fotografo Carlo Bavagnoli, recentemente scomparso (Viterbo, 25 febbraio 2024), con la mostra personale Bavagnoli e i ritratti: omaggio al maestro del fotogiornalismo che propone ritratti di artisti, musicisti, intellettuali attraverso i suoi scatti meno conosciuti, per raccontare la forza evocativa di questo artista.

Altra novità assoluta di Mia Photo Fair 2024 è la sezione dedicata alle istituzioni culturali e alle fondazioni, che vede il debutto del MuFoCo - Museo di Fotografia Contemporanea di Milano con una selezione delle 10 opere che hanno vinto la call L’Italia è un desiderio rivolta  a fotografi e artisti visivi under 40. Deloitte Italia partecipa con uno stand dedicato al concorso fotografico Photo Grant, mentre la Fondazione Sella presenta le prime immagini realizzate da Giuseppe Venanzio Sella (1851-1856), lastre e stampe originali di panorami di montagna di Vittorio Sella (1885-1909) e le fotografie di paesaggio del fratello Erminio (1898). Lo Csac - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma presenta una mostra speciale curata da Cristina Casero e Margherita Zazzero, con le fotografie che Anna Candiani, Marzia Malli, Paola Mattioli, Giovanna Nuvoletti realizzarono a Milano negli anni ’60 e ‘70, documentando eventi collettivi come le manifestazioni politiche, gli scioperi, le campagne referendarie su divorzio e aborto, da un punto di vista alternativo all’informazione ufficiale.

La Fondazione Francesca Rava, che dal 2000 aiuta l’infanzia e l’adolescenza, le donne fragili, in Italia, in Haiti e nel mondo, presenta Another World: Triple Layer Art,  progetto creativo di Marco Salom a cura di Clelia Patella e realizzato con la Galleria Votto: i soggetti delle opere sono donne forti e bellissime che, in un mondo ideale, hanno superato grandi ostacoli e ne portano fiere i metaforici segni sulla pelle. La Fondazione Luciana Matalon propone una selezione di scatti provenienti da progetti e iniziative dell’istituzione, tra cui la mostra Queen Unseen di Peter Hince.

La tredicesima edizione di Mia Photo Fair vede inoltre il debutto di un nuovo programma di talk a cura del giornalista e scrittore Michele Smargiassi: un ciclo di incontri che vuole allargare il pubblico della fiera, per riflettere sulle trasformazioni in atto del mondo della fotografia. Tra gli ospiti la fotografa, regista e attivista Anne De Carbuccia e l’artista Emeric Lhuisset con un focus sulla sua opera From far away, I hear the Cossacks, ma anche Demetrio Paparoni, Francesco Tedeschi e Ljubodrag Andric

La manifestazione è aperta al pubblico in orario 12.00-20.30 e i biglietti costano 18 euro (ridotto 12 euro per convenzionati, ingresso gratuito per bambini sotto i 10 anni e disabili). Il programma completo e aggiornato è disponibile sul sito ufficiale di Mia Photo Fair. Ulteriori informazioni via email.

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