Il cambiamento climatico non esiste, installazione della Fondazione Cesvi

Via Paolo Sarpi Cerca sulla mappa
DA Martedì20Febbraio2024
A Domenica25Febbraio2024

Il cambiamento climatico non esiste: è la frase che campeggia sulla provocatoria installazione comparsa a Milano, all’altezza dei civici 19 e 21 di via Paolo Sarpi, all’apertura della Fashion Week, per ribadire l’allarme sull’emergenza climatica e sul suo impatto globale

Visibile da martedì 20 a domenica 25 febbraio 2024, l'installazione presenta uno scenario quasi apocalittico: i passanti incontrano un’auto gravemente danneggiata da giganteschi chicchi di grandine e uno di questi colpisce proprio la scritta Climate change doesn’t exist, a significare che negare o ignorare lIl ca’emergenza non ce ne mette al riparo.

Il progetto, ideato e prodotto da Fondazione Cesvi e Factanza Media, insieme a Mirror, nasce infatti con l’obiettivo di trasformare un concetto astratto in un’esperienza visiva coinvolgente per stimolare riflessioni profonde sulla responsabilità individuale e collettiva.

Gli eventi climatici estremi, infatti, sono sempre più presenti ovunque, anche in Italia. La città di Milano porta ancora le ferite delle violente piogge e grandinate che l’hanno recentemente colpita, così come le devastanti alluvioni hanno messo a dura prova l’Emilia-RomagnaNon si tratta di fenomeni passeggeri o imprevedibili, ma degli effetti del riscaldamento globale, che fa sì che le tempeste siano sempre più violente. Il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media di 0,60° maggiore rispetto al decennio 1991-2000 e di 1,48° dal livello preindustriale. Tra 1970 e 2021 i fenomeni meteorologici estremi nel mondo sono stati 11.778, con 4.300 miliardi di dollari di danni economici e la morte di 2 milioni di persone, per il 90% nei paesi in via di sviluppo.

Ma se si pensa che una macchina distrutta possa essere una tragedia, Cesvi e Factanza invitano a ricordare che questa non è nemmeno lontanamente paragonabile a ciò che capita regolarmente in altri paesi del mondo, dove gli eventi meteorologici estremi spazzano via ogni cosa, causando morte e devastazione. Come avvenuto in Pakistan tra il 2022 e il 2023. Per questo, poco distante dall’installazione, un totem multimediale mostra l’impatto dei cambiamenti climatici in tutto il mondo con un approfondimento sul Pakistan, paese simbolo dell’ingiustizia climatica: tra i più colpiti al mondo dagli eventi naturali estremi, sebbene sia tra i minori produttori di gas serra. Le alluvioni del 2022 hanno sommerso un terzo del paese, tanto che oltre 33 milioni di persone sono state colpite e più di 8,2 milioni costrette ad abbandonare le proprie case. Ma l’emergenza si è estesa nel 2023 anche nel Punjab dove più di 750.000 persone sono state colpite da piogge estreme con oltre 630.000 persone sfollate e quasi mezzo milione di acri di coltivazioni danneggiati.

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