L’oniromante, mostra di Agostino Arrivabene
Agostino Arrivabene, Il miracolo di Andrea, courtesy Primo Marella Gallery
Dal 22 febbraio al 12 aprile 2024 la Primo Marella Gallery di Milano (viale Stelvio 66; entrata in via Valtellina 31) ospita la mostra L’oniromante dell’artista Agostino Arrivabene. L'inaugurazione è fissata per le ore 18.30 di giovedì 22 febbraio; la mostra poi visitabile a ingresso libero fino a venerdì 12 aprile in orario 9.30-13.00 e 14.00-18.30, dal lunedì al venerdì (per info 02 87384885).
L’oniromante segue la recente personale Thesauros, una mostra antologica allestita negli spazi di Palazzo dei Diamanti a Ferrara, a cura di Vittorio Sgarbi, dove Agostino Arrivabene aveva già messo in luce un percorso letterario in riferimento a un corpus di opere, eseguite nell’arco di quarant’anni della sua vasta produzione, dove chiari erano i riferimenti ai lavori di grandi autori del passato come Dante Alighieri, Etzra Pound, Michelangelo Buonarroti, Ovidio, Esiodo.
Su questo dialogo tra pittura e letteratura Arrivabene, in collaborazione con Primo Marella, ha costruito un percorso in cui le visioni del sogno aprono a uno sguardo che indaga contesti più misterici dell’evocazione teurgica, dell’elevazione mistica e visionaria in cui la teofania degli dei muta le opere esposte in veri e propri simulacri divini.
Arrivabene scorge nella veglia e nel sogno il suo viaggio verso sonni inquinati dove la dimensione delle visioni oniriche diviene pronostico, oracolo, miracolo per affrontare la realtà o per decifrare nella realtà il mistero di un Dio Eterno con cui avere un dialogo e dare sostanza e significato alla realtà della vita. Arrivabene trasporta gli spettatori in un viaggio oltre la realtà: la sua arte è un'ode all'immaginazione sfrenata e all'esplorazione onirica.
La mostra, curata dallo stesso artista, offre un'esperienza che sfida la percezione e invita gli spettatori a esplorare il proprio io interiore. Le opere di Arrivabene sono state acclamate per la loro capacità di trasformare l'ordinario in straordinario, il quotidiano in fantastico. La sua tecnica e la sensibilità spirituale si riflettono in ogni pennellata, creando un dialogo poetico tra l'artista e lo spettatore.
