Dal 26 maggio al 25 giugno 2023 negli spazi di Nonostante Marras, a Milano in via Cola di Rienzo 8, è aperta al pubblico la mostra Tra presenza e assenza di Attilio Solzi, a cura di Antonio Marras. L'inaugurazione è fissata per giovedì 25 maggio alle ore 19.00; la mostra è poi visitabile a ingresso gratuito fino a domenica 25 giugno 2023, dal lunedì al sabato in orario 10.30-13.30 e 16.30-19-30 (per info 02 76280991).
Attilio Solzi, fotoreporter professionista con la passione per la fotografia d'autore, orienta la sua ricerca artistica verso una visione iperrealista del mondo femminile, dell'immagine del corpo e della sua rappresentazione, con un'attenzione sempre presente a soggetti e situazioni marginali. Lavora con foto, video, collage e libri d'artista, forma che predilige per la realizzazione dei suoi progetti. In mostra 42 stampe del progetto fotografico The absence (2019-2020) e 45 collage racchiusi in cornici nere della serie inedita Blame (2022-2023), affiancati da piccoli collage su cemento e foto su lenzuola.
The Absence è imperniata sullo studio di una delle sedie utilizzate dalle prostitute che frequentano la strada statale Paulese, che collega le città di Milano e Cremona. Utilizzata principalmente di pomeriggio e di notte, la sedia di plastica viene abbandonata durante il giorno, quando viene incatenata alla segnaletica stradale dalla sua proprietaria. Per un anno Solzi ha fotografato la sedia tutti i giorni, la mattina presto o il primo pomeriggio, nella posizione esatta in cui la prostituta l'ha lasciata. La serie di fotografie documenta il tempo dell’attesa, del passaggio, dello scorrere del tempo alternando luce e buio, stagione dopo stagione. La presenza umana è solo suggerita. Persone invisibili, ai margini della società e della comunità, lasciano tracce impersonali e trascurabili come un pacchetto di sigarette o una bottiglia di birra. Il lavoro è confluito poi nel libro The Absence, che ha vinto il Premio Marco Bastianelli come miglior libro di fotografia pubblicato in Italia nel 2021.
Blame si configura in una sorta di diario, composto da una serie di collage che l’artista realizza con fotocopie delle sue foto, annotazioni, osservazioni e scritte, utilizzando come base i fogli di un vecchio quaderno.