Giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 maggio 2023 alle ore 20.00 il Teatro alla Scala di Milano ospita l'esecuzione della Sinfonia n° 8 in mi bemolle maggiore per orchestra, soli, coro di voci bianche e due cori misti di Gustav Mahler, di rara esecuzione per la vastità delle forze artistiche che richiede.
L’Ottava, anche detta Sinfonia dei mille a causa del suo organico sterminato, è stata eseguita solo due volte alla Scala: nel 1962 con Hermann Scherchen e nel 1970 con Seiji Ozawa. Questa volta è Riccardo Chailly a dirigere Orchestra e Coro del Teatro alla Scala (maestro del coro Alberto Malazzi), il Coro del Teatro la Fenice (maestro del coro Alfonso Caiani), il Coro di Voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala (maestro del coro Bruno Casoni) e i solisti Marina Rebeka (Magna Peccatrix), Krassimira Stoyanova (Una poenitentium), Regula Mühlemann (Mater gloriosa), Wiebke Lehmkuhl (Mulier Samaritana), Okka von der Damerau (Maria Aegyptiaca), Klaus Florian Vogt (Doctor Marianus), André Schuen (Pater ecstaticus) e Ain Anger (Pater profundus).
La Sinfonia dei mille si impone con il carattere di una rivelazione a Mahler, che nel 1906 si era ritirato a Maiernigg con il proposito di concedersi un periodo di assoluto riposo: sarebbero state invece otto settimane di lavoro intensissimo. La Sinfonia è opera interamente vocale e si compone di due colossali pannelli: il primo sulle parole dell’inno Veni Creator Spiritus, attribuito al vescovo di Magonza Rabano Mauro, vissuto nel IX secolo, il secondo sui versi conclusivi del Faust di Goethe. La prima ebbe luogo con esito trionfale il 12 settembre 1910 nel Parco delle Esposizioni di Monaco con il compositore sul podio e 850 esecutori, mentre tra il pubblico sedevano Richard Strauss, Thomas Mann, Stefan Zweig, Willem Mengelberg, Arnold Schönberg, Anton Webern, Alfredo Casella, Bruno Walter, Leopold Stokovski e naturalmente Alma, la dedicataria dell’opera che aveva avuto un ruolo di primo piano nella concezione del lavoro.
Opera immensa, di inestricabile complessità e molteplici significati, l’Ottava si presenta all’ascoltatore come ambiziosa celebrazione dell’amore creatore nelle sue molteplici forme, da quella più spirituale alla candida saggezza dell’infanzia fino alla Schöpfung durch Eros (creazione attraverso Eros) espressa dal celebre verso di Goethe Das Ewig-Weiblische zieht uns hinan (l’eterno femminino ci innalza). Nella composizione dell’Ottava, Mahler ripercorre da un lato il suo stesso cammino creativo con echi della Quarta Sinfonia, dell’Adagietto della Quinta e dei Rückertlieder, dall’altro forme e stili della musica del passato: Sinfonia, Oratorio, Opera, Lied sono ripresi e trasfigurati con evidenti rimandi a Bach ma anche a Bellini (la presentazione della Mater Gloriosa) e Verdi.
Biglietti da 15 a 95 euro + diritti di prevendita. Per info 02 72003744.