Dal 4 aprile al 20 maggio 2023 presso la galleria M77 di Milano (via Mecenate 77) è aperta al pubblico la mostra L'età dei metalli, dedicata al racconto dell’artista, poeta, progettista e designer Alessandro Mendini.
Curato da Stephan Hamel con la partecipazione particolare di Francesca Alfano Miglietti, il progetto espositivo è nato dalla volontà dei galleristi Giuseppe Lezzi ed Emanuela Baccaro della M77 Gallery di mostrare un’inedita visione dell’eclettico architetto e teorico. Il metallo si fa così il comune denominatore per descrivere la caleidoscopica attività di un artista che ha segnato in maniera profonda la storia del design e dell’arte internazionale.
L’intenzione di Alessandro Mendini era di infondere un’anima agli oggetti, perché un oggetto non è mai solo uno strumento, esso stabilisce relazioni intime con la psiche, la fragilità e le incertezze delle persone secondo atteggiamenti rituali e cerimoniali. Per Mendini ogni oggetto è un simbolo, è un feticcio, è frutto di utopie e di amori e l’energia che esso esprime è un racconto che conferisce identità alle silenziose forme delle cose, come se ogni oggetto riflettesse la sua storia attraverso la struttura, la superficie, il colore e i materiali.
Oltre 55 opere, tra cui alcuni inediti, indagano così l’anima metallica di Mendini, scomparso nel 2019, che ha lasciato come suo riconoscibile metodo creativo la visione del progetto come arte e l’arte come progetto. La scelta curatoriale prende spunto dall’interesse di Alessandro Mendini per l’uso dell’oro come la torre del Museo di Groningen e del giallo e nero nel decoro a scacchi della pensilina degli autobus di Hannover, o in alcune installazioni dei primi anni Novanta, dove questa quadrettatura si espande e invade le superfici di pareti, quadri, oggetti e sculture.
Negli spazi della galleria M77 sono presenti in dialogo alcuni dei tanti oggetti che esprimono il gioco dell’accostamento dei due colori e dei materiali come il bronzo dorato del piccolo Cavaliere di Dürer (D613 Studiolo, Grenoble), delle miniature di Short Stories, preziose sculture dorate di alcuni storici mobili ideati a partire dagli anni Settanta, nel periodo Radical fino alla riproduzione in gioielli d’oro a pendente degli Stilemi, riconoscibili segni grafici del suo personale alfabeto decorativo. In questa costellazione iridescente di opere di Alessandro Mendini, si intrecciano materiali come l’acciaio della grande sedia Scivolavo (Short Stories), il mosaico in foglia d’oro dei mobiliscultura; la ceramica dei vasi Camino in finitura oro 24 carati e platino opaco e la miniatura Proust Marieda in platino ramato maculato e infine il vetro del vaso Rombo, nella nuova colorazione all’uranio, realizzata da Lasvit, secondo la tradizione dei maestri vetrai in Boemia. Argento, smalto e rame sono i materiali scelti da Alessandro Mendini per il suo omaggio ai Futuristi italiani, rappresentati come visi e maschere da parete, sculture realizzate dall’Argenteria Pampaloni di Firenze. In mostra sono esposti alcuni disegni originali e dipinti dell’artista, parte dell’Archivio Alessandro Mendini.
La mostra è visitabile nei seguenti orari di apertura: dal martedì al sabato, dalle ore 11.00 alle 19.00; domenica e lunedì chiuso. Ulteriori informazioni via email o telefonando al numero 02 84571243.