L’appuntamento ossia la storia di un cazzo ebreo, con Marta Pizzigallo

Luca Del Pia
Teatro Franco Parenti Cerca sulla mappa
DA Martedì20Settembre2022
A Domenica16Ottobre2022

Dal 20 settembre al 16 ottobre 2022 la Sala AcomeA del Teatro Franco Parenti di Milano ospita lo spettacolo L’appuntamento ossia la storia di un cazzo ebreo, ispirato al libro Un cazzo ebreo di Katharina Volckmer (adattamento di Fabio Cherstich e Katharina Volckmer, da un’idea di Andrée Ruth Shammah). In scena Marta Pizzigallo, con Riccardo Centimeri e Francesco Maisetti; regia e spazio scenico sono firmati Fabio Cherstich. Produzione Teatro Franco Parenti.

Dopo il successo al Festival di Spoleto, arriva sul palco del Parenti l’audace e potente spettacolo di Fabio Cherstich, tratto dal bestseller d’esordio della scrittrice tedesca Katharina Volckmer. Domina la scena Marta Pizzigallo che racconta, con la voce e con il corpo, il suo disagio emotivo e esistenziale in una società intrappolata da retaggi culturali senza speranza: una storia sul tema dell’identità, del genere, ma anche culturale e politica.

Torrenzialeprovocatorio, a tratti insopportabile ma anche atrocemente divertentelucido e delirante allo stesso tempo, il testo passa dalla confessione di fantasie sessuali legate a Hitler e al nazismo, alla descrizione di incontri di sesso occasionale nei bagni pubblici, dalla deplorazione della pessima cucina tedesca all’impossibilità di sentirsi a proprio agio in un corpo di donna.

La voce narrante non sa dove sta andando, non segue un arco che dall’autocoscienza la porterà a un lieto fine, a un dipanamento del suo groviglio. Sa solo che deve continuare a frantumare, a fare a pezzi sempre più piccoli la propria identità di femmina e di tedesca. Sia Volckmer che il suo personaggio hanno una sola priorità: rompere il silenzio. E il silenzio dell’analista è il muro contro cui testardamente, dolorosamente, la protagonista continua a sbattere la testa.

Quella che i tedeschi chiamano Vergangenheitsbewältigung (superamento del passato) si è trasformata in un vuoto plumbeo: il passato nazista è stato semplicemente rimosso in nome di un antirazzismo untuoso e di facciata che smussa o nega qualunque differenza. La messa in discussione della propria appartenenza alla cultura tedesca diventa per la protagonista anche una radicale messa in discussione del proprio essere nata femmina. E il cesso pubblico diventa per lei, in un comico ribaltamento delle polemiche statunitensi sull’utilizzo dei bagni femminili per le persone trans, un luogo di scoperta di sé.

Lo spettacolo va in scena nei seguenti orari: martedì e giovedì alle 20.30; mercoledì, venerdì e sabato alle 19.15; domenica alle 19.30 (25 settembre) oppure 15.45 (2, 9 e 16 ottobre). Biglietti: primo settore 30 euro; secondo settore 22 euro (ridotto 15 euro per under 26 e over 65; convenzioni 18 euro); galleria 18 euro (ridotto 15 euro per under 26, over 65 e convenzioni). Per info e prenotazioni contattare la biglietteria del Teatro Franco Parenti telefonando al numero 02 59995206 oppure via email.

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