Milano, 30/06/2023.
Da 50 anni la compagnia del Teatro dell'Elfo sperimenta spazi e linguaggi sempre nuovi vantando un rapporto speciale con il pubblico, motore del sogno di realizzare un teatro d’arte per tutti. In occasione delle celebrazioni del mezzo secolo di vita del Teatro dell'Elfo, la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti ha realizzato un'installazione interattiva che racconta la storia della compagnia, il suo rapporto con il pubblico e il legame con la città di Milano.
L'installazione si intitola Storie di un sogno ed è allestita presso lo Spazio Atelier del Teatro Elfo Puccini di Milano (sottopalco sala Shakespeare) in due momenti del 2023: dall'1 al 6 luglio e poi dal 21 ottobre al 19 novembre. L'ingresso è gratuito, previa prenotazione sul sito dell'Elfo Puccini, nei seguenti orari di apertura: preview di luglio dalle 15.00 alle 19.00 nei giorni feriali e dalle 10.00 alle 19.00 sabato e domenica; a ottobre e novembre dalle 14.00 alle 20.00 dal lunedì al sabato (venerdì chiusura anticipata alle 19.00) e dalle 10.30 alle 15.30 la domenica.
Il sottopalco della sala Shakespeare viene trasformato in uno spazio dall’atmosfera sospesa e caratterizzato da 15 di schermi di proiezione di diverse forme e dimensioni: i visitatori possono così entrare nell’installazione interattiva che offre un’esperienza coinvolgente e immersiva, in cui il pubblico diventa parte integrante dell'opera. Grazie ai racconti dei protagonisti - Gabriele Salvatores, Elio De Capitani, Cristina Crippa, Ferdinando Bruni e Ida Marinelli tra gli altri - e a materiali inediti provenienti dall'archivio della compagnia, l'installazione consente di incontrare virtualmente i membri della compagnia e, attraverso aneddoti e racconti di prima mano, crearsi un proprio percorso attraverso cinque decenni ricchi di storie, cultura e spettacolo.
L’apparente semplicità con cui il pubblico interagisce con l’installazione nasconde una complessa narrazione non lineare che si svolge contemporaneamente su più piani permettendo al pubblico di mettersi in gioco ed esplorare i contenuti audiovisivi a propria misura, sperimentando nuovi modi di percezione sensoriale e cognitiva. Attraverso l'interazione con gli Elfi e con gli scenari di Milano, il pubblico può creare un'esperienza personalizzata, che da un lato si adatta ai propri desideri e alle proprie emozioni e dall’altra offre l'opportunità di interagire anche con gli altri spettatori, creando un ambiente di socializzazione e di condivisione di emozioni ed esperienze.
Sorie di un sogno offre un’esperienza viva, che attraversa la realtà in costante movimento della compagnia e dei suoi spettacoli, in dialogo ininterrotto con la città di Milano. Il nucleo del lavoro nasce dall’ascolto delle voci dei suoi protagonisti: dopo uno studio attento degli archivi disponibili, gli studenti della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti hanno a lungo incontrato i protagonisti e fondatori del Teatro dell’Elfo. Per raggiungere il massimo grado di naturalezza, le interviste sono state raccolte in forma collettiva, come dialogo tra i protagonisti anziché singolarmente in forma di risposte a domande di un conduttore. Attori, registi, tecnici e organizzatori del teatro si sono interrogati a vicenda utilizzando un gioco di carte tematiche messo a punto per l’occasione dagli studenti, il che ha permesso un grado di coinvolgimento e spontaneità ideale.
Una serie di schermi di proiezione di diverse forme e dimensioni caratterizzano lo spazio: i visitatori vengono accolti dalle effimere presenze dei componenti della compagnia che, come scie colorate, danzano tra gli schermi. Ai lati si aprono due postazioni interattive in cui il pubblico può interagire con i protagonisti: sedendosi di fronte a loro può interpellarli direttamente, per ascoltare ogni segreto del loro sogno realizzato. Giocando con una serie di cubi tematici, il pubblico è invitato mettere in luce una faccia dopo l’altra, per muoversi tra cinque decadi di spettacoli, visioni, retroscena e storie intime, raccontate in prima persona dai componenti della compagnia proiettati a grandezza naturale.
Sullo sfondo, sette schermi sincronizzati propongono un grande scenario composito di visioni di Milano notturna. Varcando una soglia di luce, lo spettatore apre le immagini della città come quinte e svela estratti degli spettacoli andati in scena sui tanti palchi calcati dall’Elfo, intessendo insolite analogie tra la città e la messa in scena. L’intero ambiente è punteggiato da una colonna sonora in quadrifonia in cui i suoni della città si stratificano e si intrecciano con gli echi delle voci dei protagonisti, creando una atmosfera rarefatta e sognante.
Le riprese sono state effettuate presso gli studi della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, e in esterni a Milano. Complessivamente il documentario offre oltre 2 ore di narrazione audiovisiva non lineare. I contenuti originali sono il frutto del lavoro di mesi di oltre 30 studenti e 10 tutor dei diversi indirizzi (regia, sceneggiatura, fotografia e ripresa, realizzazione multimediale, suono, montaggio e produzione).
Questo l'elenco delle persone intervistate: