A Milano il primo passo verso i bus a guida autonoma: il progetto di Atm e Politecnico

Milano, 06/05/2021.

Dopo i taxi volanti a Milano arrivano anche i filobus a guida autonoma? Parrebbe proprio di sì, anche se non in tempi brevi. Il Comune di Milano, Atm Milano e il Politecnico di Milano hanno infatti annunciato, insieme a Vodafone e Ibm, il primo filobus sviluppato attraverso un innovativo progetto di ricerca sulla mobilità che implementa tecnologie cloud ibride connesse alla rete 5G per la guida assistita. Il suo nome è Tech Bus, ce n'è già uno in circolazione a Milano e rappresenta il primo passo del percorso verso la guida autonoma, con l’obiettivo di elevare ancora di più i livelli di regolarità e sicurezza del trasporto pubblico locale.

Tech Bus è uno dei primi risultati del progetto sviluppato nell’ambito del Jrl - Joint Research Lab per la mobilità urbana: un’iniziativa di ricerca per Milano, città sempre più intelligente e green, sperimentando una mobilità connessa, elettrica e semi-autonoma, con un lavoro condotto in partnership con i leader in ricerca, tecnologia e trasporti, per migliorare l’integrazione e la sicurezza degli spostamenti dei cittadini e dei visitatori della città. Del Jrl fanno parte oltre ai già citati Comune di Milano, Atm, Politecnico di Milano, Ibm e Vodafone, anche la Fondazione Politecnico di Milano, la Cciaa di Milano, Brembo, Enel X, Pirelli, Solaris Bus & Coach, StMicroelectronics.

Il primo Tech Bus guidato dall’innovazione è un filobus della flotta Atm sulla linea filoviaria 90/91 (poiché gran parte del percorso avviene in corsia preferenziale dedicata) e in particolare la prima tratta interessata è quella di viale Abruzzi. I sensori intelligenti a bordo utilizzano la comunicazione V2I (Vehicle to Infrastructure) per consentire al mezzo di dialogare costantemente lungo il percorso con i semafori e l’infrastruttura stradale, contribuendo a creare un ecosistema di mobilità cooperativa in cui le tecnologie permettono di migliorare la sicurezza stradale e pone le basi per la nuova frontiera della guida autonoma. All’esterno, una livrea riconoscibile realizzata ad hoc è caratterizzata da colori che rappresentano l’evoluzione tecnologica, l’indaco e il blu, e la sostenibilità ambientale che rappresenta per definizione il mezzo a trazione elettrica, il verde.

Un team di ricercatori, ingegneri e tecnici del Jrl ha installato a bordo del filobus di Atm strumentazioni sofisticate che consentono grazie alla rete 5G Vodafone e alle Interfacce applicative Ibm, basate sulla piattaforma di integrazione aperta Ibm Watson IoT, il dialogo e uno scambio continuo di informazioni tra veicolo e infrastrutture stradali.

In questa prima fase del progetto l’obiettivo è ottimizzare i processi della mobilità verso una guida assistita nella gestione dei semafori e degli incroci, per migliorare la regolarità e la frequenza della circolazione dei mezzi. Nell’evoluzione futura del progetto, la bassissima latenza e l’elevata affidabilità del 5G Vodafone garantiranno la continua disponibilità di informazioni aggiuntive ai sistemi di bordo e al conducente, contribuendo ad aumentare così la sicurezza stradale; l’utilizzo del Multi-Access Edge Computing di Vodafone per gestire i sofisticati algoritmi V2I dei servizi cooperativi in una infrastruttura sicura in grado di garantire una regia centrale del traffico cittadino.

Dispositivi per lo storage dei dati e la connessione con il filobus saranno installati anche su lampioni, semafori e pensiline. In questa fase, Ibm e il Politecnico hanno simulato i flussi di queste informazioni. Gli strumenti a terra e sul mezzo consentiranno una continua trasmissione di informazioni tra le infrastrutture stradali e il mezzo in movimento, garantendo la creazione di una mappa spaziale dei veicoli e di eventuali pedoni e biciclette in transito. L’obiettivo è fornire al conducente informazioni aggiuntive per supportare la guida in sicurezza con una visibilità aumentata e anticipando eventuali criticità. La tabella di marcia attualmente prevede che nel 2022 il progetto si possa estendere agli altri filobus della flotta Atm in servizio sulla linea 90/91, che entreranno progressivamente nella sperimentazione.

 I vantaggi prioritari delle prime aree di sviluppo sono:

  •  La precedenza semaforica. La soluzione fornisce al conducente lo stato dei semafori lungo il percorso e consiglia la velocità adeguata per sincronizzarsi con l’onda verde semaforica, migliorando così comfort dei passeggeri ed efficienza del servizio. È previsto lo sviluppo di un sistema di controllo dinamico della segnalazione semaforica su rete 5G che permetterà di dare priorità al mezzo pubblico, ad esempio durante la fascia di picco o in caso di ritardo sulla tabella oraria.
  • La gestione degli incroci e le informazioni sul traffico. Grazie agli algoritmi che elaborano in tempo reale immagini video e informazioni raccolte dai sensori lungo la strada sarà possibile segnalare al conducente e al filobus la presenza di ostacoli che ostruiscono il percorso, oppure di un veicolo in arrivo al successivo incrocio, o ancora dell’avvicinarsi di persone al prossimo attraversamento pedonale. In questi casi il conducente, grazie a un monitor accanto alla postazione di guida, viene allertato con un segnale visivo o acustico e può così essere aiutato a prestare particolare attenzione nel procedere lungo il tragitto.
  • Il controllo delle fermate. La strumentazione tecnologica presente alle pensiline informa il conducente, ad esempio, su quanti siano i passeggeri in attesa, se l’area intorno alla fermata sia pienamente accessibile e quale sia il flusso di salita e discesa dei passeggeri dal filobus. Inoltre è possibile l’invio dal filobus alla pensilina di informazioni sullo stato di carico del veicolo.

Tech Bus rappresenta un ulteriore progresso nello scacchiere della New Urban Mobility, che coniuga tecnologia e sostenibilità verso l’avanguardia del trasporto pubblico di Milano. Il progetto avanza in uno scenario che mette al centro gli investimenti per l’innovazione, driver nelle scelte e nelle politiche strategiche delle istituzioni e delle aziende, per sostenere il cambiamento di Milano verso una mobilità sempre più elettrica, connessa e sicura: dal presente, con i treni senza conducente della M5 e della prossima M4, verso la guida assistita dei mezzi di superficie, che in futuro potrà essere anche autonoma.

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