Perché è comune per gli italiani creare la propria cantina del vino?

Magazine, 07/06/2022.

Se si parla con uno straniero dell'Italia, tra i primi elementi di discussione che questi tirerà fuori troviamo, immancabilmente, il vino. Che ci piaccia o meno, l'Italia è legata a doppio filo alla concezione di Paese produttore di vino per eccellenza (d'altronde, stando ai dati ufficiali raccolti, il nostro Paese è effettivamente uno dei più grandi produttori al mondo, insieme alla Francia). Questo comporta però un immediato bias cognitivo da parte dell'interlocutore, il quale penserà immediatamente che siamo tutti dei produttori che dispongono di ettari di terreno e di cantine dove affinare il vino.

Sappiamo tutti che la realtà è ben altra, però! Un tempo forse era vero: gli abitanti, più legati a una cultura agreste, coltivavano la terra e producevano anche il proprio vino, stipandolo in cantine per l'invecchiamento, tuttavia la società globalizzata e modernizzata non permette più attività del genere, o meglio, non per tutti!

Questo legame con la cantina del vino, però, ce lo portiamo dentro, è un po' nel nostro DNA e non è un caso infatti che oggigiorno si stiano diffondendo sul mercato dei surrogati: prodotti pensati per dare la possibilità a tutti, anche chi vive in un piccolo appartamento, di godere di una cantina vini moderna.

Tutti gli italiani hanno una cantinetta?

Naturalmente, sfatiamo subito questo mito: no, non tutti gli italiani hanno una cantina per il vino, né tantomeno sognano di realizzarne una! Per quanto ne sappiamo, esistono anche molti italiani astemi, che non bevono vino o qualsiasi altro tipo di alcolico, quindi per quanto il vino possa essere popolare, non lo è più o meno di quanto non sia in altri Paesi.

Chiarito questo dettaglio, possiamo analizzare il concetto di “cantina” per il vino e come questo sia variabile in base ai singoli. Se parliamo con un contadino, legato all'appezzamento di terra e in grado di vinificare, sicuramente avrà una cantina dove affinare il vino. Se invece il nostro interlocutore vive in città e lavora in ambiti che nulla hanno a che vedere con la coltivazione, probabilmente non saprebbe nemmeno da dove iniziare per crearsi la sua piccola cantinetta.

Differenza tra cantina e cantinetta

Per comprendere a pieno questi termini, bisogna analizzarli in dettaglio. Quando parliamo di cantina, ci riferiamo a un locale spesso interrato o posizionato in un luogo la cui temperatura può essere controllata in modo naturale o artificiale. Queste zone servono per la maturazione e la conservazione di alimenti e bevande dal momento che hanno un grado di umidità specifico (generalmente per il vino si parla di un tasso tra il 60 e l'80%) e temperature non eccessivamente elevate. Importantissima è anche l'impenetrabilità della luce solare, che può rovinare il processo di affinamento. La cantina, quindi, dalla descrizione appena fatta, è un luogo fondamentale per i produttori, non necessariamente per i consumatori.

La cantinetta (che può essere una cantinetta vini legno, per esempio) è una sorta di cantina in miniatura, tuttavia non viene utilizzata per l'affinamento del vino quanto principalmente per la conservazione. In un certo senso riprendere le caratteristiche della cantina, tuttavia è di dimensioni contenute, può essere posizionata in qualsiasi ambiente della casa (a patto che sia collegata alla corrente elettrica) e gestisce temperatura e umidità tramite un pannello di controllo modificabile a piacimento dall'utente.

Popolarità delle cantinette

Queste ultime sono divenute molto popolari negli ultimi anni perché sono compatte (ne esistono di modelli in grado di ospitare da poche decine di bottiglie fino a centinaia) ed è possibile trovarle non solo nei ristoranti e in esercizi commerciali che vendono vino, ma anche negli appartamenti degli appassionati. Sfruttandole come elementi d'arredo è possibile dare un tocco di classe alla propria abitazione, esponendo allo stesso tempo le etichette più pregiate. Le cantinette, infatti, hanno spesso un'apertura in vetro (che blocca i raggi solari e raggi UV) che permette di sbirciare all'interno: insomma, una vera e propria gioia per gli occhi degli amanti del vino!

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