Deumidificatore domestico: a cosa serve e come sceglierlo

Magazine, 25/05/2021.

Il deumidificatore è un dispositivo molto utile in tutti quegli ambienti dove la percentuale di umidità è rilevante, può essere il caso di un locale utilizzato come lavanderia, di un bagno senza finestre, di un seminterrato, oppure di una casa collocata in un punto non esposto al sole.

In ogni caso, la funzione del deumidificatore è quella di assorbire l’acqua presente nell’aria, così da ottenere un ambiente senza dubbio più confortevole e più salutare. La presenza del deumidificatore preserva un’aria più pura e fresca, priva di muffe e di funghi, evitando i tipici disagi di un ambiente molto umido, che può provocare problemi di salute e, al contempo, danneggiare la superficie delle pareti e dei mobili.

L’uso del deumidificatore è indicato in tutte le stagioni, in inverno rende un’abitazione più confortevole evitando la dispersione di calore e la formazione di condensa, e in estate riduce la sensazione di fastidio dovuta alle temperature molto elevate. Infatti, regolando il grado di umidità presente nell’aria si può godere dei una piacevole sensazione, sia in estate che in inverno, il deumidificatore è da considerarsi inoltre indispensabile negli ambienti con una scarsa circolazione d’aria.

Quali sono i modelli di deumidificatore diffusi sul mercato

In commercio si trovano numerosi modelli di deumidificatore, dalle caratteristiche e dalle prestazioni differenti, nella scelta del dispositivo ideale occorre tenere conto delle dimensioni del locale in cui verrà collocato e del grado di umidità.

Principalmente, si possono suddividere i deumidificatori domestici in due categorie: elettrici e non elettrici. I deumidificatori non elettrici sono costituiti da un contenitore nel quale si immette un apposito sale, in granuli o in pastiglie. Le proprietà igroscopiche del sale fanno sì che questo assorba l’umidità, consumandosi in un periodo di due o tre mesi, al termine del quale andrà sostituito.

Si tratta di uno strumento molto semplice dal costo irrilevante, tuttavia è indicato solo per ambienti molto piccoli, quali possono essere un guardaroba, una cabina armadio, un ripostiglio o un bagno di dimensioni molto limitate oppure l’abitacolo dell’automobile. Perché l’effetto deumidificante sia efficace è importante ricordarsi di liberare periodicamente il contenitore dall’acqua e di sostituire il sale.

Un deumidificatore elettrico costituisce invece un investimento e come tale deve essere scelto con la massima attenzione. Generalmente, per misurare la capacità di un deumidificatore si indica la portata, ovvero la quantità di acqua che questo è capace di assorbire nelle 24 ore. In commercio si trovano deumidificatori in grado di assorbire una quantità variabile di acqua dai 10 ad oltre 30 litri in 24 ore.

Per quanto riguarda i consumi di energia elettrica, occorre tenere conto che il deumidificatore consuma maggiormente quando è stato appena azionato, mentre successivamente funzionerà in maniera intermittente.

Funzioni aggiuntive di un deumidificatore

Alcuni apparecchi di fascia più alta offrono alcune funzioni in più, le più comuni sono la purificazione dell’aria, che viene liberata da funghi, muffe e allergeni, l’emissione di aria calda per asciugare la biancheria e la ionizzazione.

Esistono inoltre condizionatori dotati di funzione deumidificante, si tratta in questo caso di apparecchi più complessi e più costosi, che richiedono un’installazione professionale.

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